MASO di Banco
Enrica Neri Lusanna
MASO di Banco. – Figlio di Banco, nacque probabilmente agli inizi del Trecento in territorio fiorentino, dove operò durante il secondo quarto del secolo XIV, come certificano [...] cui M. sembra godere di rinnovata attenzione (Volpe, 1979). Un immediato riverbero del suo stile appare anche nell’affresco con Bruto giudice, dipinto forse da Francesco Cennamella nel 1337 nel «palagio» dell’arte della lana.
Se si eccettuano questi ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Umberto Eco
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Friedrich Wilhelm Joseph von Schelling è tra i principali esponenti dell’idealismo tedesco. [...] Fichte, 1806), cui viene in definitiva addebitata una grave inimicizia verso la natura, utilitaristicamente ridotta a bruto materiale meccanico della libera autorealizzazione dell’io, Schelling lascia Würzburg nel 1806, ormai inviso ai cattolici in ...
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FABRICI d'Acquapendente, Girolamo (detto l'Acquapendente o Fabrizio d'Acquapendente)
Maria Muccillo
Nacque da Fabricio intorno al 1533 ad Acquapendente, che all'epoca faceva parte della diocesi di Orvieto [...] , la funzione e le "cause" dell'organo in sé, indipendentemente dal fatto che appartenga all'uomo o a un bruto, e quindi secondo un concetto di scienza come vera, universale spiegazione delle cause del fenomeno in generale, seppure ricavata dall ...
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SALUTATI, Lino Coluccio
Daniela De Rosa
– Figlio di Piero, nacque a Stignano in Valdinievole, la valle che si estende tra Lucca e Pistoia, il 16 febbraio 1331 o più probabilmente, in base a una recente [...] quello delle scienze naturali. Nel 1400 fu la volta del De tyranno, in difesa della decisione di Dante di porre Bruto all’Inferno: in questo trattato Salutati distingueva il tiranno ex defectu tituli da quello ex parte exercitii, concludendo, dopo un ...
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primo
Aggettivo (e sostantivo) largamente usato in D., il cui impiego più usuale, come nella lingua contemporanea, è quello di numerale ordinale, quando cioè esso indica l'inizio di una serie, che può [...] 117 il primo ricco padre è s. Silvestro papa, e in Cv IV V 10 il primo padre di Roma è Romolo, menzionato insieme con Bruto primo consolo e Cesare primo prencipe, § 12), e altresì l'anima prima di Pg XXXIII 62 e di Pd XXVI 83; analogamente, la prima ...
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DELLA GHERARDESCA, Ugolino
Maria Luisa Ceccarelli Lemut
Nacque nella prima metà del sec. XIII, probabilmente a Pisa da Guelfo di Ottone conte di Donoratico e da Uguccionella di Uguccionello di Uguccione [...] D. quello stile "tragico" che è negato a tutti gli altri personaggi dell'ultimo cerchio, tranne forse nell'accenno a Bruto. Non può tuttavia escludersi che il dettato del famoso v. 75, sia volutamente sibillino: Dante cioè potrebbe aver avuto della ...
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repubblica
Laurent Baggioni
Si cercherebbe invano una definizione delle parole repubblica e libertà (→) nelle opere di Machiavelli. La loro rilevanza si misura però chiaramente se si considerano le [...] maggioranza non si cura di dover difendere attivamente la stessa condizione della sua felicità. Una r. deve sapere «ammazzare i figliuoli di Bruto» (I xvi 11 e III iii 1), cioè uccidere i nemici della libertà. Per una r. corrotta, il problema è più ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Claudio Fiocchi
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Scienziato e filosofo, Leibniz ha esercitato (e continua a esercitare) un’influenza [...] Augustus, Capito, Lentulus, Piso, Cicero, Elbe, Rhin, Rur, Seine, Oker, Bucefalo, Alpi, Brenner, Pirenei. È noto che il primo Bruto ebbe quel nome dalla sua apparente stupidità, che Cesare fu il nome di un fanciullo tratto mediante taglio del ventre ...
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né
Riccardo Ambrosini
1. Della congiunzione coordinante negativa né, le attestazioni, pochissime nella Vita Nuova (10, di cui 2 in poesia: circa lo 0,05% del lessico totale), sono statisticamente più [...] queste cose; VII 10 Né questo averebbe fatto lo latino; II XII 8 né sarebbe data loro fede; III II 18 Né mai d'animale bruto predicata fue; XI 10 Né si dee chiamare... filosofo; XII 5 Né più è mestiere di ragionare; IV XXIII 10 né da credere è; XXIV ...
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ROBERTI (de' Roberti), Ercole
Massimo Giansante
ROBERTI (de’ Roberti), Ercole. – Figlio di Antonio, Ercole Roberti, citato nelle fonti documentarie quattrocentesche anche come Ercole Grandi, nacque [...] Longhi considerata capolavoro del Roberti maturo. Agli anni estremi va assegnato anche il trittico delle Eroine dell’antichità (Bruto e Porzia, Lucrezia, La Moglie di Asdrubale), cui collaborò probabilmente l’allievo Giovan Francesco Maineri, tavole ...
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bruto
agg. e s. m. [dal lat. brutus «pesante, inerte, stolido», di origine osca]. – 1. agg. Privo della ragione: al ventre serventi a guisa d’animali b. (Boccaccio); o che è proprio delle bestie, materiale: la forza bruta. Di qui, con varî...
brut
‹brüt› agg., fr. [dal lat. brutus «bruto»]. – Propr., greggio; in partic., dello champagne, molto secco, che non ha subìto la seconda fermentazione.