Niccolò Machiavelli: Opere - Introduzione
Mario Bonfantini
Il fatto che le prime notizie sicure sul Machiavelli si riferiscono proprio al tempo in cui egli venne ad entrare negli uffici pubblici, sembra [...] gli farà sbozzare nei Discorsi. con pochi fortissimi tratti di esaltazione o di accusa, le tenebrose shakespeariane figure del suo Bruto «maggiore» o del suo Cesare.
Così, vagheggiando la possibilità d'un principe siffatto, e quindi d'un principato ...
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Il Rinascimento. La rinascita del platonismo
Michael J.B. Allen
La rinascita del platonismo
Platone e il suo più noto interprete, Plotino, il fondatore del neoplatonismo, furono fra i più importanti [...] libero e sovrano artefice di se stesso", egli può plasmarsi e scolpirsi nella forma che ha prescelto, che sia quella di un bruto o quella di un serafino. Adamo è così destinato a percorrere in tutta la sua estensione la scala della Natura, senza ...
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Memorialisti dell'Ottocento. Tomo I
Gaetano Trombatore
La storia di questi memorialisti, nelle cui pagine rivivono in parte le passioni e i conflitti e le tenaci speranze in cui s'accesero e divamparono [...] della decadenza attuale non disgiunta dalla fede nella virtù e nella grandezza dell'animo umano, nella gloria di Catone e di Bruto, sono tra le note più vitali e più risentite del Manoscritto di un prigioniero: opera ricca di fremiti nuovi, nascente ...
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DORIA, Andrea
Edoardo Grendi
Nacque a Oneglia il 30 nov. 1466. Il casato era illustre, ma distintamente feudale, di mediocrissima fortuna.
Il padre Ceva aveva sposato Caracosa dei Doria di Dolceacqua. [...] stimolati dalle tradizioni di ostilità familiari e da un certo clima culturale: "popolo e libertà contro tirannide", l'esempio antico di Bruto. Il passaggio all'azione è fatale a entrambi i contendenti nella stessa notte fra il 2 e il 3 gennaio: Gian ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Economia (2012)
La cultura economica (1500-1750)
Cosimo Perrotta
La decadenza dell’economia italiana
Nel periodo che va dal 16° alla metà del 18° sec. in Italia si assiste a una forte decadenza dell’economia, e anche [...] Nell’età dell’oro egli era ozioso, al pari degli animali. È vero che non aveva vizi, ma solo perché era un bruto. Non era quindi superiore agli uomini di oggi (Spaccio de la bestia trionfante, 1584, III). Anche Campanella esalta il lavoro e condanna ...
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Vedi RODIA, Arte ellenistica dell'anno: 1965 - 1996
RODIA, Arte ellenistica (v. vol. VI, p. 754, s.v. Rodi, e p. 760, s.v. Rodia, Arte ellenistica)
P. Moreno
Lisippo è appena scomparso quando i suoi [...] . Nel 48 sono al servizio di Cesare. Alla morte del dittatore, Rodi concede naviglio militare a Dolabella, ma lo rifiuta a Bruto e Cassio. Quest'ultimo assale nel 43 la città, che cade per tradimento e deve consegnare la flotta. Cassio brucia le navi ...
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Cultura
Francesco Remotti
Dal latino cultura, derivato di colere, "coltivare", il termine ha acquisito, oltre all'accezione di 'coltivazione' (rispetto alla quale però prevale in italiano la forma coltura), [...] 'umanità. Secondo i caduveo "bisognava dipingersi per essere uomini; colui che restava allo stato naturale non si distingueva dal bruto" (p. 179).
Adornare un corpo - si è visto - è uno dei significati principali del latino colere, ed è interessante ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Francesco Stella
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Dante Alighieri è tra le personalità più significative della cultura medievale, che [...] ha voluto usurpare le prerogative: ha “tre facce a la sua testa” e con ciascuna delle sue bocche divora un traditore: Bruto e Cassio, traditori di Cesare, e Giuda, traditore di Cristo.
Lucifero è conficcato nel centro della terra: oltrepassato il suo ...
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demonologia
Giorgio Padoan
Nel pensiero teologico cristiano medievale la d. occupa un posto fondamentale. La presenza del diavolo - questo spietato torturatore dei dannati nell'oltretomba e infaticabile [...] dal fatto che per il cristiano il demonio si caratterizza anzitutto come forza violenta e bestiale che agisce nel bruto istinto della distruzione e che assume forme mostruose, in una mescolanza di figura umana e figura animalesca: Cerbero, le ...
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DE BONI, Filippo
Ernesto Sestan
Nacque a Caupo, frazione di Seren del Grappa (presso Belluno), il 7 ag. 1816 da famiglia di modestissime condizioni: il padre Giacomo, oriundo di Villanova di Feltre, [...] , ibid., disp. 21-22; Del Papato. Studi storici, I (solo pubblicato), Capolago 1851; Introduzione a M. G. Bruto, Delle Istorie fiorentine volgarizzate da S. Gatteschi..., ibid. 1851; All'emigrazione delle provincie italiane occvpate dall'Austria ...
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bruto
agg. e s. m. [dal lat. brutus «pesante, inerte, stolido», di origine osca]. – 1. agg. Privo della ragione: al ventre serventi a guisa d’animali b. (Boccaccio); o che è proprio delle bestie, materiale: la forza bruta. Di qui, con varî...
brut
‹brüt› agg., fr. [dal lat. brutus «bruto»]. – Propr., greggio; in partic., dello champagne, molto secco, che non ha subìto la seconda fermentazione.