Scultore (Bruxelles 1823 - ivi 1848); dal 1841 al 1844 dimorò a Firenze, s'affermò nel Salon di Bruxelles del 1844 con la statua del Giovane fauno sdraiato, e nei pochi anni della sua attività rivelò notevoli [...] qualità plastiche in una serie d'opere (in gran parte nel museo di Bruxelles), fra cui il Prometeo incatenato (1845), Selvaggio sorpreso da un serpente (1848), ecc. ...
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Giurista (Bruxelles 1793 - Ixelles 1887); prof. a Bruxelles (1836), primo presidente onorario della corte d'appello di Bruxelles, ministro dell'Interno (1831), governatore delle province di Anversa e di [...] Liegi; occupa un alto posto nella scienza del diritto amministrativo belga con l'opera Répertoire de l'administration et du droit administratif de la Belgique (editi 8 voll., di cui i primi 5 in collab. ...
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Pittore (Charleroi 1787 - Bruxelles 1869). Allievo di J.-L. David, amico di J.-A.-D. Ingres, che conobbe durante un soggiorno a Roma (1817-22), fu autore di composizioni religiose e mitologiche; notevoli [...] uniscono a una penetrante analisi psicologica del modello (La famiglia de Hemptinne, 1816, Bruxelles, Musées royaux des beaux-arts). Direttore dell'accademia di Bruxelles, ebbe anche il merito di indirizzare i suoi allievi allo studio dei primitivi ...
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Scultore (Liegi 1810 - Bruxelles 1882). A Roma (fino al 1836), dove fu allievo di M. Kessels e C. Finelli, risentì fortemente di A. Canova e B. Thorvaldsen. Tornato in patria, fu professore all'accademia [...] direttore dell'accademia e del Musée de sculpture (1846). Tra le opere più note: la statua equestre di Goffredo di Buglione, il suo capolavoro, le decorazioni sul frontone del Théâtre royal de la Monnaie a Bruxelles, e la statua di Leopoldo I a Mons. ...
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Pittore (Beverwijk 1500 circa - Bruxelles 1559). Allievo forse di J. Gossaert a Utrecht, lavorò dapprima (1529) per Margherita d'Austria a Malines, poi a Bruxelles (1531) per Maria d'Ungheria, e divenne [...] G. de Pannemaker (1544-54) eseguì i magnifici arazzi del Palazzo Reale di Madrid; il trittico della Resurrezione di Lazzaro (Bruxelles, Musées royaux des beaux-arts), una serie di ritratti, trattati con grande sobrietà, che rivelano l'influsso di J ...
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Musicista (Liegi 1858 - Bruxelles 1931). Studiò nei conservatorî di Liegi e di Bruxelles, avendo come maestri, tra gli altri, H. Wieniawski e H. Vieuxtemps. Celebre violinista, compì, con grandissimo successo, [...] in Europa e negli USA, sia come solista, sia con il suo quartetto d'archi, fondato nel 1892. Nel 1894 istituì a Bruxelles la Société des Concerts Ysaÿe. Fu anche direttore d'orchestra (guidò l'Orchestra sinfonica di Cincinnati dal 1918 al 1922) e ...
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Musicista (Bruxelles 1875 - ivi 1962). Studiò a Bruxelles, e insegnò nel conservatorio di quella città. Compose musica vocale e strumentale di stile eclettico. ...
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Giurista belga (Bruxelles 1854 - ivi 1943), prof. di diritto internazionale all'univ. di Bruxelles (dal 1893), senatore socialdemocratico (1895-1926), rappresentante del suo paese presso la Società delle [...] nazioni (1920-21). Fondò con altri (1895) e diresse l'Institut international de bibliographie di Bruxelles. Svolse un'intensa attività internazionale in favore della pace nel mondo (fu, tra l'altro, direttore del Bureau international de la paix e uno ...
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Musicologo belga (Bruxelles 1874 - ivi 1966). Direttore (1910-40) della biblioteca del conservatorio di Bruxelles. Ha studiato specialmente le musiche delle scuole fiamminghe e britanniche. ...
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Cantante belga (Bruxelles 1911 - Fiesole 2000). Diplomata al conservatorio di Bruxelles, iniziò la sua carriera come mezzosoprano, affermandosi poi come soprano in raffinate esecuzioni concertistiche e [...] operistiche ...
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antiBruxelles
(anti-Bruxelles), agg. inv. Che contrasta il processo di unificazione europea; critico nei confronti degli organi comunitari, che hanno sede a Bruxelles. ◆ Specialmente [Tony] Blair, che per gli standard inglesi è un euroentusiasta,...