Chenal, Pierre
Flavio De Bernardinis
Nome d'arte di Pierre Cohen, regista cinematografico francese, di famiglia ebrea, nato a Bruxelles il 5 dicembre 1904 e morto a Parigi il 23 dicembre 1990. L'abilità [...] nel costruire sospensioni misteriose ed enigmatiche atmosfere, il solido mestiere nel dirigere gli attori, la predilezione per gli intrighi noir, la tendenza a uno stile a tinte fosche e agli eccessi melodrammatici ...
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Ecclesiastico belga (Kanegem, Fiandre Orientali, 1933 - Malines 2019); prete dal 1957, è stato vescovo di Anversa (1977-79). Dal 1979 arcivescovo di Malines-Bruxelles e primate del Belgio, nel 1983 è stato [...] creato cardinale. Presidente della Conferenza episcopale belga (1980-2010), nel 2010, per raggiunti limiti di età, è stato sollevato dal governo pastorale dell'arcidiocesi di Malines-Bruxelles e dall'ufficio di ordinario militare per il Belgio. ...
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Pianista russo (Odessa 1916 - Mosca 1985); studiò a Odessa e Mosca; nel 1938 ottenne il primo premio al concorso internazionale di Bruxelles. Ha compiuto tournée in tutto il mondo facendosi ammirare per [...] le eccellenti qualità tecniche e la versatilità interpretativa (da D. Scarlatti ai romantici, a Prokof´ev) ...
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Compositore (Verona 1675 - Monaco di Baviera 1742). Violoncellista e poi maestro dei concerti presso il principe elettore Massimiliano II a Monaco, Bruxelles e, di nuovo, a Monaco. Virtuoso di violino [...] e di violoncello, egli è però ricordato come uno dei più importanti compositori strumentali del suo tempo. Stilisticamente sta tra A. Corelli e A. Vivaldi, pur annunziando talvolta le movenze di B. Galuppi ...
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FALCONIERI, Lelio
Matteo Sanfilippo
Nacque a Firenze nel 1585 da Paolo, console della nazione fiorentina a Roma sotto Sisto V, e Maddalena Albizzi. Nulla sappiamo della sua infanzia ed adolescenza. [...] continuare così e scrisse all'ambasciatore a Roma affinché notificasse che la Spagna non voleva più sentire parlare del F. a Bruxelles. Con un mese di anticipo il cardinale Barberini aveva intanto già scritto al F. per comunicargli che non era più il ...
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Socialista belga (Ostenda 1842 - Cannes 1890). Fu tra i fondatori dell'Internazionale (1864) e, convertitosi al marxismo, contribuì nei congressi di Bruxelles (1868) e Basilea (1869) alla vittoria del [...] collettivismo contro i sostenitori del mutualismo di Proudhon, di cui prima era stato seguace. Combatté anche le teorie di Bakunin e sostenne la socializzazione dei servizî pubblici (congresso del 1874). ...
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Cantante e attrice francese (Rouen 1869 - Cannes 1941). Esordì all'Opéra-Comique (1893), fu poi al Théâtre de la Monnaie di Bruxelles; dal 1895 al 1918 fu la compagna di M. Maeterlinck e l'interprete, [...] in Francia e in Europa, sia delle sue opere drammatiche (Monna Vanna, Marie Magdeleine), sia delle riduzioni per la scena lirica (Ariane et Barbebleue, musicata da P. Dukas). Fu poi negli Stati Uniti. ...
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Teologo (Eaux-Vives, Ginevra, 1794 - Ginevra 1872). Resse la chiesa protestante francese di Amburgo (1818-22), poi quella franco-tedesca di Bruxelles (1823-31), quindi, tornato a Ginevra, divenne il rappresentante [...] del neocalvinismo del cosiddetto risveglio, quale si era concretato nella Société évangélique de Genève; in questa società egli fu prof. di teologia storica. Si batté con A.-R. Vinet per la libertà religiosa ...
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Ballerino e coreografo spagnolo (n. Valencia 1957). Dopo gli studi presso la Rambert School di Londra, il Mudra di Béjart a Bruxelles e l'Alvin Ailey american dance center di New York, nel 1980 ha fatto [...] parte del Cullberg Ballet di Stoccolma e dal 1981, su invito di J. Kylián, del Nederlands dans theater, di cui è divenuto coreografo stabile nel 1988. Direttore artistico della Compañía nacional de danza ...
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Pittore (Gand 1877 - Deurle sur Lys 1943). Studiò all'Accademia di belle arti di Gand per poi stabilirsi, con il fratello Léon (Gand 1881 - Bruxelles 1966), nel 1908 a Laethem-Saint-Martin dove dipinse [...] . Dopo il soggiorno nei Paesi Bassi (1914-22) e i contatti con H.-V.-G. Le Fauconnier, maturò uno stile personale di timbro espressionista, definito da tonalità calde e da una graduale semplificazione formale. Opere nei musei di Anversa e Bruxelles. ...
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antiBruxelles
(anti-Bruxelles), agg. inv. Che contrasta il processo di unificazione europea; critico nei confronti degli organi comunitari, che hanno sede a Bruxelles. ◆ Specialmente [Tony] Blair, che per gli standard inglesi è un euroentusiasta,...