Attrice (Parigi 1836 - ivi 1874); esordì al Gymnase nel 1855 e fu poi al Vaudeville, ma non ebbe grande successo fino al 1866, anno in cui fu scritturata da Eugène Meynadier per un fortunato giro in Italia. [...] La sua fortuna in Francia fu dovuta ad A. Dumas figlio che la udì a Bruxelles nel 1867 e la fece tornare a Parigi, al Gymnase. Fu celebre nel personaggio principale di Frou-frou di Meilhac e Halévy, che interpretò 185 volte tra il 1869 e il 1873. ...
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CONTILLI, Gino
Sergio Martinotti
Nato a Roma il 19 aprile dell'anno 1907 da Maurizio e da Anna Colarossi, fu "fanciullo cantore" alla basilica di S. Giovanni in Laterano sotto la guida di R. Casimiri. [...] Compiuti gli studi tecnici, egli frequentò la scuola alberghiera, operando prima a Bruxelles (ove iniziò lo studio del pianoforte) e poi a Roma (dal 1925), ove seguì studi regolari di musica al conservatorio di S. Cecilia sotto la guida di C. Dobici ...
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La Gueroniere, Louis-Etienne-Arthur Dubreuil-Helion visconte di
La Guéronière, Louis-Étienne-Arthur Dubreuil-Hélion visconte di
Pubblicista e politico francese (Dorat, Haute-Vienne, 1816-Parigi 1875). [...] poi apertamente bonapartista, consigliere di Stato, senatore (1862), propugnatore dell’«impero liberale» (1868-70), fu ambasciatore a Bruxelles (1868) e a Costantinopoli (1870). Importanti i suoi scritti sulla questione italiana: La France, Rome et l ...
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Uomo politico spagnolo (Milano 1666 - S. Ildefonso 1736), di nobile famiglia aragonese; gesuita in Italia, lasciò l'ordine per seguire in Spagna Filippo V di Borbone e riuscì sagace amministratore durante [...] spagnola; fu poi intelligente collaboratore di Alberoni. Intendente generale della Marina (1717), quindi in breve disgrazia a Bruxelles (1725), fu dal 1726 alla morte il vero primo ministro della monarchia spagnola sebbene non ne portasse il ...
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Scultore (Maastricht 1784 - Roma 1836); studiò a Parigi, ad Amburgo e a Pietroburgo; poi (1816-36) fu a Roma, dove lavorò nello studio di B. Thorvaldsen. È uno dei principali rappresentanti del classicismo [...] nella scultura belga del sec. 19º (sepolcro della contessa de Celles in S. Giuliano dei Fiamminghi a Roma). L'Accademia di Bruxelles conserva alcuni suoi schizzi. ...
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Architetto (Rotterdam 1864 - ivi 1940); fu fra quelli che, con H. P. Berlage, dettero vita al primo rinnovamento dell'architettura moderna nei Paesi Bassi; autore di numerose e varie opere, fra le quali [...] ad Amsterdam (1898-1901), i padiglioni olandesi all'esposizione di S. Francisco (1916) e all'esposizione universale di Bruxelles (1919); la fabbrica della birra Heineken a Rotterdam (1930-32), ecc. Con Berlage scrisse nel 1923 Arbeiderswoningen. ...
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Patriota (Vercelli 1794 - Genova 1855); capitano d'artiglieria nell'esercito sardo, partecipò ai moti piemontesi del 1821. Condannato a morte in contumacia, riparò in Spagna, dove combatté tra le file [...] costituzionali, poi in Inghilterra. Rientrato in Piemonte fu eletto deputato (1848 e 1849-53) e inviato da Gioberti in missione diplomatica a Francoforte e a Bruxelles (1848-49). ...
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Pittore (sec. 15º), autore del trittico dell'Annunciazione, commissionato (1442) dal mercante P. Corpici per la sua tomba nella chiesa del Salvatore di Aix-en-Provence: dopo la Rivoluzione francese, la [...] (Annunciazione) è stata collocata nella chiesa della Maddalena di Aix; le ali si trovano nel Musée d'art ancien di Bruxelles (Geremia), nel Boymans van Beuningen di Rotterdam (Isaia) e al Louvre (parte superiore dell'ala con Isaia); le due ali ...
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Famiglia di incisori fiamminghi, attivi nei secc. 16º e 17º. Il più noto è Gillis (Anversa 1570 - Praga 1629), che soggiornò a Monaco (1590, 1594) e a Roma (1593); dal 1600 fu attivo alla corte di Praga. [...] Fu influenzato da H. Goltzius; eseguì incisioni di soggetti sacri e profani, ritratti, paesaggi (Veduta di Praga). Jan (Bruxelles 1550 - Venezia 1600) fu a Monaco come incisore di corte (1588-95) e poi in Italia. Lasciò stampe di vario soggetto ( ...
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DI NEGRO, Giacomo (Iacopo)
Maristella Cavanna Ciappina
Nacque probabilmente a Genova nel primo decennio del sec. XVI, da Giovanni fu Giacomo.
Il padre era di certo già morto nel 1528, e il D. dovette [...] D., il quale peraltro rimase celibe e senza discendenza.
In età già matura, il D. seguì lo zio abate, inviato a Bruxelles quale ambasciatore presso Carlo V per una serie di questioni assai gravi: prima fra tutte quella della Corsica, che, nell'estate ...
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antiBruxelles
(anti-Bruxelles), agg. inv. Che contrasta il processo di unificazione europea; critico nei confronti degli organi comunitari, che hanno sede a Bruxelles. ◆ Specialmente [Tony] Blair, che per gli standard inglesi è un euroentusiasta,...