Tanović, Danis. – Regista bosniaco (n. Zenica 1969). Interrotti gli studi all'Accademia delle arti di Sarajevo per lo scoppio del conflitto nell'ex Iugoslavia, all'inizio degli anni Novanta fu al seguito [...] eseguire con una troupe cinematografica numerose riprese, costituendo un importante archivio filmico. Conclusi gli studi all'INSAS di Bruxelles, da quella esperienza è scaturito il suo primo lungometraggio No man's land (2001), opera amara e tragica ...
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FORNARI, Raffaele
Giuseppe Monsagrati
Nacque a Roma il 23 genn. 1787 da Francesco e da Teresa Galli.
Lo Stato delle anime del 1788 conservato nell'Archivio storico del Vicariato di Roma qualificava [...] F. (1838-1842), in Bull. de l'Institut hist. belge à Rome, XXIX (1955), pp. 33-68, e Id., Correspondance du nonce F. 1838-1843, Bruxelles-Rome 1956; Relaz. dipl. tra lo Stato pontif. e la Francia 1848-1860, I-II, a cura di M. Fatica, Roma 1971-72, ad ...
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BUSCA, Ignazio
Giuseppe Pignatelli
Nato a Milano il 31 ag. 1731 dal marchese Ludovico e da Bianca Arconati, si laureò inutroque iure a Roma il 26 apr. 1759. Iniziò quindi la carriera prelatizia come [...] recentioris aevi, VI, Patavii 1958, p. 208, e negli annuari Notizie di Roma..., dal 1761 al 1803. Sulla missione del B. a Bruxelles: Arch. Segr. Vat., Nunziatura Fiandra 135 Nn - 135 Rr, 153 D, 192 I-II, 193; L. E Halkin, Les archives des nonciatures ...
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PIAZZA, Giulio
Stefano Tabacchi
PIAZZA, Giulio. – Nacque a Forlì il 13 marzo 1663 da Francesco e Francesca Savorelli. Apparteneva a un’importante famiglia nobile dell’area emiliano-romagnola, presente [...] Documents relatifs à la juridiction des nonces et internonces des Pays-Bas pendant le régime espagnol (1596-1706), a cura di J. Lefèvre, Bruxelles-Roma 1942, ad ind.; F. Valesio, Diario di Roma, a cura di G. Scano, III-IV, Milano 1978, ad ind.; Acta ...
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Diplomatico (Dresda 1819 - ivi 1895). Incaricato d'affari a Pietroburgo (1852), e ministro residente e plenipotenziario a Londra (1853), fu, assieme a F. F. von Beust, sostenitore della necessità di risolvere [...] 'Austria. Dopo la guerra del 1866, passò, come von Beust, al servizio dell'Austria. Ministro plenipotenziario austriaco a Bruxelles (1868), tentò, su direttive di von Beust, la costituzione di una triplice alleanza austro-franco-italiana in funzione ...
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Pittore irlandese (Dublino 1916 - ivi 2012). La sua ricerca, che tende a un figurativismo dalle strutture semplificate e rarefatte, quasi al limite del surrealismo, è stata sensibilmente influenzata dall'opera [...] sono i suoi disegni per tessuti e tappeti, caratterizzati da un più libero uso del colore (Capra inghirlandata, 1950, Bruxelles, ambasciata d'Irlanda). Tra le più recenti mostre della sua produzione artistica vanno segnalate quelle ospitate presso le ...
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Pittore paesista (Anversa 1544 - Amsterdam 1607); allievo di P. Coeck. Come protestante, dopo il 1585, si rifugiò nella Zelanda, poi a Frankenthal e dal 1595 si stabilì ad Amsterdam. Le sue opere testimoniano [...] una resa più naturalistica del paesaggio: Il giudizio di Mida (1588 circa; Dresda, Gemäldegal.); Elia nella foresta (Bruxelles, Mus. des beaux-arts); Foresta (Vaduz, Coll. Lichtenstein; Vienna, Kunsthist. Mus.). Esercitò un vivo influsso sui pittori ...
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Pittore (Anversa 1575 - ivi 1632), decano (dal 1606) della gilda dei pittori di Anversa. Autore di composizioni religiose, mitologiche e allegoriche, trasse copiosi suggerimenti dalla pittura italiana; [...] 1606, dove conobbe le opere di Caravaggio; in seguito subì l'influsso di Rubens. Tra le sue opere ricordiamo l'Allegoria del destino umano (1600; Bruxelles, Musée royaux des beaux-arts) e Scaldis et Antwerpia (1609; Anversa, museo), suo capolavoro. ...
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GIANNINI, Giuliano
Laura Traversi
Non si conoscono il luogo e l'anno di nascita di questo medaglista, probabilmente di origine fiorentina, attivo nella seconda metà del XVI secolo.
Della sua formazione [...] G. Mauri-Mori, Medaglie e monete, in I Quaderni dell'antiquariato, II (1981), 10, p. 36 fig. 3; B.W. Meijer, Parma e Bruxelles. Committenza e collezionismo farnesiani alle due corti, Parma 1988, pp. 136-139, 172 s., 177, 181, 228, 231, nn. 27-31, 59 ...
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Scrittore e diplomatico lettone (Liepāja 1874 - Nizza 1968). Sospetto al regime zarista, si rifugiò nell'Europa occid., dove si dedicò a studî d'arte (Florencē "A Firenze", 1909). Nel 1915 rientrò in patria, [...] il nuovo stato della Lettonia indipendente, fu ministro dell'Interno; fu poi ambasciatore a Roma (1920-24), Parigi, Varsavia, Bruxelles (fino al 1940). Dopo la seconda guerra mondiale si ritirò a vita privata a Nizza. Le sue poesie in verso libero ...
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antiBruxelles
(anti-Bruxelles), agg. inv. Che contrasta il processo di unificazione europea; critico nei confronti degli organi comunitari, che hanno sede a Bruxelles. ◆ Specialmente [Tony] Blair, che per gli standard inglesi è un euroentusiasta,...