Toussaint, Jean-Philippe. – Scrittore e regista belga di lingua francese (n. Bruxelles 1957). Dopo gli studi all'Università della Sorbona si è dedicato all'insegnamento superiore in un liceo algerino. [...] Erede della grande tradizione del nouvea roman francese, osservatore distaccato e minimalista del quotidiano e delle sue assurdità, è arrivato al successo nel 1985 con il suo romanzo d'esordio La salle ...
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Nome latinizzato dell'umanista e tipografo fiammingo Josse Bade van Assche (Assche, Bruxelles, 1462 - Parigi 1535). Si formò agli studî umanistici anche in Italia, soprattutto a Ferrara, presso Guarino. [...] A Lione (1492) iniziò la propria attività di tipografo e di docente, che doveva esplicare, dopo il 1499, a Parigi; fu nominato (1507) stampatore dell'università. Suo figlio Conrad (Parigi 1510 - Ginevra ...
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MERTENS, Pierre
Robert Frickx
(App. IV, II, p. 431)
Giurista e scrittore belga, nato a Bruxelles il 9 ottobre 1939. Dopo l'affermazione di Les bons offices, M., abbandonando i modi propri del nouveau [...] de Belgique, a cura di R. Frickx e J. Muno, Sherbrooke 1979; Alphabet des lettres belges de langue française, Bruxelles 1982; A.-M. Trekker, J.-P. Vander Straeten, Cent auteurs, Nivelles 1982; Lettres françaises de Belgique. Dictionnaire des oeuvres ...
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Scrittore albanese (Konicë 1875 - Boston 1942). Fondò la rivista Albania che, edita a Bruxelles e poi a Londra dal 1897 al 1909, fu la prima vera palestra degli scrittori in esilio d'ogni parte d'Albania [...] (essi scrivevano per lo più con pseudonimi per sfuggire alle rappresaglie della sospettosa polizia ottomana). Agli inizî del sec. 20º, insieme al vescovo Fan S. Noli, fondò negli Stati Uniti d'America ...
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Nothomb ⟨-tõ´⟩, Amélie (propr. Fabienne Claire). - Scrittrice belga di lingua francese (n. Etterbeek, Bruxelles, 1966). Ha adottato il nome Amélie insieme a un luogo, Kobe, in Giappone (dove ha trascorso [...] l'infanzia), e a una data di nascita, il 13 agosto 1967, fin dalla pubblicazione del primo romanzo Hygiène de l’assassin (1992; trad. it. Igiene dell’assassino, 1997), che le è valso un enorme successo ...
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Stato dell’Europa occidentale compreso fra le coste sud-occidentali del Mare del Nord e il massiccio delle Ardenne; confina con i Paesi Bassi (N ed E), la Germania e il Lussemburgo (E), la Francia (S e [...] una linea rimasta quasi invariata nei secoli che, dalla Mosa a valle di Liegi, si profila in direzione O, passando a S di Bruxelles, per terminare al corso alto del Lys. A N di questa linea si parla fiammingo (un dialetto nederlandese) e a S si parla ...
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Uomo politico e scrittore spagnolo (Cabra, Cordova, 1824 - Madrid 1905). Fu ambasciatore spagnolo a Washington (1883), Bruxelles (1886-88), Vienna (1893-95); senatore elettivo (1876), poi a vita (1881). [...] Tra i fondatori della Revista de España (1867), fu artista e critico di nobile levatura, stilista quasi perfetto, tendente all'epigrammatico e alla benevola ironia; compose drammi di scarsa fortuna, Asclepigenia ...
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GILLÈS, Daniel
Robert Frickx
(App. IV, II, p. 74)
Scrittore belga di lingua francese, morto a Bruxelles l'8 maggio 1981. Del grande ciclo romanzesco Le cinquième commandement, intrapreso col proposito [...] di ripercorrere gli avvenimenti che hanno sconvolto l'Europa fra il 1939 e il 1946 attraverso un vasto affresco che ha per protagonisti i membri di una famiglia aristocratica con ramificazioni in Austria ...
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Letterato portoghese (Vila de Praia da Vitória, Terceira, 1901 - Lisbona 1978). Docente in varie università europee (Montpellier, Bruxelles e Lisbona), collaboratore di numerosi giornali, ha fondato e [...] diretto la Revista de Portugal (1937-40). Scrittore di grande eleganza formale, attento a diverse tematiche, ha coltivato sia la prosa (Paço do Milhafre, 1924, racconti; Mau tempo no canal, 1944, romanzo, ...
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antiBruxelles
(anti-Bruxelles), agg. inv. Che contrasta il processo di unificazione europea; critico nei confronti degli organi comunitari, che hanno sede a Bruxelles. ◆ Specialmente [Tony] Blair, che per gli standard inglesi è un euroentusiasta,...