(App. III, I, p. 430)
Filologo e critico letterario, morto a Domodossola il 1° febbraio 1990. Dottore honoris causa delle università di Oxford (1965) e Bruxelles (1973); socio nazionale dell'Accademia [...] dei Lincei dal 1962; direttore del Centro di studi di filologia italiana dell'Accademia della Crusca fino al 1970; presidente onorario della Società Dantesca Italiana e condirettore della rivista Studi ...
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Pseudonimo dello scrittore polacco Zygmunt Miłkowski (Podolia 1824 - Losanna 1915). Partecipò alla rivoluzione ungherese del 1848 e all'insurrezione polacca del 1863; condusse vita irrequieta e avventurosa [...] (visse a lungo nei Balcani, a Costantinopoli, Londra, Bruxelles e, negli ultimi anni, in Svizzera), rimanendo sempre fedele al suo ideale democratico e patriottico. A questo, come pure alle sue vaste esperienze di genti e paesi, s'informa la sua ...
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Scrittore e pittore belga di lingua francese (Namur 1899 - Parigi 1984), naturalizzato francese nel 1955. Nel 1920 s'imbarcò come marinaio per visitare le due Americhe, interrompendo gli studî di medicina [...] che aveva cominciato a Bruxelles. S'iniziò alla poesia attraverso la lettura dei mistici e di Lautréamont. Trasferitosi a Parigi nel 1924, entrò in contatto con gli ambienti surrealisti, si legò a J. Supervielle, M. Ernst, P. Klee, e diresse la ...
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In genere, delle Fiandre, ma con riferimenti geografici di varia estensione: a) delle Fiandre in senso stretto (la regione tra i fiumi Lys e Schelda e il Mare del Nord); b) di tutta la metà settentrionale [...] misteri più importanti è un ciclo di 7 drammi, Die Bliscappen van Maria («Le gioie di Maria»), che furono regolarmente rappresentati a Bruxelles, a partire dal 1447 o 1448; soltanto il primo (il migliore) e il settimo ci sono rimasti. A un mondo più ...
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Slavista (Mosca 1891 - Berkeley, California, 1967), di famiglia polacca. Si trasferì (1918) in Polonia, dove divenne prof. di letteratura russa all'univ. di Cracovia (1928-39). Lasciata la Polonia (1940), [...] fu prof. di lingue e letterature slave nelle univ. di Bruxelles, Harvard (1940-44) e di California (Berkeley; 1944-58). Specialista di studî puškiniani (A. Puškin, studja, 1926; Pushkin's bronze horseman, the story of a masterpiece, 1955, nel quale ...
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Poeta e letterato tedesco (Colmar 1883 - Zandvoort 1914). Con altri alsaziani fondò la rivista Der Stürmer (1902), strumento di mediazione fra le due culture, francese e tedesca. Completati gli studî a [...] Oxford, nel 1910 fu chiamato come germanista all'università di Bruxelles. Cadde al fronte a pochi mesi dall'inizio della guerra. Ideologicamente meno caratterizzato di altri espressionisti, ne condivise invece la volontà di rinnovamento formale e lo ...
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KONITZA, Faik
Scrittore albanese, nato a Konicë nel 1875; studiò dapprima a Scutari nel collegio dei gesuiti, poi a Costantinopoli; quindi si volse agli studî di filologia romanza nelle università di [...] Digione e Parigi. Dal 1897 al 1909 diresse a Bruxelles e a Londra il periodico Albania, una delle più belle riviste albanesi dell'epoca. Visse molti anni in America, dove diresse il giornale Dielli; anche presentemente si trova a Washington come ...
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VERHAEREN, Émile
Diego Valeri
Poeta belga di lingua francese, nato a Saint-Amand, presso Anversa, il 21 maggio 1855, morto, travolto da un treno, a Rouen, il 27 novembre 1916. Finiti gli studî di giurisprudenza, [...] pensò in un primo momento di esercitare l'avvocatura, a Bruxelles; ma, incoraggiato da Camille Lemonnier, si diede alla letteratura. Il suo primo volume di versi, Les Flamandes, è del 1883; e da allora in poi l'opera sua continuò a svilupparsi senza ...
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Scrittore e diplomatico lettone (Liepāja 1874 - Nizza 1968). Sospetto al regime zarista, si rifugiò nell'Europa occid., dove si dedicò a studî d'arte (Florencē "A Firenze", 1909). Nel 1915 rientrò in patria, [...] il nuovo stato della Lettonia indipendente, fu ministro dell'Interno; fu poi ambasciatore a Roma (1920-24), Parigi, Varsavia, Bruxelles (fino al 1940). Dopo la seconda guerra mondiale si ritirò a vita privata a Nizza. Le sue poesie in verso libero ...
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Letterato (Botticino 1791 - Brescia 1843). Conobbe, giovanissimo, U. Foscolo, con il quale ebbe poi frequenti contatti; fu in relazione con V. Monti. Redattore e segretario della Biblioteca italiana (1818), [...] esulò in Svizzera e a Londra; nel 1824 passò a Parigi, quindi, ospite nel castello degli Arconati, a Gaesbeek, presso Bruxelles; tornò a Brescia nel 1838. I suoi saggi (Dei Promessi Sposi di A. Manzoni, 1831; Considerazioni morali sull'Ortis, pubbl ...
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antiBruxelles
(anti-Bruxelles), agg. inv. Che contrasta il processo di unificazione europea; critico nei confronti degli organi comunitari, che hanno sede a Bruxelles. ◆ Specialmente [Tony] Blair, che per gli standard inglesi è un euroentusiasta,...