Uomo politico (Mons 1789 - Bruxelles 1869), figlio di Jean-François. Ebbe parte notevole nella rivoluzione belga del 1830 contro i Paesi Bassi e fu membro del governo provvisorio, poi del Congresso nazionale. [...] Caldeggiò la candidatura alla corona del Belgio del duca di Nemours. Ministro della Giustizia, si dimise nel 1839 per protestare contro la cessione ai Paesi Bassi del Limburgo e del Lussemburgo ...
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Figlia (Segovia 1566 - Bruxelles 1633) di Filippo II e di Elisabetta di Valois, fu diretta antagonista di Enrico di Navarra nella successione al trono di Francia. Nel 1566 sposò il cugino, l'arciduca Alberto [...] d'Asburgo, figlio di Massimiliano II, portando in dote i Paesi Bassi e la Franca Contea. Alla morte di Alberto (1621) I. divenne governatrice dei Paesi Bassi ...
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Statista belga (Maestricht 1791 - Bruxelles 1857), figlio di Guillaume-Charles-Ghislain. Capo del partito cattolico belga, dopo la rivoluzione antiolandese del 1830 fece parte del governo provvisorio e [...] contribuì notevolmente all'ascesa al trono di Leopoldo di Sassonia-Coburgo. Ministro di stato nel 1831, resse il ministero degli Esteri nel 1833 e fu per breve tempo ambasciatore a Parigi (1839) ...
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Figlio secondogenito (Vienna 1553 - Bruxelles 1595) dell'imperatore Massimiliano II, e fratello dell'imperatore Rodolfo II; fu educato alla corte di Filippo II, re di Spagna, il quale nel 1594 lo nominò [...] governatore generale dei Paesi Bassi. Tentò d'intavolare trattative di pace con il governo dei ribelli delle Province Unite, ma i suoi approcci non ebbero esito positivo ...
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Figlio (Escuriale 1609 - Bruxelles 1641) di Filippo III, re di Spagna, fu fatto cardinale nel 1619; contribuì alla vittoria di Nördlingen (6 sett. 1634) contro gli Svedesi. Poco dopo (4 nov. 1634) assunse [...] la carica di governatore delle Fiandre, e sostenne con fortuna alterna la guerra contro i Francesi e i ribelli delle Province Unite ...
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Scrittore e militare belga (Bruxelles 1735 - Vienna 1814). Militò sino ai più alti gradi nell'esercito austriaco; spirito acuto e brillante, rappresentò, nella vita e negli scritti, il cosmopolitismo intellettuale [...] del sec. 18º. Notevoli il Coup d'ceil sur Belceil et sur une grande partie des jardins de l'Europe (1778), i portraits, l'epistolario ...
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Figlio (Torino 1870 - Bruxelles 1946) di Amedeo d'Aosta, ufficiale di cavalleria (dal 1889), ferì in duello (1907) il principe Enrico d'Orléans, che aveva denigrato l'esercito italiano. Fu comandante generale [...] di cavalleria durante la prima guerra mondiale e poi (1923) generale d'armata. Nel 1946, caduta la monarchia, si trasferì in Belgio ...
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Diplomatico (Piacenza 1651 - Bruxelles 1725). Segretario di stato e poi primo ministro dei Gonzaga di Mantova, per i quali fu a Venezia, in Polonia, in Germania e a Roma; dal 1702 al servizio della Spagna, [...] plenipotenziario di Filippo V in Svizzera dal 1703 e in Olanda dal 1716, firmò la pace dell'Aia (1720) ...
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Storico (Parigi 1800 - Bruxelles 1885). Nominato direttore degli Archivî generali del Belgio (1830), li organizzò e ne pubblicò gli inventarî. Gli si deve la pubblicazione di raccolte di documenti, che [...] hanno rinnovato la storia dei Paesi Bassi nel sec. 16º (Relations des ambassadeurs vénitiens sur Charles V et Philippe II, 1855; Correspondance de Guillaume le Taciturne, prince d'Orange, 1847-66; Correspondance ...
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Secondogenita (castello di Laeken, Bruxelles, 1864 - Martinsberg, Raab, 1945) di Leopoldo II re del Belgio, sposò nel 1881 l'arciduca ereditario d'Austria Rodolfo d'Asburgo; ma fu fin dall'inizio un matrimonio [...] infelice, che ebbe come epilogo la tragedia di Mayerling (v. Asburgo, Rodolfo d'). Nel 1900 sposò in seconde nozze il nobile ungherese Elemér Lónyay. Svolse una certa attività letteraria e ha lasciato ...
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antiBruxelles
(anti-Bruxelles), agg. inv. Che contrasta il processo di unificazione europea; critico nei confronti degli organi comunitari, che hanno sede a Bruxelles. ◆ Specialmente [Tony] Blair, che per gli standard inglesi è un euroentusiasta,...