Figlia (Bruxelles 1480 - Malines 1530) dell'imperatore Massimiliano I e di Maria di Borgogna. Fu dapprima affidata alla corte di Francia per un progetto matrimoniale col futuro re di Francia Carlo VIII, [...] poi non eseguito; resa al padre nel 1492, sposò nel 1497 don Giovanni di Spagna, figlio di Ferdinando e di Isabella. Vedova dopo pochi mesi, risposata nel 1501 a Filiberto II duca di Savoia, nuovamente ...
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Figlia unica (Bruxelles 1457 - Bruges 1482) di Carlo il Temerario duca di Borgogna e di Isabella di Borbone. Contesa, come sposa, da parecchi principi europei, si trovò alla morte del padre (5 genn. 1477) [...] in una situazione estremamente difficile, per l'atteggiamento dei comuni fiamminghi, che le imposero la concessione del gran privilegio che avrebbe annullato i poteri del governo centrale, e per gli intrighi ...
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Generale francese (Bruxelles 1867 - Parigi 1965). Dopo aver partecipato alla prima guerra mondiale, nel 1940 fu nominato comandante supremo delle forze francesi, ma nulla poté fare per arginare l'offensiva [...] tedesca. Ministro della Difesa del governo di Vichy (1940) e governatore di Algeri (1941), fu internato in Germania fino al 1945. Nel dopoguerra fu reintegrato nelle sue prerogative.
Vita e attività
Partecipò ...
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Studiosa dell'antichità (Liegi 1904 - Bruxelles 1979), ha insegnato nella Libre université de Bruxelles. Ha particolarmente studiato l'economia regia dell'Egitto tolemaico, di cui ha sottolineato gli aspetti [...] centralistici e monopolistici. Tra le opere: L'économie royale des Lagides (1939; la sua opera più importante); Les grecs en Égypte d'après les archives de Zénon (1947); Recherches sur le recensement dans ...
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Feldmaresciallo austriaco, d'origine belga (Bruxelles 1789 - Padova 1850). Combatté in Italia durante la campagna del 1812-15, nel 1820 in occasione dell'insurrezione napoletana, nel 1830 nelle Romagne. [...] Feldmaresciallo nel 1840. Con la sua tattica offensiva ebbe parte decisiva nella vittoria austriaca nella battaglia di Novara (1849) ...
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Uomo politico belga (Montegnée 1873 - Bruxelles 1966). Ministro delle Finanze (1920), quindi primo ministro (1920-25) sostenuto da una coalizione cattolico-liberale, si dedicò con impegno alla ricostruzione [...] nei territorî devastati dalla guerra. Di nuovo primo ministro (1934-35) alla testa di un ministero cattolico-liberale, fu poi (1939-44) ambasciatore del Belgio negli USA ...
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Uomo politico (Cincinnati, Ohio, 1825 - Bruxelles 1889); avvocato, fu (1856-65) deputato dell'Ohio alla Camera dei rappresentanti. All'opposizione durante il periodo della guerra civile, fu (1864) candidato [...] alla vicepresidenza. Senatore (1878), propose (1882) la legge, che porta il suo nome, sulla riforma del servizio civile. Infine (1885) fu ambasciatore in Germania ...
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Generale belga (n. 1855 - m. Bruxelles 1931). Allo scoppio della prima guerra mondiale era governatore di Namur che difese nell'agosto 1914, con il concorso francese, contro i Tedeschi; con le truppe sottratte [...] alla cattura partecipò nell'ottobre successivo alla battaglia dell'Yser. Nel 1918, nel corso dell'offensiva generale sferrata dagli Alleati, fu a capo dell'armata belga del Nord con la quale prese parte ...
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Uomo politico belga (Cugnon 1883 - Bruxelles 1963), senatore (1926), presidente (1935) dell'Unione cattolica, ministro dell'Interno (1934-35) e dell'Agricoltura (1936-38); divenuto primo ministro (1939), [...] restò alla direzione della politica belga fino all'occupazione tedesca, e continuò a esserlo anche in esilio, a Londra, venendo in aspro contrasto col sovrano Leopoldo III rimasto in patria. Infine (1944-45) ...
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Uomo politico belga (Ménars 1836 - Bruxelles 1892); aderente al partito cattolico, dal 1884 alla morte fu ministro degli Esteri. Come tale contribuì notevolmente al ristabilimento dei rapporti col Vaticano [...] e al riconoscimento internazionale dello stato indipendente del Congo (1889). Vivacemente attaccato da Juliette Adam in La Belgique vendue à l'Allemagne, la sua lealtà politica è stata messa in piena luce ...
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antiBruxelles
(anti-Bruxelles), agg. inv. Che contrasta il processo di unificazione europea; critico nei confronti degli organi comunitari, che hanno sede a Bruxelles. ◆ Specialmente [Tony] Blair, che per gli standard inglesi è un euroentusiasta,...