Scultore (Borgerhout, Anversa, 1850 - Bruxelles 1925); dal 1881 scultore di corte a Bruxelles, eseguì un gran numero di ritratti, monumenti, decorazioni per edifici pubblici. Opere nei Musées royaux des [...] beaux-arts di Bruxelles. ...
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Pittore (Diegem, Bruxelles, 1879 - Vilvoorde 1965). Dopo gli studî all'Accademia di Bruxelles (1913-17), lavorò per una fabbrica di carte da parati e dal 1932 insegnò alla scuola di Arti industriali d'Ixelles. [...] poi nell'ultima sua produzione; elaborò opere ispirate alla poetica della macchina (Esaltazione del macchinismo. Opus 47, 1923, Bruxelles, Musées royaux des beaux-arts); dopo il 1925 la sua ricerca si avvicinò al surrealismo, sperimentando ritmi più ...
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Musicista (Venezia 1650 circa - Bruxelles 1714). Studiò in patria e nel 1681 si trasferì in Belgio, dove svolse attività di compositore, direttore d'orchestra e organizzatore teatrale. Anche i figli Jean-Joseph [...] (Bruxelles 1686 - ivi 1746) e Joseph-Hector (Bruxelles 1703 - ivi 1741) furono noti compositori. ...
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Pittore (Saint-Gilles, Bruxelles, 1879 - Bruxelles 1950); allievo dell'Accademia di Bruxelles, soggiornò anche a Parigi e a Londra. Fu nel 1902, in patria, uno dei fondatori del Sillon. Nel 1902, alla [...] Triennale di Anversa, ottenne un gran successo col quadro Les chalands amarrés. È noto soprattutto come paesista ...
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Architetto belga (Courtrai 1823 - Bruxelles 1894). Studiò all'Accademia di Cambrai, quindi a Bruxelles con F. Janlet. Costruì numerosi edifici pubblici e privati in stile Luigi XVI o del Rinascimento fiammingo [...] (a Bruxelles: Banca nazionale, in collaborazione con W. Janssens, 1865; Maison du Chat, 1876; a Tournai: stazione, 1879; ad Anversa: Banca nazionale, 1880). ...
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Scultore (Bruxelles 1597 - Livorno 1643), figlio di Jérôme il Vecchio (m. 1641 circa), l'autore della fontana del Manneken-Pis a Bruxelles (la statua, perduta, è ora sostituita da una copia). Dal 1618 [...] , che ne indicano non solo la maestria nel trattare il marmo ma anche quella compostezza classica antibarocca che fu il suo ideale artistico. Il fratello, Jérôme il Giovane (Bruxelles 1602 - Gand 1654), lavorò in Italia e in Spagna, oltre che a ...
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Pittore, illustratore e incisore (Bruxelles 1879 - Saint-Lambert, Bruxelles, 1957). Allievo di C. Montald nell'Accademia di Bruxelles, dopo un'esperienza impressionista, influenzato dalla pittura di H. [...] Rousseau, ha dato vita a una pittura ingenua, lineare, dai leggeri arabeschi disposti con implacabile simmetria, dai tenui ed evanescenti colori, e si è affermato come uno dei più importanti artisti belgi ...
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Architetto (n. Bruxelles o Anversa 1582 o 1583 - m. Bruxelles 1651). Soggiornò a Roma (1607 circa) e di qui trasse l'ispirazione per le sue architetture. Tra le sue opere più importanti sono la chiesa [...] dei Gesuiti a Bruxelles (1616-21, ora distrutta), caratteristica costruzione del barocco fiammingo, e la chiesa delle Beghine a Malines, terminata da L. Faydherbe. ...
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Scultore belga (Anversa 1852 - Bruxelles 1908). Studiò ad Anversa con J. Geefs, lavorò per qualche tempo a Parigi. La sua ricerca veristica fu caratterizzata da una esuberanza desunta dalle soluzioni del [...] Giambologna e di P. P. Rubens. Tra le opere monumentali: la fontana di Brabo ad Anversa; il gruppo La folle canzone a Bruxelles; il grande bassorilievo Le passioni umane nel parco del Cinquantenario a Bruxelles. ...
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Scultore (Bruxelles 1823 - ivi 1848); dal 1841 al 1844 dimorò a Firenze, s'affermò nel Salon di Bruxelles del 1844 con la statua del Giovane fauno sdraiato, e nei pochi anni della sua attività rivelò notevoli [...] qualità plastiche in una serie d'opere (in gran parte nel museo di Bruxelles), fra cui il Prometeo incatenato (1845), Selvaggio sorpreso da un serpente (1848), ecc. ...
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antiBruxelles
(anti-Bruxelles), agg. inv. Che contrasta il processo di unificazione europea; critico nei confronti degli organi comunitari, che hanno sede a Bruxelles. ◆ Specialmente [Tony] Blair, che per gli standard inglesi è un euroentusiasta,...