Poeta belga di lingua francese (Bruxelles 1858 - ivi 1924). Le sue opere, tra cui si citano come principali: La nuit (1897, poesie), Le cérisier fleuri (1890, poesie), Prométhée (1899, poema drammatico), [...] Jonas (1900, poesie), Savonarole (1911, dramma), Le roi Cophétua (1919, dramma), lo rivelano uno degli esponenti del simbolismo, che in lui si colora della maniera di Baudelaire portata all'esasperazione ...
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Uomo politico belga (Montegnée 1873 - Bruxelles 1966). Ministro delle Finanze (1920), quindi primo ministro (1920-25) sostenuto da una coalizione cattolico-liberale, si dedicò con impegno alla ricostruzione [...] nei territorî devastati dalla guerra. Di nuovo primo ministro (1934-35) alla testa di un ministero cattolico-liberale, fu poi (1939-44) ambasciatore del Belgio negli USA ...
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Uomo politico (Cincinnati, Ohio, 1825 - Bruxelles 1889); avvocato, fu (1856-65) deputato dell'Ohio alla Camera dei rappresentanti. All'opposizione durante il periodo della guerra civile, fu (1864) candidato [...] alla vicepresidenza. Senatore (1878), propose (1882) la legge, che porta il suo nome, sulla riforma del servizio civile. Infine (1885) fu ambasciatore in Germania ...
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Famiglia di arazzieri, attiva a Bruxelles dal sec. 16º al 18º. Tra i suoi membri: Frans I, attivo nel sec. 17º, che intessé arazzi su cartoni di P. P. Rubens (La vita dell'uomo); Jan Frans, suo figlio, [...] di cui si ricordano varie serie di arazzi; Peter (m. 1752), figlio di Jan Frans ...
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Esploratore polare (Hasselt, Limburgo, 1866 - Bruxelles 1934). Organizzò e diresse la spedizione antartica della Belgica (1897-99), che si spinse dalla Terra di Graham, per uno stretto (Stretto di Gerlache), [...] oltre il circolo polare verso la Terra di Alessandro. Condusse più tardi (1901) una spedizione nel Golfo Persico per rilievi idrografici e accompagnò quindi il duca Filippo di Orléans nei mari artici (1905-09), ...
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Generale belga (n. 1855 - m. Bruxelles 1931). Allo scoppio della prima guerra mondiale era governatore di Namur che difese nell'agosto 1914, con il concorso francese, contro i Tedeschi; con le truppe sottratte [...] alla cattura partecipò nell'ottobre successivo alla battaglia dell'Yser. Nel 1918, nel corso dell'offensiva generale sferrata dagli Alleati, fu a capo dell'armata belga del Nord con la quale prese parte ...
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Uomo politico belga (Cugnon 1883 - Bruxelles 1963), senatore (1926), presidente (1935) dell'Unione cattolica, ministro dell'Interno (1934-35) e dell'Agricoltura (1936-38); divenuto primo ministro (1939), [...] restò alla direzione della politica belga fino all'occupazione tedesca, e continuò a esserlo anche in esilio, a Londra, venendo in aspro contrasto col sovrano Leopoldo III rimasto in patria. Infine (1944-45) ...
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Giurista e uomo politico belga (Bruxelles 1911 - ivi 2009), aderente al movimento cattolico, fu eletto deputato nel 1946. Fu ministro della Pubblica Istruzione (1950-54), della Giustizia (1958), della [...] Cultura (1959-60), della Funzione pubblica (1960-61), primo ministro (1965-66), ministro degli Affari esteri (1966-73). In politica interna si occupò in particolare dei problemi etnolinguistici (Rapporto ...
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Uomo politico belga (Ménars 1836 - Bruxelles 1892); aderente al partito cattolico, dal 1884 alla morte fu ministro degli Esteri. Come tale contribuì notevolmente al ristabilimento dei rapporti col Vaticano [...] e al riconoscimento internazionale dello stato indipendente del Congo (1889). Vivacemente attaccato da Juliette Adam in La Belgique vendue à l'Allemagne, la sua lealtà politica è stata messa in piena luce ...
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Sesto figlio (Wiener Neustadt 1559 - Bruxelles 1621) di Massimiliano II, educato (1570) presso lo zio Filippo II di Spagna, cardinale (1577), governatore del Portogallo (1583-93), arcivescovo di Toledo [...] (1594), governatore (1596) dei Paesi Bassi cattolici. Secolarizzato con dispensa papale (1598), sposò (1599) Isabella, cui il padre Filippo II aveva ceduto i suoi diritti sui Paesi Bassi. Col titolo di ...
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antiBruxelles
(anti-Bruxelles), agg. inv. Che contrasta il processo di unificazione europea; critico nei confronti degli organi comunitari, che hanno sede a Bruxelles. ◆ Specialmente [Tony] Blair, che per gli standard inglesi è un euroentusiasta,...