Pittore fiammingo (Hemiksem 1500 circa - Haarlem dopo il 1563); fu riconosciuto maestro nel 1524, e tra il 1528 e il 1535 visitò l'Italia. Il suo stile richiama specialmente Q. Massys e J. Gossaert e prelude [...] ad A. Bueckelaer. Fra le opere principali sono il Figliol prodigo (1536, Bruxelles, Musées royaux des beaux-arts); il Cristo che scaccia i mercanti (1536, Nancy, Musées des beaux-arts); Vocazione di s. Matteo (Monaco, Alte Pinakothek). H. appartiene ...
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MANGELLI, Andrea
Simona Feci
Nacque a Forlì nei primi anni del Seicento dal patrizio Giuseppe e da Ottavia Acconci; un fratello, Francesco (m. 1660), fu forse referendario utriusque signaturae e operò [...] 405). L'istanza fu accolta positivamente da Alessandro VII; ma il M. morì per una emorragia interna il 30 ott. 1655 a Bruxelles e fu sepolto nella certosa.
Fonti e Bibl.: La correspondance d'André Mangelli internonce aux Pays-Bas (1652-1655) è stata ...
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Musicista (Stoccarda 1616 - Héricourt, Doubs, 1667). Figlio di un musicista, sotto la guida di J. U. Steigleder diventò un ottimo organista. Fu poi a lungo (1637-57) alla corte di Vienna, e compì numerosi [...] viaggi, prima in Italia (1637-41), dove studiò presso G. Frescobaldi, poi (1650-53) a Bruxelles e a Parigi, traendone nuove esperienze stilistiche. Compose musica per organi e per cembalo (pubbl. postuma a partire dal 1693), nelle forme di toccata, ...
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GHILINI, Tommaso Maria
Simona Feci
Nacque ad Alessandria il 5 ag. 1718, ultimogenito di Tommaso Ottaviano, marchese di Maranzana, e della nobildonna pavese Francesca Botta Adorno. Educato presso il [...] relatifs à l'admission aux Pays-Bas des nonces et internonces des XVIIe et XVIIIe siècles, a cura di J. Lefèvre - P. Lefèvre, Bruxelles-Rome 1939, ad indicem; Una lettera del cardinal G. a d. Teresa Salazar Guasco (24 luglio 1784), a cura di G. Ponte ...
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Pittore (m. Bruges 1550), forse di origine lombarda. Visse sempre a Bruges; subì influenze fiamminghe (Gérard David), francesi (J. Bourdichon) e italiane (Bartolomeo Veneto), che riuscì a fondere in una [...] , anche se non molto originale. Opere: Segovia, chiesa di S. Michele, trittico; Madrid, Prado, Vita di S. Anna; Bruxelles, Musei Reali, ritratto del barone di Hastings, S. Giovanni Battista, s. Antonio; Anversa, Museo, Madonna col bambino fra sibille ...
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Architetto e designer (Anversa 1863 - Ober Aegeri, Zurigo, 1957). Membro del circolo Les XX nel 1889, fu uno dei principali impressionisti belgi. Sin dal 1892 si consacrò al rinnovamento dell'arte decorativa [...] e opere
Studiò pittura all'accademia di Anversa e a Parigi con C. Duran; fece parte del gruppo dei XX a Bruxelles, ma ben presto rivolse i suoi interessi verso le arti applicate disegnando mobili, stoffe, rilegature; curò anche l'impaginazione e i ...
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Pittore e incisore (Anversa 1595 - ivi 1672 circa). Dipinse raffinati paesaggi, dai delicati giochi di luce, spesso in collaborazione con altri artisti che ne eseguivano le figure, come P. P. Rubens, di [...] cui fu amico, D. Teniers, J. Jordaens, F. Snyders. Eseguì inoltre acquerelli e incisioni da Rubens. Opere nei musei di Bruxelles, Dresda, Monaco di Baviera, Berlino, ecc. ...
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Diplomatico italiano (n. Varsavia 1954). Laureato in Scienze politiche, indirizzo politico internazionale, ha iniziato la carriera diplomatica due anni più tardi, prestando servizio all’ambasciata presso [...] a Mosca come primo segretario nel settore economico-commerciale e poi alla Rappresentanza permanente presso l’Unione europea a Bruxelles.Tornato in Italia, dal 1990 è stato presso l'Ufficio diplomatico del Presidente del Consiglio dei Ministri, del ...
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Pittore francese (Étrepagny 1861 - Parigi 1932). I suoi inizî sono legati al movimento simbolista o sintetista; ma successivamente si volse a un passato più lontano e più classico, coltivando tenacemente [...] una grande virtuosità d'esecuzione. Rubens fu il suo gran modello (soffitto con Rinaldo e Armida nel palazzo del barone Empain a Bruxelles, 1905). L'A. fornì pure molti cartoni per arazzi alle manifatture nazionali francesi. ...
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LUCCHESI PALLI, Andrea
Guido Gregorio Fagioli Vercellone
Nacque a Messina il 16 apr. 1692 (fu battezzato il 24) da Fabrizio, duca di Adragna dei principi di Campofranco, e da Anna Avarna dei baroni [...] di Manganisi. Fu fratello minore di Giuseppe (poi generale imperiale e governatore di Bruxelles, caduto nel 1757 a Leuthen al comando della cavalleria austriaca) e di Francesca, primogenita, dal 1710 monaca a S. Maria di Basicò in Messina, che gli ...
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antiBruxelles
(anti-Bruxelles), agg. inv. Che contrasta il processo di unificazione europea; critico nei confronti degli organi comunitari, che hanno sede a Bruxelles. ◆ Specialmente [Tony] Blair, che per gli standard inglesi è un euroentusiasta,...