Koken
Imperatrice giapponese (sec. 8°). Regnò dal 749 al 759 e, dopo un’interruzione, dal 765 al 769, con il nome di Shotoku. Molto nota per la sua burrascosa vita sentimentale, protesse il buddhismo [...] e promosse la costruzione del Daibutsu di Nara e dello Shosoin (756). Dopo la riassunzione del potere, favorì il monaco Dkyo, che cercò di farsi proclamare imperatore, senza riuscirvi ...
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Drogon Chogyal Phagpa
Drogön Chögyal Phagpa
Lama tibetano (n. 1235-m. 1280). Nipote di Sakya Pandita, ebbe un ruolo di primo piano nella storia tra Tibet e corte mongola di Cina (dinastia Yuan). Convertì [...] al buddhismo Qubilay Khan e introdusse la relazione protetto-protettore tra lama e imperatore (mchod yon). Nel 1261 fu nominato precettore nazionale (kuo shih) e poi precettore imperiale (ti shih). Creò l’alfabeto phags pain, in vigore dal 1269. ...
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Nakatomi
Antico clan giapponese, i cui membri servirono la corte imperiale come sacerdoti shintoisti. Fra i più insigni membri della famiglia vi fu N. no Kamatari (614-669), il quale contribuì a riorganizzare [...] lo Stato giapponese e avversò il buddhismo, penetrato in Giappone a metà ca. del 6° secolo; Kamatari aiutò il principe Naka no Oe (imperatore Tenji) ad assassinare Soga no Iruka, eliminando politicamente il clan dei Soga nel cosiddetto incidente ...
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Tri song de tsen
(o Khri srong lde btsan) Re del Tibet (n. 742-m. 797). Portò all’apogeo la potenza tibetana in Asia e riuscì a occupare, anche se per breve tempo (763), la capitale cinese Chang’an [...] (od. Xi’an). Sotto il suo regno il buddhismo divenne religione di Stato, come testimonia un editto su stele (rdo ring). A un dibattito in cui i seguaci del Bon vennero sconfitti seguì un grande concilio a Samye, il primo monastero buddhista, alla cui ...
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Orientalista italiano (Torino 1922 - ivi 2008); prof. di indologia nell'univ. di Torino, socio naz. dei Lincei (1988). Le sue ricerche sono state indirizzate in modo particolare alla storia politica, al [...] diritto, alla letteratura epica e al teatro dell'India antica. Tra le sue opere: Il poeta Ksemendra e il suo Daśāvatāracarita (1951), Il Buddhismo (1959), Il Nītivākyāmrta di Somadeva Sūri (1962), Letterature classiche dell'India (1963), Buddha e il ...
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Suiko
Imperatrice del Giappone (n. 544-m. 628). Salì al trono nel 593 e vi rimase fino alla morte. Discendente dal lato materno dalla famiglia Soga, che sotto di lei godette moltissima influenza a corte, [...] lasciò governare suo nipote, il principe Shotoku Taishi, di cui assecondò gli sforzi per la diffusione del buddhismo. ...
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Indianista italiano (Napoli 1871 - Roma 1943); prof. di sanscrito prima nell'università di Pisa e poi (1914) a Roma. Svolse la sua opera di studioso nei campi più diversi della filologia indiana, ma dedicandosi [...] alle religioni, alla filosofia, alle dottrine politiche: Salus populi, saggio di scienza politica (1908); Açvaghoṣa, poeta del Buddhismo (1912); Il pensiero religioso in India prima del Buddha (1926). Dal 1929 membro dell'Accademia d'Italia, di ...
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Kaniska
Re dei kushana, salito al trono forse nel 78 d.C., anno di inizio della cd. era Shaka, oppure nel 144. Fondò un grande impero che si estendeva dall’Asia centromeridionale a una vasta porzione [...] dell’India nordoccidentale e settentrionale. Patrono delle arti e delle scienze, favorì una prima trasmissione del buddhismo in Cina; al suo regno si riconduce la nascita della scuola Mahayana. ...
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Mahinda
Figlio dell’imperatore Ashoka Maurya. Secondo le cronache di Sri Lanka Dipavamsa e Mahavamsa fu monaco buddhista; recatosi nell’isola, convertì il re Devanampiya Tissa alla nuova via di salvezza. [...] Questa tradizione, storicamente non provata, vuole rimarcare l’esistenza di un rapporto diretto fra le scuole buddhiste meridionali e i luoghi originari del buddhismo. ...
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Sonam Gyatso
(o bSod nams rgya mtsho) (1543-1588) Primo abate del monastero tibetano di ‛Bras spungs (Drepung) a ricevere nel 1578 il titolo di dalai lama da Altan khan, capo della tribù mongola dei [...] tumed, che lo aveva invitato nel quadro dei rapporti che i principi mongoli mantenevano con le varie scuole del buddhismo tibetano. Viene considerato però come terzo della serie poiché il titolo fu retrospettivamente attribuito anche ai suoi due ...
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buddismo
(o buddhismo) s. m. [dal nome di Budda]. – Dottrina etica e filosofica che ha avuto origine dagli insegnamenti di Gautama Budda, e che, presentandosi come dottrina di salvazione, ha assunto forma di religione, ancora oggi diffusa...
scintoismo
(o shintoismo) s. m. [dal giapp. shin-tō, propr. «via (to) di dio (shin)»]. – Tradizione religiosa e rituale giapponese, considerata religione nazionale a differenza del buddhismo, che è invece religione importata, seppure largamente...