Buddhismo
Heinz Bechert
Introduzione
Il termine 'buddhismo' sta a indicare sinteticamente tutte le forme di religiosità che si richiamano in qualche modo all'autorità di Gautama Buddha. Come il cristianesimo, [...] concilio di monaci al tempo del re Vaṭṭagāmaṇī Abhaya (89-77 a. C. circa). Il canone pāli rimase il testo fondamentale del buddhismo Theravāda a Ceylon e nell'Asia sudorientale, e nel corso dei secoli fu integrato da un gran numero di commenti e di ...
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Nel buddhismo, chi ha raggiunto il quarto grado della perfezione ed è ormai il ‘santo’, colui che solo la morte separa dal Nirvana. Nel jainismo, a. sono i 27 Jina o santi supremi che, ormai privi di ogni [...] vincolo di passione, hanno diritto a essere oggetto di venerazione in tutto l’universo ...
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Forma di buddhismo che trae origine dalla scuola cinese della ‘Pura Terra’ e attualmente ha la sua maggiore diffusione in Giappone. In esso la dottrina liberatrice buddhista, essenzialmente fondata sul [...] superamento della funzione e della realtà ontologica delle figure divine (transteismo), si trasforma in tendenze monoteistiche in rapporto devozionale e creaturale con il Buddha Amitābha, il quale salva, ...
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Buddhismo tibetano, così denominato dall’appellativo lama «maestro», con cui sono chiamati in Tibet i monaci, in quanto maestri spirituali.
La penetrazione del buddhismo nel Tibet risale all’8° sec. d.C. [...] Il l. discende per la dottrina dalla scuola del Māhayāna, ma nella pratica rivela connessioni con riti e credenze della primitiva religione tibetana dei bon po. Grande importanza ha la mistica, insieme ...
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zen
Forma di buddhismo giapponese; risale direttamente al chan cinese, che fu introdotto in Giappone in due forme: la Rinzai nel 1191 dal monaco Eisai e la Soto nel 1227 da Dogen. Con il chan, lo z. [...] riduce la tecnica ascetica alla sola meditazione (zen), che peraltro non deve concentrarsi su alcun oggetto, per quanto elevato esso sia (per es., neanche la stessa illuminazione può essere oggetto dello ...
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Wu Nella scuola Chan del buddhismo cinese, la folgorazione finale che fa seguito alla lunga disciplina della scuola. Caratteristica dell’esperienza del W. (e del satori, suo corrispondente giapponese) [...] è l’essere del tutto scissa dal precedente itinerario meditativo: il W. non si pone cioè come culmine o coronamento di un’ascesi di pensiero, ma sopraggiunge istantaneamente e improvvisamente con la stessa ...
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Termine dei testi canonici del buddhismo che, applicato al vivente, designa l’estinzione delle passioni; riferito al morto, la liberazione dalla rinascita e quindi l’annientamento. La felicità di questo [...] stato perfetto è puramente negativa e consiste nel cessare di ogni sensazione e quindi del dolore.
Principio del n. In psicanalisi, la tendenza ad abbassare, fino a ridurla a zero, la tensione provocata ...
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Mahāyāna Una delle correnti principali del buddhismo (sanscr. «il grande veicolo»), secondo la quale la suprema sorte che a ogni uomo è dato di raggiungere è rinascere come Bodhisattva, cioè come colui [...] che aspira all’illuminazione dell’intelletto non già per fruirne lui stesso, bensì per diffondere la salvezza a tutte le genti.
Un quinto Buddha, Maitreya, dovrà venire nella quinta era cosmica, successiva ...
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Forma giapponese del sanscrito Bodhisattva che nel buddhismo giapponese indica i santi che devono ancora vivere in terra una o più esistenze umane prima di giungere allo stato del Buddha. ...
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buddismo
(o buddhismo) s. m. [dal nome di Budda]. – Dottrina etica e filosofica che ha avuto origine dagli insegnamenti di Gautama Budda, e che, presentandosi come dottrina di salvazione, ha assunto forma di religione, ancora oggi diffusa...
scintoismo
(o shintoismo) s. m. [dal giapp. shin-tō, propr. «via (to) di dio (shin)»]. – Tradizione religiosa e rituale giapponese, considerata religione nazionale a differenza del buddhismo, che è invece religione importata, seppure largamente...