(VIII, p. 36; App. IV, I, p. 320)
La vitalità del b. contemporaneo, sia sul piano della ricerca scientifica, sempre più rigorosa e documentata (A. Bareau, H. Bechert, A. W. P. Gurugé, H. Nakamura, G. Tucci), [...] , Londra 1967; J. Schecter, The new face of Buddha. The fusion of religion and politics in contemporary Buddhism, New York 1967; K. Yamamoto, Buddhism in Europe, Tokyo 1967; H. Welch, The Buddhist revival in China, Cambridge (Mass.) 1968; O. Botto ...
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La presenza vitale della dottrina del Buddha, in Asia e nel resto del mondo, è tutt'oggi imponente. Di fede buddhista è la grande maggioranza della popolazione in alcuni paesi dell'Asia sud-orientale, [...] du Bouddhisme, in France-Asie, nn. 153-157, Saigon 1959; F. Story, Early Western Buddhists, Kandy 1962; W. Peiris, German Buddhist Writers. An Anthology, Kandy 1964; id., The Western contribution to Buddhism, Delhi 1973; O. Botto, Buddha e il ...
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Maestro supremo del buddhismo tibetano. Il titolo, che letteralmente significa «maestro (lama) del mare universale», fu conferito per la prima volta nel 1577 a Sodnam Djamts’o, terzo successore tibetano [...] Altan Khān, nel corso di una visita del lama di Lhasa in Mongolia, che assicurò definitivamente i Mongoli al buddhismo lamaista. Secondo il sistema ereditario detto (con voce mongola) khubilganico, basato sull’incarnazione costante di divinità nella ...
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Nel buddhismo, chi ha raggiunto il quarto grado della perfezione ed è ormai il ‘santo’, colui che solo la morte separa dal Nirvana. Nel jainismo, a. sono i 27 Jina o santi supremi che, ormai privi di ogni [...] vincolo di passione, hanno diritto a essere oggetto di venerazione in tutto l’universo ...
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Forma di buddhismo che trae origine dalla scuola cinese della ‘Pura Terra’ e attualmente ha la sua maggiore diffusione in Giappone. In esso la dottrina liberatrice buddhista, essenzialmente fondata sul [...] superamento della funzione e della realtà ontologica delle figure divine (transteismo), si trasforma in tendenze monoteistiche in rapporto devozionale e creaturale con il Buddha Amitābha, il quale salva, ...
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Aizen Myōō Divinità del buddhismo esoterico giapponese. Fu introdotta dalla setta Shingon («Vera parola»), costituita dal monaco buddhista Cūcai (più noto come Kōbō Daisci, n. 774 - m. 835) al ritorno [...] da un viaggio di istruzione religiosa in Cina. Considerata dea dell’amore, è rappresentata con tre occhi, sei braccia e una criniera di leone sul capo, seduta su un fiore di loto con l’espressione corrucciata ...
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Nel buddhismo, rappresentazione simbolica (propriamente «cerchio») della reintegrazione dell’esperienza individuale nell’unità primordiale del cosmo: raffigura l’universo intero nel suo schema iniziale [...] e nel suo processo di emanazione e di riassorbimento. Si presenta come un complesso diagramma concentrico e può essere espresso anche mediante l’architettura (per es., il tempio di Samye a SE di Lhasa).
Può ...
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zen Forma di buddhismo giapponese, derivata nel 12°-13° sec. dalla scuola cinese Chan. Lo z. riduce la tecnica ascetica alla sola meditazione (zen), che peraltro non deve concentrarsi su alcun oggetto, [...] per quanto elevato esso sia (neanche la stessa Illuminazione può essere oggetto dello z.). Il modo usuale è la seduta di meditazione (zazen); la percezione dell’identità tra il vuoto e il meditante, che ...
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buddismo
(o buddhismo) s. m. [dal nome di Budda]. – Dottrina etica e filosofica che ha avuto origine dagli insegnamenti di Gautama Budda, e che, presentandosi come dottrina di salvazione, ha assunto forma di religione, ancora oggi diffusa...
scintoismo
(o shintoismo) s. m. [dal giapp. shin-tō, propr. «via (to) di dio (shin)»]. – Tradizione religiosa e rituale giapponese, considerata religione nazionale a differenza del buddhismo, che è invece religione importata, seppure largamente...