universita
università
Termine (derivato dal lat. universitas: corporazione, gruppo dotato di personalità giuridica) che indica in senso generale le istituzioni preposte all’istruzione superiore, in [...] a proposito di certe scuole esistenti presso la corte imperiale, in partic. a partire dalla dinastia dei Sui. In India fu il buddhismo a favorire la nascita di importanti centri di studio dotati di campus e ostelli, di cui il più celebre fu quello di ...
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Sui
Dinastia cinese, fondata da Yang Jian, salito al trono col nome di Wendi (regno 581-604). Essa riunificò l’impero cinese dopo circa quattro secoli di smembramento: i S. ristabirono il controllo sull’attuale [...] , che per 2500 km collegava la capitale Luoyang all’attuale regione di Pechino; protessero il taoismo e il buddhismo e favorirono la rinascita degli studi confuciani. Soprattutto adottarono definitivamente il sistema degli esami (➔ Cina), sebbene in ...
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Magadha
tra i principali della valle gangetica (India settentrionale), che in modo rapido e completo dette vita a uno Stato monarchico (dal 7° sec. a.C. ca.). Grazie alla posizione geografica, che consentiva [...] (6°-7° sec.). Anche in seguito la regione conservò un’importanza economica e culturale, quest’ultima legata in partic. al buddhismo. La capitale, Pataliputra, fu per secoli la più splendida città dell’India; oggi vi ha sede il governo dello Stato ...
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Sasanka
Re di Gauda (Bengala, India) vissuto fra il 6° e il 7° sec. d.C. L’anno di ascesa al trono potrebbe corrispondere all’inizio della cd. era bengalese (593). Dalla capitale Karnasuvarna (od. Rangamati, [...] Shiva, nelle fonti buddhiste, in particolare nei resoconti del pellegrino cinese Xuanzang, è descritto come acerrimo nemico del buddhismo: avrebbe, fra l’altro, ordinato l’abbattimento dell’albero della Bodhi, e in conseguenza di tale peccato avrebbe ...
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Wu Zhao
(o Wu Zetian) Concubina cinese (n. 625-627-m. 705) dell’imperatore cinese Taizong, fondatore della dinastia Tang. Divenne imperatrice (655) col successore Gaozong. La paralisi di quest’ultimo [...] , avvalendosi della polizia segreta e di informatori per eliminare i propri oppositori. W.Z. fu fervente sostenitrice del buddhismo e fece erigere imponenti sculture buddhiste nelle grotte di Longmen. Nel 705 una cospirazione di palazzo la costrinse ...
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Taizong
Secondo imperatore della dinastia Tang (618-907), viene considerato uno dei più grandi sovrani cinesi (n. 599-m. 649). Li Shimin, secondogenito dell’imperatore Gaozu, è passato alla storia con [...] rapporti diplomatici col regno del Tibet inviando una principessa in sposa al re Songtsen Gampo, mentre la campagna contro la Corea si risolse in una disfatta. In campo religioso T. favorì il confucianesimo e il taoismo a scapito del buddhismo. ...
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Dal 1989, nome ufficiale dello Stato tradizionalmente noto come Birmania, situato nell’Asia sud-orientale, nel versante occidentale dell’Indocina. A NO confina con il Bangladesh e l’India, a NE con la [...] , la letteratura sacra, l’arte e l’architettura monumentale. Tra i dati archeologici che attestano il passaggio dei Pyu al buddhismo sono fondamentali quelli forniti da Beikthano (3°-4° sec. d.C.) e da Shrikshetra (5° sec.). Il più antico esempio ...
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uiguri
(o uighur) Tribù turche appartenenti alla confederazione dei ttele, note alle fonti cinesi dal tempo della dinastia Wei. Stanziate sulla Selenga (Mongolia), dal 7° sec. instaurarono un forte [...] fu la conversione del khagan Tengri Bogu e l’assunzione del manicheismo come religione di Stato nel 763, al posto del buddhismo; questo portò a Ordu Baliq un gran numero di sogdiani manichei che assunsero ruoli preminenti alla corte degli u.; la loro ...
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Stato insulare dell’Asia orientale, aperto a N sul Mar Cinese Orientale, a E sull’Oceano Pacifico, a S e SO sul Mar Cinese Meridionale, e separato dal continente, a O, mediante lo Stretto di Taiwan. È [...] è il cinese mandarino, ma l’idioma cinese locale (min) è uno dei dialetti della Cina meridionale. Le religioni più diffuse sono il buddhismo (22,8%) e il taoismo (18,1%); i cristiani, divisi tra cattolici e protestanti, sono il 3,4%. Il 47,7% della ...
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Tarim, bacino del
Regione del Turkestan cinese od orientale (oggi nella regione autonoma Uighur del Xinjiang). Anche se i cinesi ebbero con loro contatti molto antichi, i regni-oasi del Turkestan orientale [...] d.C. l’espansione dei Kushana in Asia interna condusse a una indianizzazione della regione con la massiccia diffusione del buddhismo, delle lingue e scritture indiane, degli influssi culturali che durò, grazie al legame religioso, fin oltre il 9° sec ...
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buddismo
(o buddhismo) s. m. [dal nome di Budda]. – Dottrina etica e filosofica che ha avuto origine dagli insegnamenti di Gautama Budda, e che, presentandosi come dottrina di salvazione, ha assunto forma di religione, ancora oggi diffusa...
scintoismo
(o shintoismo) s. m. [dal giapp. shin-tō, propr. «via (to) di dio (shin)»]. – Tradizione religiosa e rituale giapponese, considerata religione nazionale a differenza del buddhismo, che è invece religione importata, seppure largamente...