Taxila
(o Takshashila) Antica città presso l’od. Rawalpindi (Pakistan). Importante snodo sulle vie commerciali che collegavano l’Asia centrale all’India e alla regione iranica, nel corso dei secoli [...] a favore di Sirsukh, probabilmente per volere dei Kushana. Numerosi sono i complessi religiosi edificati attorno alla città: tra essi, il tempio di Jandial, affine ai templi greci, mentre molti sono i complessi buddhisti. T. declinò nel 5° sec. d.C. ...
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Stato insulare dell’Asia sud-orientale. La denominazione geografica (comp. di indo- e del gr. νῆσος «isola»), cui talvolta viene preferita quella di Insulindia, si riferisce all’insieme di circa 14.000 [...] altri manufatti in materiale deperibile che sono altrove scomparsi. È la dinastia degli Śailendra (sec. 7°-9° d.C.), buddhisti, a dare un grande impulso alle costruzioni religiose nella zona di Giava centrale, anche se non mancano in quest’epoca ...
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LEH (A. T., 93-94)
Adamaria Marenzi
Capoluogo del Ladak, provincia del Kashmir (India Britannica); è situato a 77° 30′ E. e 34° 10′ N. La città sorge a 3506 m. di altezza su un'ampia conoide pianeggiante [...] che conduce al centro dell'abitato costituisce il bazar, nelle cui vicinanze sono gli uffici del governo e la residenza del Tessildàr. A sud della città è una fitta serie di ciŏrten, i caratteristici monumenti funerarî e commemorativi buddhisti. ...
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Capitale, principale porto e centro commerciale dell'isola di Ceylon (v.), situata nella parte occidentale di questa, a 6°56′ N. e 79°56′ E.
Il centro di Colombo comprende la Queen's House (residenza del [...] si stende il Pettah o quartiere indigeno, con le sue interessanti mescolanze di razze e di linguaggi e i suoi templi indù e buddhisti; a sud di questo si apre un ampio lago che quasi circonda il quartiere conosciuto ora con il nome di Slave Island ...
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Stato insulare dell’Oceano Indiano, situato a SE della Penisola Indiana, da cui è separato dallo Stretto di Palk. Già possedimento britannico con il nome di Ceylon, dal 1948 indipendente nell’ambito del [...] usato nell’educazione e nella burocrazia, l’inglese. La distribuzione delle religioni ricalca grosso modo quella delle etnie: buddhisti 76,7%, musulmani 8,5%, induisti 7,9% e cristiani (prevalentemente Cingalesi) 6,1%.
Il paese presenta una ...
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JULIEN, Stanislas
Giovanni Vacca
Sinologo francese, nato a Orléans il 13 aprile 1797, morto a Parigi il 14 febbraio 1873. Allievo di Abel Remusat, gli succedette nella cattedra di cinese al Collège [...] parte delle regole grammaticali delle lingue indoeuropee. Il J. pose in luce la grande importanza delle osservazioni dei pellegrini buddhisti per la storia e la geografia dell'Asia Orientale e dell'India. Intravide, in modo empirico, le leggi che ...
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L'archeologia dell'Asia Centrale. La Mesopotamia centroasiatica
Bertille Lyonnet
Claude Rapin
Boris A. Litvinskij
Chiara Silvi Antonini
Ciro Lo Muzio
Galina A. Pugacenkova
Gérard Fussman
Boris [...] due all'interno delle mura e due extra muros. Anche a K.R., come ad Ak Beshim, sono stati riportati alla luce due templi buddhisti. Uno di essi è di planimetria affine a quella del primo tempio di Ak Beshim: presenta, cioè, una cella quadrata (6 m di ...
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La scienza in Cina: i Ming. Educazione, societa ed esami
Benjamin Elman
Educazione, società ed esami
Ideali educativi nella Cina dei Ming
Nella Cina imperiale l'istruzione ha sempre goduto di un prestigio [...] tra la cultura letteraria e l'arte del governare, gli scrittori avrebbero dovuto evitare tutti i vocaboli taoisti o buddhisti, le frasi rozze e colloquiali o l'anarchia stilistica dei romanzi popolari; ritenevano inoltre che lo spirito delle opere ...
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RÉMUSAT, Abel (Jean-Pierre-Abel Rémusat)
Giovanni Vacca
Sinologo francese nato a Parigi il 5 settembre 1788, morto a Parigi il 4 giugno 1832. Si addottorò in medicina con una tesi: Recherches historiques [...] del Fu Kuo chi di Fa-Hsien rivelò l'importanza delle relazioni dei pellegrini buddhisti. Tradusse inoltre dal cinese romanzi, novelle ed opere taoistiche e buddhistiche. Le sue ricerche, feconde e varie, nonostante la morte prematura del R., furono ...
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KUṢĀṆA, Arte
G. Fussman
La nozione di un'«arte k.» è dovuta a D. Schlumberger: «Rostovtzeff aveva dimostrato in precedenza che l'arte di Palmira e quella di Dura appartenevano a un insieme più ampio [...] al 30 d.C. I regni più fecondi sembrano essere stati quelli di Wima Kadphises e di Kaniṣka, che le leggende buddhistiche dipinsero come uno dei più grandi sovrani mai conosciuti dall'India e che fondò un'era di ampia diffusione, la cui determinazione ...
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ultra-tradizionalista
(ultra tradizionalista), s. m. e f. Chi è profondamente legato ai valori più tradizionali. ◆ un maggiore impatto sembrano aver avuto gli interpreti di un fronte opposto a quello bolognese, appunto quello degli «ultra...
buddista
(o buddhista) s. m. e f. e agg. [dal nome di Budda] (pl. m. -i). – Seguace del buddismo; come agg.: popolazioni b.; religione b., il buddismo stesso.