. Parola sanscrita che, dalla radice han col prefisso negativo a, vale "il non nuocere". Con essa è designato particolarmente il primo e fondamentale voto dei monaci jaina (anche i brāhmani e i buddhisti [...] osservano come gl'Indiani tutti in qualche modo, questo precetto) consistente nel non produrre, direttamente o indirettamente, nocumento o distruzione ad alcun essere, quale che sia il suo grado nel mondo ...
Leggi Tutto
Scienza indiana. Il pensiero indiano
Raffaele Torella
Il pensiero indiano
Una 'filosofia' indiana?
I diversi modi in cui nel tempo si è articolata questa domanda e le risposte date a essa sono da inquadrare, [...] piuttosto che sul mondo tout court. Un mondo fatto di cose che fronteggiano un soggetto conoscente e agente appare all'occhio buddhista l'esito di un tacito quanto fallimentare tentativo di porre un argine a quello che a un esame più ravvicinato non ...
Leggi Tutto
Scienza indiana. I professionisti della scienza e la loro formazione
David Pingree
I professionisti della scienza e la loro formazione
Il sistema castale
L'organizzazione indiana della società in caste, [...] un arhat che, in una precedente incarnazione, era stato un elefante donato da un rāja dell'India orientale a un monaco buddhista del Kashmir per consentire a questi di trasportare nella sua terra d'origine i libri da lui acquistati. Nel monastero che ...
Leggi Tutto
tocario Nome convenzionale e probabilmente inesatto di una lingua indoeuropea parlata nel 1° millennio d.C. nel Turkestan orientale, scoperta nel 1908 da spedizioni scientifiche francesi e tedesche nel [...] Turkestan cinese, in seguito al ritrovamento di manoscritti di testi buddhisti, risalenti al 6°-7° sec. d.C. e redatti in caratteri indiani brahmi. Nella lingua tocarica si distinguono due varietà, il t. A, o Karashahri (o anche Agneo) e il t. B, o ...
Leggi Tutto
Go Mizunoo
Imperatore del Giappone (n. 1596-m. 1680). Regnò dal 1611 al 1629 e restò influente anche successivamente. Si scontrò con lo shogun Hidetada e poi con il suo successore Iemitsu, in particolare [...] per le nomine di certi abati buddhisti. Diede impulso alla vita culturale della capitale e patrocinò la costruzione della villa imperiale di Shugakuin dopo l’abdicazione in favore della figlia, imperatrice Meisho dal 1629. ...
Leggi Tutto
KHAMTI
Renato Biasutti
. Uno dei rami delle genti Thai, diffusesi negli ultimi secoli anche verso l'alta Birmania e l'Assam. Di statura media e corporatura robusta, si staccano dai montanari dell'alta [...] Indocina anche per la cultura assai elevata: sono infatti buddhisti, sanno leggere e scrivere, esercitano con abilità la metallurgia e varie altre arti (scultura in legno, lavori in pelle, ricami). Le case, spesso di grandi dimensioni e costruite su ...
Leggi Tutto
kiranti
Insieme di popolazioni di comune origine, stanziatesi inizialmente fra le alture orientali del Nepal. Nel corso dei secoli l’influsso di civiltà confinanti, fra cui quella tibetana a N e quella [...] indiana a S, sovrappose all’animismo originale elementi bon, brahmanici e buddhisti. L’incontro con popolazioni migranti, durato fino in epoca moderna, dette origine alla grande varietà etnica che caratterizza oggi il Nepal. Alcune fonti identificano ...
Leggi Tutto
Una delle tribù mongole della Siberia, stanziata nella regione intorno al lago Bajkal, dal fiume Oka (affluente dell'Angara) ad ovest, fino al fiume Onona (afflluente dell'Amur) ad est. I Buriati, circa [...] che cessò la sua attività nel 1842. Verso la fine del sec. XIX, su 270.000 Buriatti, 160.000 erano lamaiti (buddhisti), 75.000 sciamanisti e 35.000 ortodossi. Dal punto di vista militare, nel 1766 i Buriati furono organizzati in una truppa speciale ...
Leggi Tutto
. Parola sanscrita che dal suo significato fondamentale di "arrivo, avvicinamento, acquisto" (radice gam + ā) giunge a quello speciale di "conoscenza, scienza, o sistema filosofico, dottrina tradizionale [...] o precetto, sacra scrittura"; di libro cioè in genere scientifico o religioso di origine divina. Mentre i Buddhisti del nord non designano con questo nome alcuna delle opere del loro canone, quelli del sud lo applicano nel significato di "tradizione" ...
Leggi Tutto
VAIŚĀLĪ (pāli Vesālī)
Ferdinando BELLONI-FILIPPI
Una delle sei grandi città che avevano speciale importanza a tempo del Buddha (sec. VI a. C.). Capitale dei Licchavi, potente oligarchia che faceva parte [...] dodici stagioni delle piogge dopo l'inizio del suo apostolato, e a Vaiśālī fu tenuto, secondo la tradizione, il secondo concilio buddhistico cento anni dopo la morte dell'Illuminato. Hiuen Tsiang trovò la città quasi deserta nel 637 d. C. Essa è oggi ...
Leggi Tutto
ultra-tradizionalista
(ultra tradizionalista), s. m. e f. Chi è profondamente legato ai valori più tradizionali. ◆ un maggiore impatto sembrano aver avuto gli interpreti di un fronte opposto a quello bolognese, appunto quello degli «ultra...
buddista
(o buddhista) s. m. e f. e agg. [dal nome di Budda] (pl. m. -i). – Seguace del buddismo; come agg.: popolazioni b.; religione b., il buddismo stesso.