Disciplina spirituale fondata da Buddha, vissuto nell'India nord-orient. fra 6° e 5° sec. a.C. Nei secoli successivi il b. assunse i caratteri di dottrina filosofica e di religione ateistica, diffondendosi in gran parte del subcontinente e in vaste zone dell'Asia orientale. Il b. appare come ricerca speculativa intesa a trovare la soluzione del problema dell'eterno morire e rinascere dell'uomo, nel ...
Leggi Tutto
talapoino Monaco buddhista della regione birmana del Pegù; il nome è stato esteso dagli Europei anche ai monaci buddhisti di altri paesi. ...
Leggi Tutto
Mañjuśrī Uno dei più importanti Bodhisattva del buddhismo indiano e, soprattutto, cinese e tibetano: è la saggezza stessa, nemico dell’ignoranza. I buddhisti cinesi consideravano l’imperatore come sua [...] incarnazione ...
Leggi Tutto
TENZIN GYATSO
Attuale Dalai Lama (v. lamaismo, XX, p. 398), nato in una regione del Nord-Est del Tibet il 6 luglio 1935. I più venerabili monaci buddhisti lo riconobbero come quattordicesimo Dalai Lama [...] quando non aveva ancora compiuto cinque anni, il 22 febbraio 1940. Appena quindicenne ebbe a svolgere un importante ruolo politico quando la Cina invase e occupò il Tibet (1950). Per gran parte degli anni ...
Leggi Tutto
Scienza indiana. Il pensiero indiano
Raffaele Torella
Il pensiero indiano
Una 'filosofia' indiana?
I diversi modi in cui nel tempo si è articolata questa domanda e le risposte date a essa sono da inquadrare, [...] piuttosto che sul mondo tout court. Un mondo fatto di cose che fronteggiano un soggetto conoscente e agente appare all'occhio buddhista l'esito di un tacito quanto fallimentare tentativo di porre un argine a quello che a un esame più ravvicinato non ...
Leggi Tutto
VAIŚĀLĪ (pāli Vesālī)
Ferdinando BELLONI-FILIPPI
Una delle sei grandi città che avevano speciale importanza a tempo del Buddha (sec. VI a. C.). Capitale dei Licchavi, potente oligarchia che faceva parte [...] dodici stagioni delle piogge dopo l'inizio del suo apostolato, e a Vaiśālī fu tenuto, secondo la tradizione, il secondo concilio buddhistico cento anni dopo la morte dell'Illuminato. Hiuen Tsiang trovò la città quasi deserta nel 637 d. C. Essa è oggi ...
Leggi Tutto
In sanscrito, sillaba sacra che ha forza d’invocazione solenne, di affermazione, di benedizione, di rispettoso assenso. Ricorre al principio di ogni preghiera e di ogni cerimonia religiosa e di quasi tutti [...] i libri. La formula Om mani padme hum è una tra le più usate nelle quotidiane pratiche devozionali dei buddhisti tibetani. ...
Leggi Tutto
Complesso fenomeno religioso per cui, nelle maggiori religioni, alcuni individui si allontanano dalla consueta vita sociale, per realizzare nel modo più completo i principi della fede in vita solitaria [...] e 3 sai (in genere di color giallo). I suoi voti, però, e i suoi impegni non sono mai irrevocabili, perché il monaco buddhista è sempre libero di tornare al mondo.
Nel cristianesimo, il m. ebbe le sue prime grandi espressioni nell’anacoretismo di s ...
Leggi Tutto
La presenza vitale della dottrina del Buddha, in Asia e nel resto del mondo, è tutt'oggi imponente. Di fede buddhista è la grande maggioranza della popolazione in alcuni paesi dell'Asia sud-orientale, [...] diffusa (come, per es., il lamaismo in Mongolia), nel 1962 il Thera V. S. Nayaka ha potuto visitare diversi centri buddhisti ancora in attività. In America il b. ha avuto un'espansione piuttosto dinamica, che va dagl'insegnamenti Theravāda ad opera ...
Leggi Tutto
Faxian
Pellegrino buddhista cinese (n. Wuyang, od. Xiangyuan, Shaanxi, 337 ca.-m. 422 ca.). Fu il primo buddhista cinese a compiere un pellegrinaggio nei luoghi santi del buddhismo. Il lungo viaggio, [...] attraverso il Karakorum, la pianura del Panjab, il corso del Gange e altre regioni; giunse a Ceylon, a Giava ecc. Scrisse una relazione del suo viaggio, Memorie dei paesi buddhisti, importante per le notizie sull’India e per la storia del buddhismo. ...
Leggi Tutto
ultra-tradizionalista
(ultra tradizionalista), s. m. e f. Chi è profondamente legato ai valori più tradizionali. ◆ un maggiore impatto sembrano aver avuto gli interpreti di un fronte opposto a quello bolognese, appunto quello degli «ultra...
buddista
(o buddhista) s. m. e f. e agg. [dal nome di Budda] (pl. m. -i). – Seguace del buddismo; come agg.: popolazioni b.; religione b., il buddismo stesso.