Kathmandu
Capitale del Nepal. Venne fondata probabilmente nel 723 dal re Gunakamadeva con il nome di Manju-Patan (la denominazione attuale risale al 1596). Nell’area, sacra a buddhisti e indù, erano [...] però già presenti importanti templi, come il celebre Swayambhunath, variamente datato tra il 5° e il 7° sec., e Pashupatinath (ca. 6° sec.). Oltre a fungere da capitale di diverse dinastie nepalesi, K. ...
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Nara
Prima capitale del Giappone con carattere permanente dal 710 al 784. Costituì nel periodo cui diede il nome il massimo centro letterario e culturale della nazione. La città originale (Heijokyo) [...] decise di stabilirsi a Nagaoka (presso Kyoto), a causa dello strapotere dei monaci dei circa cinquanta templi buddhisti che vi sorsero. Durante l’epoca N. avvennero importanti innovazioni, come l’introduzione della scrittura cinese ideografica ...
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Kyoto
Città del Giappone centrale, fra le più antiche e importanti storicamente per essere stata, per oltre un millennio (794-1868), capitale dell’impero giapponese e residenza dell’imperatore. La dovizia [...] (➔ bakufu) e durante i governi militari successivi, senza contare le devastazioni e i saccheggi operati dai bellicosi bonzi buddhisti dei conventi del vicino monte Hiyei nelle loro incursioni, nel suo sviluppo la città subì incendi, terremoti e ...
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(tibetano Bod) Regione storico-geografica (1,5 milioni di km2 ca.) dell’Asia centrale, politicamente appartenente per la quasi totalità alla Cina e in piccola parte, nella sezione sud-occidentale, all’India [...] metà dell’8° sec. con il regno di Khri srong lde btsan, cioè quella del lamaismo (dal tib. bla ma «maestro buddhista»; i tibetani peraltro danno alla loro religione il semplice nome di chos, trad. del sanscrito dharma «legge»). Accanto al lamaismo si ...
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Città del Pakistan, identificata con Puskalāvatī, capitale del Gandhāra.
La zona era frequentata dalla fine del 2° millennio a.C. e la vita dell’abitato proseguì fino al 2°-1° sec. a.C. Sorta al tempo [...] . Della produzione artistica, le testimonianze più importanti sono le baroque ladies, figurine femminili di terracotta predominanti nel periodo indo-greco, piatti per cosmetici e rilievi buddhisti nel Bala Hisar, inquadrabili nell’arte del Gandhāra. ...
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Stato insulare dell’Asia sud-orientale. La denominazione geografica (comp. di indo- e del gr. νῆσος «isola»), cui talvolta viene preferita quella di Insulindia, si riferisce all’insieme di circa 14.000 [...] altri manufatti in materiale deperibile che sono altrove scomparsi. È la dinastia degli Śailendra (sec. 7°-9° d.C.), buddhisti, a dare un grande impulso alle costruzioni religiose nella zona di Giava centrale, anche se non mancano in quest’epoca ...
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(Tōkyō) Città capitale del Giappone (37.468.302 ab. nel 2017, considerando l’intera agglomerazione urbana), situata in una profonda baia della costa orientale dell’isola di Honshu, alla foce dei fiumi [...] ° sec. si trasformò gradualmente in centro commerciale che ruotava intorno al castello, ingrandito da Ota Sukenaga (noto col nome buddhista di Dōkan). Il castello di Edo passò in seguito nelle mani di vari signori (Ashikaga, Hōjō), finché all’inizio ...
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Una delle cinque tradizionali parti del mondo e la più vasta tra esse (44.600.000 km2, comprese le acque interne). Si estende per oltre 75° di latitudine (tra Capo Čeljuskin, 77° 41' N, e Capo Piai, 1°16' [...] Mar Giallo. Si conservarono anche relazioni commerciali. A questo periodo seguì, nei sec. 4°-7°, un movimento di pellegrini buddhisti dalla Cina verso occidente. Qui, intanto, l’affermarsi dell’Islam, se da un lato rese sempre meno facili i viaggi ...
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(sanscr. Kaśmīrās, o Kaśmīra) Regione del subcontinente indiano, controllata per due terzi dall’India, per una piccola parte dalla Cina e per il resto dal Pakistan, che non ha mai rinunciato a rivendicarlo, [...] diffusa, ma ugualmente importante, è l’arte della terracotta (sito di Harwan, 5° sec.). Di notevole pregio è la scultura buddhista in avorio. Le illustrazioni policrome sulle copertine di legno di manoscritti (7° sec.), rinvenuti all’interno di stupa ...
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ultra-tradizionalista
(ultra tradizionalista), s. m. e f. Chi è profondamente legato ai valori più tradizionali. ◆ un maggiore impatto sembrano aver avuto gli interpreti di un fronte opposto a quello bolognese, appunto quello degli «ultra...
buddista
(o buddhista) s. m. e f. e agg. [dal nome di Budda] (pl. m. -i). – Seguace del buddismo; come agg.: popolazioni b.; religione b., il buddismo stesso.