Il buddismo in Occidente. La presenza buddista in Italia. Bibliografia
Il buddismo in Occidente. – L’Occidente è caratterizzato nel 21° sec. da una presenza importante del b. che, secondo stime aggiornate [...] (1788-1860), che è stato definito «il precursore del buddismo in Occidente».
Un secondo filone è collegato alla Società teosofica Charmion von Wiegand (1896-1983), che aderì al b. tibetano e che fu anche discepola e compagna del grande pittore ( ...
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Poeta indiano vissuto nel 2º sec. d. C. Di famiglia brahmanica, si convertì al buddismo. È il rappresentante più antico del dramma classico indiano e autore, fra l'altro, di un poema di alta ispirazione [...] artistica, il Buddhacarita ("La vita del Buddha"), tradotto in cinese e in tibetano, pervenutoci monco nell'originale sanscrito. ...
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Si vuole che la parola derivi da una voce semitica (p. es. l'assiro Açu) significante "oriente", e che sarebbe stata usata dai Fenici e dai Greci per indicare il Paese d'Oriente, in contrapposto a Europa [...] di Gobi, Sven Hedin dal 1894 in poi con cinque viaggi per tutto il Tibet e il Han-hai, ecc.
Per opera di questi e di molti altri, anche ricevuto invece l'impronta della civiltà cinese e indiana (buddismo). Tra gli animali di allevameato, oltre il bue ...
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GIAPPONE (A. T., 101-102)
Fabrizio CORTESI
Giuseppe COLOSI
Gioacchino SERA
Pino FORTINI
Guido PERRIS
Luigi CHATRIAN
Carlo DE ANGELIS
Anna Maria RATTI
Edoardo GOULET
Carlo TAGLIAVINI
Alfred SALMONY
Marcello [...] felicità, Firenze 1872, e scrisse Notizie sopra il Buddismo, dall'Enciclopedia sinico-giapponese, Firenze 1877; e numerose anno 621, portato del lamaismo, ossia del buddhismo tibetano. Essa voleva guidare lo spirito alla meditazione mediante ...
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Provincia dell'Impero indiano, ma geograficamente parte dell'Indocina o India Transgangetica (ulteriore). Comprende, sin dall'annessione avvenuta nel 1886, i territorî britannici dell'Alta e Bassa Birmania [...] del Bengala, le provincie indiane del Bengala e dell'Assam, il Tibet, la provincia cinese dello Yün-nan, l'Indocina francese (per un è quella d'un'arte buddistica. La forma di buddismo predominante in Birmania è quella detta Hinayâna o "Piccolo ...
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Vedi Cina dell'anno: 2012 - 2013 - 2014 - 2015 - 2016
La Cina, formalmente Repubblica Popolare Cinese (Rpc), è ormai riconosciuta come la potenza in maggiore ascesa a livello internazionale, sia sotto [...] sia in relazione all’area continentale – si pensi ai rapporti con il Tibet – sia nei confronti dell’isola che nei piani di Pechino è religione sia fortemente limitata: il governo riconosce buddismo, islam, taoismo, cattolicesimo e protestantesimo, ma ...
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Abhidharma
Raccolta di testi poi divenuti canonici, ma composti intorno al 1° sec. a.C., alcuni secoli dopo la vita del Buddha. Per estensione il termine designa anche la metodologia delle prime scuole [...] di Vasubandhu) e dalle numerose traduzioni in cinese e tibetano. Sul piano formale, i testi dell’A. si Tali entità minime pongono però ulteriori problemi, giacché il buddismo sostiene anche la loro interdipendenza. Com’è però possibile immaginare ...
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Scrittore italiano (Milano 1941 - Roma 2019). Dopo aver frequentato il Collegio Arcivescovile di Porlezza, ha studiato all’Accademia del Piccolo Teatro di Milano e ha collaborato con G. Strehler e altri [...] di tre romanzi: La norma (1972), Tre sogni (1977) e Il cielo e la terra (1980). Studioso di buddismo, ha curato Il libro dei morti tibetano del 1996. Come sceneggiatore, ha collaborato con C. Chabrol al film Giorni felici a Clichy (1990) e con P ...
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Letterato tibetano (n. 1575). Appartiene, al pari di Bu ston (n. 1290) e Tsong khapa (1375-1419), alla feconda tradizione letteraria religiosa, incentrata sulla storia del buddismo e sull'esegesi del dogma, [...] del rito e della liturgia ...
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PUINI, Carlo
Giovanni Vacca
Sinologo e orientalista, nato a Livorno il 29 maggio 1839, morto a Firenze il 4 giugno 1924. Insegnò storia e geografia dell'Asia orientale, dal 1877 al 1921, nel R. Istituto [...] sinico-giapponese, notizie estratte dal Wa-kan san-sai intorno al buddismo, ivi 1877; Il Li-ki, o Istituzioni usi e costumanze e la storia dell'Estremo Oriente, ivi 1891; Il Tibet (geografia, storia, religione e costumi) secondo la relazione del ...
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dalai-lama
dàlai-lama s. m. [comp. di un elemento mongolo che significa «mare» e «dio» e del tibetano lama «maestro»], invar. – Il capo supremo del lamaismo o buddismo tibetano.
lamaismo
s. m. [der. di lama3]. – Il buddismo tibetano, caratterizzato da elementi superstiziosi e magici che si collegano a riti e credenze della religione tibetana primitiva, e dalle pratiche dello yoga indiano; ha ancora oggi conventi e...