Buddista giapponese (n. Shikoku 774 - m. 835), patriarca del buddismo giapponese. Entrò a 19 anni nell'ordine col nome religioso di Kūkai. Nell'804 andò in Cina, e al suo ritorno cominciò a predicare la [...] dottrina della setta Shingon. Poi (816) fondò il tempio Kongōbu-ji sul M. Koya, che divenne uno dei maggiori del Giappone. Gli è attribuita l'invenzione del sillabario hiragana. K. fu anche calligrafo ...
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sunyata
śūnyatā
Termine sanscr. (letteral. «vacuità»). Termine chiave del buddismo Mahāyāna e in partic. del pensiero di Nāgārjuna. Possibili antecedenti sono rintracciabili nel Canone buddista in pāli, [...] laddove si invitano i monaci a concentrarsi in luoghi vuoti (śūnya). I commenti della scuola di Buddhaghosa (➔ Theravāda) al Canone, poi, elaborano ulteriormente sul tema, ma sebbene tale direzione di ...
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Figlio (n. 572 - m. 621) dell'imperatore giapponese Yōmei (586-87). Appoggiò il buddismo, inviando in Cina la prima ambasceria ufficiale (607) e adottando il calendario cinese. Promulgò (604) un codice [...] in 17 articoli, che dava al Giappone per la prima volta una nuova nozione di stato con l'imperatore a capo, e un canone di diritti e doveri basato sulla morale confuciana e sul buddismo. ...
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tibetana, filosofia
La filosofia t. si sviluppa a partire da testi e presupposti del buddismo indiano e quasi esclusivamente in ambito buddista, offrendo interessanti soluzioni e sviluppi alle correnti [...] al dibattito tenutosi a bSam yas verso la fine dell’8° sec., durante il quale si decise quale forma di buddismo adottare in Tibet. A contrapporsi erano la corrente gradualista, di origine indiana, legata a Śāntarakṣita e Kamalaśīla (➔ Madhyamaka) e ...
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Poeta indiano vissuto nel 2º sec. d. C. Di famiglia brahmanica, si convertì al buddismo. È il rappresentante più antico del dramma classico indiano e autore, fra l'altro, di un poema di alta ispirazione [...] artistica, il Buddhacarita ("La vita del Buddha"), tradotto in cinese e in tibetano, pervenutoci monco nell'originale sanscrito ...
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. Vocabolo sanscrito significante propriamente "rispettabile, degno di venerazione". Con esso il Buddismo (v.) designa chi ha raggiunto il quarto grado della perfezione, si trova nel più alto rango della [...] gerarchia ed è pervenuto alla sua ultima esistenza per essersi con i suoi meriti sciolto da ogni legame terreno e affrancato dalla trasmigrazione: in una parola il "santo", colui "che ha diritto alla venerazione ...
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Teologo protestante, missionario e storico delle religioni (Donndorf 1868 - Lipsia 1934). Autore di numerose opere sul buddismo giapponese, fu prof. di storia delle religioni a Lipsia dal 1915. Diresse [...] il Bilderatlas zur Religionsgeschichte e, con E. Lehmann, il Textbuch zur Religionsgeschichte. Notevoli, tra le sue opere: Die Sekten des japanischen Buddhismus, 1905; Lao Tsze und Konfuzius, 1920; Die ...
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tantrismo
Insieme di tendenze religiose e ritualistiche che – a partire forse dal 5° sec. – percorrono scivaismo, buddismo e in misura filosoficamente meno importante viṣṇuismo, e sono caratterizzate, [...] sul piano filosofico, da un’accentuata attenzione al potere del linguaggio (➔ Abhinavagupta, Śaivasiddhānta, Utpaladeva) ...
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Nagarjuna
Nāgārjuna
Filosofo indiano (ca. 2°-3° sec. d.C.). È considerato il fondatore della scuola del buddismo Madhyamaka (➔).
Rilevanza e collocazione storica
Sia i seguaci del Madhyamaka sia gli [...] studiosi contemporanei di quella scuola riconoscono N. come il suo fondatore. Più in generale si può dire che sia stato uno dei primi e principali pensatori originali del Mahāyāna, di cui sistematizza ...
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Il pluralismo religioso tra autonomie regionali e sperimentazioni localistiche
Enzo Pace
Giuseppe Giordan
Da una società a monopolio cattolico al pluralismo religioso
La società italiana, dal punto [...] in un santo cattolico o in un’icona di Budda) e poi a Roma, Modena e Verona.
Restando sempre nell’ambito del buddismo d’immigrazione, ben poco si sa, ma certamente è un fenomeno tutto da scoprire, delle pratiche religiose dei cinesi. L’unica ricerca ...
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buddismo
(o buddhismo) s. m. [dal nome di Budda]. – Dottrina etica e filosofica che ha avuto origine dagli insegnamenti di Gautama Budda, e che, presentandosi come dottrina di salvazione, ha assunto forma di religione, ancora oggi diffusa...
buddista
(o buddhista) s. m. e f. e agg. [dal nome di Budda] (pl. m. -i). – Seguace del buddismo; come agg.: popolazioni b.; religione b., il buddismo stesso.