Imperatore del Giappone (540-571), ventinovesimo della serie. Cercò inutilmente di difendere gli interessi giapponesi in Corea, aiutando i due stati coreani di Paik-che e di Mimana contro quello di Silla [...] (Shinra). Nel 552 dal Paik-che fu introdotto il buddismo in Giappone, il che diede pretesto all'affermarsi di rivalità politiche fra i Soga, sostenitori di K., e i Nakatomi e i Mononobe, oppositori. ...
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Indianista (Parigi 1801 - ivi 1852), prof. all'École normale e poi al Collège de France. Coltivò anche gli studî d'iranico; ma l'attività sua più ragguardevole fu dedicata al campo indiano, in cui ha lasciato [...] opere fondamentali per la conoscenza dell'induismo e del buddismo (Introduction à l'histoire du bouddhisme indien, 1844-52, ecc.). ...
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Indianista francese (Parigi 1863 - ivi 1935), prof. al Collège de France dal 1894. Fu studioso versatile e fecondo e spaziò nei campi più diversi dell'indologia, dalla ricerca linguistica (sanscrito, tocario) [...] all'edizione e traduzione dei testi, agli studî sulla filosofia e le religioni (specialmente sul buddismo), a opere di insieme come Le Népal (1905-08) e sulla letteratura indiana, tra cui Le théâtre indien (1890). ...
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confucianésimo Complesso delle dottrine di Confucio e dei suoi successori, che costituiscono il fondamento del pensiero cinese classico. Il c. consiste in una riflessione morale, sociale e politica; è [...] assente l'interesse per la metafisica, che compare più tardi, probabilmente sotto l'influenza del buddismo, nei sistemi di Zhu Xi (1130-1200) e di Wang Yangming (1472-1528), il cd. neoconfucianesimo.
L'educazione dell'individuo
Il c. si rivolge ...
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Si vuole che la parola derivi da una voce semitica (p. es. l'assiro Açu) significante "oriente", e che sarebbe stata usata dai Fenici e dai Greci per indicare il Paese d'Oriente, in contrapposto a Europa [...] delle culture dell'Asia sud-occidentale (islamismo), l'oriente ha ricevuto invece l'impronta della civiltà cinese e indiana (buddismo). Tra gli animali di allevameato, oltre il bue, la pecora e il cammello, ha grande importanza, e presso alcune ...
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prameya
Termine sanscr. («conoscibile») che indica ciò che è oggetto di una conoscenza valida. A seconda delle scuole, l’oggetto della conoscenza è ritenuto esterno o interno, reale o concettuale. L’approccio [...] realista è tipico della Mīmāṃsā e del Nyāya, quello concettuale del buddismo Vijñāṇavāda.
Le categorie conoscibili
Nei sistemi filosofici indiani avviene una frequente sovrapposizione dei livelli linguistici, epistemologici e ontologici. Il termine ...
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Vedi BUDDHA dell'anno: 1959 - 1994
BUDDHA
M. Bussagli
L'arte buddista nasce in India come la religione cui si ispira, ed è caratterizzata, nel primo periodo, da una costante esclusione della figura [...] Gandh̄ara e a Mathurā. È chiaro comunque che l'adozione dell'immagine umana è dovuta a qualche intervento estraneo al buddismo, sia questo l'antropomorfismo dei Greci o l'influsso di altre correnti religiose indiane coesistenti nelle zone del N-O. Il ...
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Pittore cinese (secc. 12º-13º), già molto vecchio nel 1202, allorché fu nominato membro dell'Accademia imperiale di Hangzhou. Dipinse soprattutto figure, ma anche paesaggi, piante, animali. Molte sue opere [...] si trovano in Giappone; sono generalmente dipinti a inchiostro di china, fedeli alle tradizioni dell'Accademia e ai principî del buddismo Zen (Ritratto ideale del poeta Li Bai, Tokyo, Museo Nazionale, collez. Matsudaira). ...
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pramana
pramāṇa
Termine sanscr. («mezzo conoscitivo» o «atto cognitivo») che indica uno strumento utile a ottenere conoscenza valida. Il termine è usato in associazione sintagmatica con altri derivati [...] argomentazioni da adoperare nelle dispute contro avversari non buddisti (e che quindi non possono essere convinti da argomenti tutti interni al buddismo, quali citazioni di discorsi del Buddha). Le tre prajñā, invece, hanno un preciso legame con il ...
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Imperatrice del Giappone (n. 544 - m. 628), trentottesimo sovrano della serie. Salì al trono nel 593, e vi rimase fino alla morte. Discendente dal lato materno dalla famiglia Soga, che sotto di lei godette [...] influenza, lasciò governare suo nipote, il principe Shōtoku Taishi, di cui secondò gli sforzi per la diffusione del buddismo. ...
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buddismo
(o buddhismo) s. m. [dal nome di Budda]. – Dottrina etica e filosofica che ha avuto origine dagli insegnamenti di Gautama Budda, e che, presentandosi come dottrina di salvazione, ha assunto forma di religione, ancora oggi diffusa...
buddista
(o buddhista) s. m. e f. e agg. [dal nome di Budda] (pl. m. -i). – Seguace del buddismo; come agg.: popolazioni b.; religione b., il buddismo stesso.