Disciplina spirituale fondata da Buddha, vissuto nell'India nord-orient. fra 6° e 5° sec. a.C. Nei secoli successivi il b. assunse i caratteri di dottrina filosofica e di religione ateistica, diffondendosi in gran parte del subcontinente e in vaste zone dell'Asia orientale. Il b. appare come ricerca speculativa intesa a trovare la soluzione del problema dell'eterno morire e rinascere dell'uomo, nel ...
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Monaco buddista cinese (n. 1889 - m. 1947). Riformatore del buddismo cinese, fondò la Società buddista allo scopo di armonizzare le varie scuole e ridare slancio al proselitismo buddista in Cina. ...
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Pellegrino buddista cinese (n. Wuyang, oggi Xiangyuan, Shanxi, 337 circa - m. 422 circa). È il primo buddista cinese a compiere un lungo viaggio, che ha tutte le caratteristiche del pellegrinaggio, nei [...] regioni, portandosi quindi a Ceylon, a Giava e rientrando poi in patria. Scrisse una relazione del suo viaggio, Foguo ji ("Memorie dei paesi buddisti") particolarmente importante non solo per le notizie sull'India ma anche per la storia del buddismo. ...
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Lessicografo e poeta indiano, buddista, vissuto fra il 6º e il 7º sec. d. C. È autore dell'Amarakośa, lessico in versi che raccoglie e illustra circa diecimila vocaboli. ...
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Monaco buddista giapponese (1133-1212), fondatore della setta Jodoshu. D'origine nobile, fu monaco, in principio, della setta Tendai. Più tardi accentuò l'esclusivo valore, ai fini della salvezza, della [...] fede in Amida (nome giapponese di Amitābha); recitava, secondo la leggenda, la formula sacra in suo onore 70.000 volte al giorno. Fu perseguitato ...
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Religioso buddista (Kuča, Turchestan, 344 circa - Ch'angan 413); figlio di un indiano stabilitosi nell'oasi di Kuča e della figlia del re locale, fu dapprima hinayanista, ma, dopo un viaggio nel Kashmīr, [...] divenne mahayanista. Quando i Cinesi invasero l'oasi (383), egli fu portato in Cina, dove si dedicò alla diffusione del buddismo Mahāyāna a Ch'angan, la capitale del tempo. Tradusse molte opere buddistiche in cinese. ...
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Nel pensiero religioso buddista, essere vivente destinato a conseguire la bodhi ("illuminazione"), cioè a divenire un Buddha. Gautama, il Buddha storico, fu un b. non solo nelle sue esistenze anteriori, [...] ma anche nell'ultima, sino al trentaquattresimo anno, quando divenne Buddha, raggiungendo la rivelazione sotto un albero di fico a Bodh-Gaya, luogo divenuto ben presto meta di pellegrinaggio. Nel buddismo ...
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Buddista giapponese (n. Shikoku 774 - m. 835), patriarca del buddismo giapponese. Entrò a 19 anni nell'ordine col nome religioso di Kūkai. Nell'804 andò in Cina, e al suo ritorno cominciò a predicare la [...] dottrina della setta Shingon. Poi (816) fondò il tempio Kongōbu-ji sul M. Koya, che divenne uno dei maggiori del Giappone. Gli è attribuita l'invenzione del sillabario hiragana. K. fu anche calligrafo ...
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Vasubandhu
Filosofo buddista indiano (4°-5° sec.). A V. la tradizione attribuisce tre classi di testi: l’Abhidharmakośa («Tesoro dell’Abhidarma», d’ora in poi AK) e il suo commento (testi filosofici [...] che si tratti di un’unica persona, convertitasi dal buddismo Abhidharma a quello Yogācāra. V. fu così probabilmente il filosofo buddista più influente della prima metà del primo millennio. L’AK riorganizzò dogmatica e scolastica e divenne un testo di ...
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buddista
(o buddhista) s. m. e f. e agg. [dal nome di Budda] (pl. m. -i). – Seguace del buddismo; come agg.: popolazioni b.; religione b., il buddismo stesso.
buddistico
buddìstico (o buddhìstico) agg. (pl. m. -ci). – Relativo al buddismo: dottrina b.; studî b.; o che è proprio del buddismo, dei buddisti: un desiderio di b. annientamento delle sensazioni.