giainismo
Religione indiana riconducibile storicamente a Mahāvīra, detto Jina («vincitore», normalmente interpretato come «vincitore sulle passioni»), contemporaneo del Buddha e citato anche nel canone [...] sensibile è anche l’idea che essa sia sempre concettuale, contrariamente a quanto sostengono le scuole buddiste (➔ vikalpa). L’intuizione intellettuale (avadhi, generalmente tradotto con «chiaroveggenza») prescinde dalle limitazioni spazio-temporali ...
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Pramanavada
Pramāṇavāda
Termine sanscr. (letteral. «dottrina circa i mezzi di valida conoscenza») con cui viene individuata da parte dei suoi continuatori tibetani (➔ tibetana, filosofia) la scuola [...] viene generalmente rintracciata nella tradizione dialettica diffusa in tutta l’India e di cui sono testimonianza numerosi trattati buddisti quali il *Hetuhr̥daya («Essenza della ragione logica», conservato solo in cinese), che si occupano di regole ...
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Cortigiano e pittore giapponese (seconda metà sec. 9º d. C.), attivo a Kyoto. Dipinse, per il palazzo imperiale, porte con ritratti di noti confuciani (888). Fu poi considerato caposcuola della pittura [...] buddista ma in realtà non si conosce nessuna opera sicuramente sua. ...
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Incisore (Aomori 1903 - Tokio 1975), si dedicò giovanissimo anche alla pittura. La sua opera, lontana dagli insegnamenti accademici, si svolse nell'ambito dell'incisione su legno riallacciandosi alla grande [...] tradizione della xilografia buddista. Ha ricevuto importanti riconoscimenti internazionali in patria e all'estero. ...
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materialismo indiano
Insieme di scuole e correnti filosofiche indiane che sostengono tesi in radicale contrasto con le linee guida della filosofia fiorita in India. La loro presenza è attestata già nei [...] dialettici perché propugnatori di tesi radicalmente avverse alle linee guida della filosofia indiana. Oltre alle citazioni nei canoni buddista e giainista, i Lokāyata sono citati (assieme ai soli Sāṅkhya e Yoga) nell’Arthaśāstra («Trattato sull’utile ...
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xu
Termine cinese solitamente tradotto come «vuoto», «vacuo», «vacuità» e spesso usato nella stessa accezione di wu («non essere») e kong («vacuo o vacuità»), sebbene quest’ultimo sia più ricorrente [...] nella tradizione buddista per significare l’assenza di ogni carattere specifico. Vi è un vuoto o una vacuità in sé e per sé, ontologica, come affermato nel Daode jing (➔) e nello Zhuangzi (➔). Tutto diviene, esiste e si afferma in forza dell’altro: ...
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Si vuole che la parola derivi da una voce semitica (p. es. l'assiro Açu) significante "oriente", e che sarebbe stata usata dai Fenici e dai Greci per indicare il Paese d'Oriente, in contrapposto a Europa [...] , in segregazione.
L'India è stata la culla d'un'antica civiltà e, più tardi, della religione e della filosofia buddista. Benché essa sia essenzialmente agricola, alcuni degli abitatori delle sue giungle sono ancora allo stadio della caccia e della ...
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Scrittore cinese (Shanyang, od. Huai'an, Jiangsu, 1500 circa - ivi 1582 circa). Gli è attribuito il famoso romanzo Xiyou ji ("Viaggio in occidente"; trad. it. Lo scimmiotto, 1960), brillante narrazione [...] dello storico viaggio in India del monaco buddista Xuanzang, le cui vicende avevano alimentato una ricca tradizione popolare, narrativa e teatrale, fin dall'epoca Song. Il romanzo è intessuto di parabole a sfondo religioso, di avventure fantastiche e ...
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Buddha e il buddismo
Maurizio Paolillo
Un giovane principe che influenzò tutto il mondo orientale
Fra il 6° e il 5° secolo a.C. visse in India settentrionale un giovane di nobile casata, Siddharta Gautama. [...] la sua morte; solo verso il 1° secolo a.C. sono stati trascritti in lingua pali. Ma qual è lo scopo della dottrina buddista? Liberare l'essere vivente dalla sofferenza. La vita umana non può evitare la presenza del dolore e della morte, per un motivo ...
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Filosofo e poeta indiano (7º sec. d. C.), maestro dell'insegnamento buddistico del Grande veicolo (Mahāyāna). Secondo una tradizione era oriundo della regione oggi chiamata Gujarāt e apparteneva a stirpe [...] regia. In seguito ad apparizioni divine vestì l'abito del monaco buddista. Tra le sue opere eccelle il Bodhicaryāvatāra ("Ingresso nella vita che conduce alla bodhi", cioè all'illuminazione spirituale) in cui il contenuto dottrinale è rivestito di ...
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buddista
(o buddhista) s. m. e f. e agg. [dal nome di Budda] (pl. m. -i). – Seguace del buddismo; come agg.: popolazioni b.; religione b., il buddismo stesso.
buddistico
buddìstico (o buddhìstico) agg. (pl. m. -ci). – Relativo al buddismo: dottrina b.; studî b.; o che è proprio del buddismo, dei buddisti: un desiderio di b. annientamento delle sensazioni.