Pittore cinese (n. Yangzhai, od. Yu Xian, Henan, 680 circa - m. forse Xi'an 760 circa). Per tradizione è ritenuto il maggiore artista della Cina, ma delle gigantesche opere da lui compiute (oltre 300 pitture [...] murali, in gran parte d'ispirazione buddista) non sono rimaste che descrizioni letterarie, alcune incisioni su pietra e tarde e discusse copie. Unanime fu l'ammirazione dei contemporanei, fra i quali i poeti Du Fu e Li Bai, per la sua immaginazione, ...
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Poeta, scrittore e saggista sudcoreano (n. Kunsan 1933). Nel corso della vita è stato testimone consapevole e sofferto dei tanti eventi drammatici che hanno scosso il suo Paese: dall'occupazione giapponese [...] del 20° secolo, ha pubblicato nel 1960 la prima raccolta di poesie. Lasciata con grandi polemiche nel 1962 la comunità buddista, ha attraversato una travagliata e lunga crisi esistenziale che se da una parte lo ha condotto anche a tentativi di ...
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Il pluralismo religioso tra autonomie regionali e sperimentazioni localistiche
Enzo Pace
Giuseppe Giordan
Da una società a monopolio cattolico al pluralismo religioso
La società italiana, dal punto [...] migranti dallo Sri Lanka o dall’India, dalla Cina o dal Vietnam. Fu infatti nel 1985 che prese forma l’Unione buddista italiana (UBI) e, quasi dieci anni dopo, nel 1996, nacque l’Unione induista italiana (UII).
Il rapporto della società italiana con ...
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Kang Youwei
Filosofo cinese (n. Nanhai 1858 - m. 1927). Giovanissimo, iniziò lo studio della tradizione testuale confuciana, attentamente guidato da Zhu Ciqi (1807-1881), eminente confuciano di Guangzhou. [...] Al tempo stesso manifestò profondo interesse per le dottrine della tradizione taoista e buddista, senza trascurare, d’altra parte, la lettura di opere scientifiche, storiche e religiose provenienti dall’Occidente e tradotte in cinese. Distinguendosi ...
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Dharmakirti
Dharmakīrti
Filosofo e logico indiano (n. 600 ca.-m. 660 ca.).
Vita e opere
Poco sappiamo della vita di Dh., che secondo la tradizione nacque nell’India meridionale da una famiglia brahmanica [...] buddismo e avrebbe vissuto a Nālandā (insieme a Vallabhī il principale centro di studi, come anche di attività rituali, buddisti). Proseguendo l’opera di Dignāga (480 ca. - 540 ca.), maestro del suo maestro Īśvarasena, portò la scuola epistemologica ...
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Teoria etico-politica elaborata dal Mahatma Gandhi. L'espressione è tradotta di solito come "resistenza passiva", ma il suo significato letterale è "insistenza per la verità". Tale teoria era alla base [...] della prassi della disobbedienza civile e veniva integrata dall'altro principio, di origine indiana e buddista, dell'ahimsa o non-violenza. ...
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Madhyamaka
Scuola del buddismo Mahāyāna (➔) che riconosce il filosofo indiano Nāgārjuna (➔), vissuto all’inizio del primo millennio dell’era volgare, come proprio fondatore e diffusasi poi dall’India [...] . sulle correnti del buddismo cosiddetto tantrico. Ancora più dello Yogācāra, il M. forgiò la filosofia tibetana e quella buddista cinese. La corrente prāsaṅgika ebbe grande influenza in Tibet, soprattutto a partire dal 16° sec. per via del prestigio ...
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Pittore e monaco giapponese (Akahama, Bitchu, 1420 - Masuda, Iwami, 1506). Allievo di Shūbun, compì un lungo viaggio in Cina (1467-68), ove studiò i maestri dell'epoca Song e Yuan. Le sue prime opere certe, [...] che risalgono a questo periodo, sono tutte nella sfera della scuola buddista Zen (grandi figure di patriarchi, di Bodhisatva, ecc.); le sue pitture di animali, frutto di una visione estremamente intellettualizzata, raggiungono spesso il valore di ...
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FONDUKISTAN (Funduk-i stān)
G. Ambrosetti
Villaggio afghano nella bassa valle del Ghorband, distretto omonimo, regione antica del Kapisha. Si trova un po' a N della carovaniera che scavalca l'Hindu-Kush [...] Centrale, a 120 km da Kābul verso Bāmiyān.
Sulla cima di una montagnola conica dominante la valle sorgeva un monastero buddista, scavato dalla Délégation Archéologique Française in Afghanistan nel 1937 (J. Carl). Il complesso è datato al VII e VIII ...
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La regione del Tibet è situata nella Cina sud-occidentale. Occupata dalle forze cinesi a partire dal 1950 è da allora teatro di proteste da parte dei tibetani, che rivendicano una maggiore autonomia, e [...] di repressione da parte del governo cinese, che limita le libertà della popolazione tibetana buddista e promuove l’insediamento di cinesi di etnia han nella regione. Il governo del Tibet, in esilio in India, è retto dal Dalai Lama. Secondo Pechino, ...
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buddista
(o buddhista) s. m. e f. e agg. [dal nome di Budda] (pl. m. -i). – Seguace del buddismo; come agg.: popolazioni b.; religione b., il buddismo stesso.
buddistico
buddìstico (o buddhìstico) agg. (pl. m. -ci). – Relativo al buddismo: dottrina b.; studî b.; o che è proprio del buddismo, dei buddisti: un desiderio di b. annientamento delle sensazioni.