Parkinson, malattia di
Paolo Calabresi
Laura Pierguidi
Aroldo Rossi
Quella di Parkinson è una delle più frequenti malattie degenerative del sistema nervoso centrale, e si caratterizza per la presenza [...] di Meynert e i neuroni dell'ipotalamo, del locus coeruleus, della corteccia entorinale, del giro del cingolo, del bulboolfattivo e dei gangli simpatici e parasimpatici. È importante osservare che la perdita dei neuroni dopamminergici della pars ...
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Neuroscienze. Basi biologiche delle emozioni
Kevin S. LaBar
Joseph E. LeDoux
L'emozione rende la vita degna di essere vissuta e rappresenta uno degli stati mentali più caratteristici di Homo sapiens. [...] nel suo nucleo laterale) informazioni da tutte le vie sensoriali, comprese fibre nervose provenienti direttamente dal bulboolfattivo, dalle aree corticali unimodali visive, uditive e somatosensoriali, e da quelle associative polimodali come la ...
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aggressività
Susanna Pietropaolo
L’aggressività rappresenta la tendenza di un individuo a esprimere comportamenti ostili verso uno o più membri della propria o di un’altra specie. L’aggressività è molto [...] NLST) e la corteccia orbitofrontale (COF).
L’aggressività negli animali
Nei roditori le informazioni provenienti dal bulboolfattivo − utilizzate per la ricerca del cibo, l’esplorazione dell’ambiente, il riconoscimento individuale e la comunicazione ...
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chemotrasduzione
La chemotrasduzione è un processo attraverso il quale uno stimolo chimico esterno a una cellula viene convertito in un segnale interno a essa, ossia in una risposta cellulare. In particolare, [...] . Dal polo opposto a quello da cui emerge il dendrite, emerge il sottile assone, che proietta direttamente al bulboolfattivo attraversando la lamina cribrosa. Le molecole odorose si dissolvono nel muco e possono così entrare in contatto con le ...
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Naso
Gabriella Argentin
Red.
Il naso è un organo impari, situato nella parte mediana della faccia; ha funzione respiratoria e olfattiva e partecipa anche alla fonazione, contribuendo all'amplificazione [...] una vista acuta e di una messa a fuoco nitida. Parallelamente si nota una riduzione dell'apparato olfattivo: nel cervello, il bulboolfattivo è ridotto a favore dell'area di proiezione visiva. Tipicamente umana è la nasalizzazione, cioè la formazione ...
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sensazione e percezione
David Burr
Maria Concetta Morrone
Il mondo che ci circonda ci appare reale e concreto, e la nostra percezione avviene naturalmente senza essere coscienti del lavoro e dello [...] (➔ tatto) o le colonne di dominanza oculare per la corteccia visiva o le univoche mappe spaziali del bulboolfattivo (➔ olfatto) generate da specifici odoranti. Tali mappe rivestono un ruolo importante per l’analisi dell’informazione: esse permettono ...
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cervello, struttura e funzione del
Giuseppina Amadoro
Christian Barbato
Il cervello è la parte anteriore dell’encefalo, quella più sviluppata e funzionalmente più importante nel sistema nervoso dei [...] neuroendocrine sia alle reazioni emozionali e di paura e ai ritmi circadiani; il bulboolfattivo, che è deputato alla recezione degli stimoli di natura olfattiva; il fornice, che trasporta i segnali dall’ippocampo ai corpi mammillari implicati nella ...
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cellule staminali neurali
Popolazione di cellule multipotenti presenti nell’embrione, capaci di autorinnovarsi e di generare i tre principali tipi di cellule che costituiscono il cervello adulto (neuroni, [...] . I neuroni nati nella SVZ adulta migrano a lunga distanza, per diventare interneuroni granulari e perigranulari del bulboolfattivo, mentre i neuroni nati nella SGZ adulta diventano cellule dei granuli del giro dentato dell’ippocampo. Almeno ...
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olfatto
La capacità di percepire gli odori e di distinguerli l’uno dall’altro. Il sistema sensoriale deputato all’o. è formato dalle terminazioni, situate nella mucosa nasale, dei nervi olfattivi, con [...] di un odore richiede poi un’elaborazione successiva nei centri superiori. Le fibre in uscita dal bulboolfattivo formano il tratto olfattivo che raggiunge direttamente le aree limbiche: l’ippocampo, la corteccia piriforme, l’amigdala, l’ipotalamo e ...
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neurogenesi
Processo attraverso il quale vengono generati nuovi neuroni da cellule immature. Si possono distinguere due tipi di n.: la n. durante lo sviluppo, che dà origine alle cellule nervose e gliali [...] arricchito), innalzano notevolmente i livelli di n. nell’ippocampo. Il BDNF è anche importante per la n. del bulboolfattivo. L’iniezione di BDNF nella zona subventricolare dei ventricoli laterali, infatti, aumenta i livelli di n. e può indurre ...
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glomerulo
glomèrulo s. m. [der. del lat. glomus -mĕris «gomitolo», con suffisso dim.; propr., «piccolo gomitolo, agglomerato di corpuscoli»]. – 1. In botanica, gruppo di fiori che nell’insieme formano una palla: è quasi sempre un’infiorescenza...