visione
Margherita Fronte
Catturare le immagini con l’occhio e rielaborarle con il cervello
La visione è la funzione che ci permette di percepire il mondo che ci circonda attraverso la vista, il più [...] .
I difetti della vista
I difetti della vista più comuni dipendono da una cattiva messa a fuoco. Nella miopia il bulbo oculare è più lungo del normale, per cui l’immagine si forma davanti alla retina. Nell’ipermetropia invece avviene il contrario ...
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La seconda rivoluzione scientifica: scienze biologiche e medicina. Dall'ambiente interno all'omeostasi
Stefano Canali
Dall'ambiente interno all'omeostasi
A partire dalla metà del XIX sec., l'applicazione [...] 1866, Ludwig ed Elia de Cyon (1843-1912) dimostrarono per primi che la stimolazione delle fibre afferenti al bulbo dall'arco aortico, inducevano brachicardia e ipotensione, attraverso il nervo vago.
Nessuna significativa acquisizione venne fatta in ...
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Fame
Luigi A. Cioffi e Massimo Cresta
Il termine ha diverse accezioni: in rapporto all'individuo indica la sensazione psicofisica provocata dal bisogno di nutrienti; riferito a una popolazione, invece, [...] , ma a essa concorrono anche altre strutture cerebrali sottocorticali, quali le amigdale, il sistema limbico e parti del bulbo. Gli stimoli periferici che attivano il sistema, per la regolazione a breve termine, provengono soprattutto dall'apparato ...
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Ematoma
Giancarlo Urbinati
L'ematoma (dal greco αἷμα, "sangue", con il suffisso -oma) è una raccolta ematica circoscritta, più o meno grande, che si forma per la rottura di vasi venosi o arteriosi di [...] possono aver sede in pressoché tutte le strutture encefaliche (per es., capsula interna, talamo, ponte, bulbo, cervelletto ecc.), anche se la denominazione ematoma intracerebrale andrebbe più specificamente riservata a quelle emorragie che hanno ...
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In fisiologia, forma elementare di attività nervosa consistente nella risposta automatica, involontaria, di un effettore (muscolo, ghiandola ecc.) alla stimolazione di un recettore. Il r. è mediato da [...] ripetuti e tendono alla diffusione simmetrica, spesso alla generalizzazione delle risposte. Sono distinti in r. ad arco spino-bulbo-mesencefalico, r. ad arco gangliare e r. ad arco locale: i primi richiedono stimoli ripetuti, hanno zone riflessogene ...
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Digestione
Giovanni Gasbarrini
Anna Jorizzo
La digestione (termine che deriva dal latino digerere, alla lettera "distribuire") è un insieme coordinato di processi fisici e chimici attraverso i quali [...] nel duodeno ed è probabilmente legata alla liberazione di gastrina da parte di cellule G presenti nel bulbo duodenale. I meccanismi inibitori della secrezione gastrica sono invece essenzialmente rappresentati da ormoni gastrointestinali, secreti in ...
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L’attitudine propria dei viventi a mantenere intorno a un livello prefissato il valore di alcuni parametri interni, disturbati di continuo da vari fattori esterni e interni. All’insieme ordinato dei sottosistemi [...] , dai chemocettori periferici dell’arco aortico, oppure più lentamente, mediante la stimolazione dei chemocettori centrali situati nel bulbo, a opera degli ioni H+ che si formano per diffusione, attraverso la barriera ematoencefalica, della CO2 dal ...
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cervello e sistema nervoso
Margherita Fronte
Una macchina prodigiosa
Se riusciamo a pensare, muoverci, ricordare o provare un sentimento, lo dobbiamo all'attività del cervello e del sistema nervoso. [...] quali svolge compiti ben precisi. Il tronco dell'encefalo è quella porzione del sistema nervoso centrale (mesencefalo, ponte, bulbo) che collega gli emisferi cerebrali al midollo spinale. Il tronco riceve segnali dal midollo e a esso invia ordini ...
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Tatto
Giovanni Berlucchi
Il tatto fa parte della sensibilità somatica generale insieme alla sensibilità termica, o termocezione, alla sensibilità dolorifica, o nocicezione, e alla sensibilità relativa [...] è avvolto da numerose lamelle concentriche (fino a settanta), formate da cellule connettivali allungate disposte come le foglie nel bulbo di una cipolla. Nella cute pelosa sono presenti corpuscoli di Merkel, di Ruffini, di Pacini, ma non corpuscoli ...
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Gusto
Francesco Figura e Stefano Zecchi
In fisiologia, il gusto è il senso specifico mediante il quale sono riconosciuti e controllati i sapori delle sostanze introdotte nel cavo orale. Le sensazioni [...] stesso bocciolo gustativo ogni fibra può innervare più cellule recettrici. Tutte le fibre nervose gustative raggiungono il bulbo per confluire nel nucleo del tratto solitario. Le fibre gustative del facciale e quelle del glossofaringeo terminano ...
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bulbo
s. m. [dal lat. bulbus, gr. βολβός]. – 1. In botanica, germoglio sotterraneo di forma globosa più o meno ovata (tipico quello della cipolla); è costituito da un fusto brevissimo (disco o girello), circondato da foglie generalmente carnose...
bulbare
agg. [der. di bulbo]. – Del bulbo, soprattutto come termine anatomico: sindrome b., sindrome neurologica determinata da lesione circoscritta del bulbo spinale o midollo allungato; uretra b., la porzione dilatata dell’uretra perineale...