Pittore e incisore (Colmar 1450 circa - Breisach 1491). Non è nota la sua formazione; il suo stile, che opera una sintesi tra la tradizione artistica renana e l'influsso dei grandi fiamminghi (R. van der [...] seguito già presso i contemporanei; muovendo dall'arte del Maestro E. S. raggiunse un alto virtuosismo nell'uso del bulino, nella resa grafica di luci e toni, realizzando nuove ed efficaci soluzioni iconografiche (Tentazioni di s. Antonio, 1470-75 ...
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Napoleone, Giulia
Simona Ciofetta
Pittrice e incisore, nata a Pescara il 1° febbraio 1936. A Roma dal 1957, partendo da una formazione rivolta verso un vasto arco di interessi (dalla musica classica [...] , dell'uso di materiali plastici (sicoglass), la N. ha trovato nell'incisione a punzone e nelle altre tecniche dirette (bulino, maniera nera, puntasecca) un mezzo espressivo intimamente congeniale, accanto all'acquerello e al disegno a pastello e a ...
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CAGNONI, Domenico
Clelia Alberici
Nacque a Verona non si sa in quale data. Mancano notizie sulla sua formazione; esordì nella città natale con incisioni di mediocre fattura: un'Adorazione dei Magi dall'Orbetto, [...] diffusione del progresso e del sapere sia dalla divulgazione anche in Italia della moda francese di volumi resi preziosi dal bulino dei "petits maîtres": di essi il C. si può considerare, per l'Italia settentrionale, uno degli esponenti più valenti ...
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FREZZA, Giovanni Girolamo
Livia Maggioni
Figlio di Bernardo, nacque nella località sabina di Canemorto (odierna Orvinio), con ogni probabilità nel 1671, per quanto la maggior parte dei repertori, senza [...] , che il F. sia giunto a Roma molto prima dell'inizio del XVIII secolo, per andare a imparare l'arte del bulino e dell'acquaforte, presso la bottega del celebre incisore, originario di Anversa, A. van Westerhout (Gori Gandellini [1771], 1808, p. 43 ...
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CIGNAROLI, Giuseppe (in religione, Felice)
Franco R. Pesenti
Nato a Verona il 4 maggio 1726 da Leonardo e da Maddalena Vicentini, fu avviato quasi certamente alla pittura dal fratello di primo letto [...] Zannandreis ricorda alcune incisioni del C. compiute prima di vestir l'abito e le dice di "ottimo disegno" e "fermezza di bulino" e ricorda anche di aver visto un suo disegno, tratto da un dipinto di Giambettino, condotto a linea unica e continua per ...
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BRAMBILLA, Ambrogio
Clelia Alberici
Operò come incisore nell'ultimo ventennio del sec. XVI. Nato a Milano, vi abitò sicuramente per alcuni anni perché fece parte dell'Accademia milanese della Val di [...] , Thieme-Becker - pure architetto, ma di tali attività non è rimasta traccia.
La notorietà del B. è legata alla produzione grafica, a bulino e all'acquaforte, cui si dedicò a Roma fra il 1579 e il 1599; non ci è possibile stabilire l'anno del suo ...
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FABBRI (Fabri), Giovanni
Maria Cristina Misiti
Mancano notizie sul luogo e sulla data di nascita di questo incisore operoso a Bologna nel sec. XVIII: si conosce solo il nome del padre, Pietro. L'Oretti [...] , I, cc. 47-50).
Nell'incisione, sua principale, se non esclusiva, attività, impiegò l'acquaforte e spesso il bulino, con fini prevalentemente riproduttivi, lavorando a fianco dei grandi tipografi del suo tempo nella preparazione di raffinate opere ...
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DURELLO (Durelli), Simone
Fabrizia Triaca Fabrizi
Decimo di dodici fratelli, nacque a Milano il 13 maggio 1641 da Maurizio, mercante, e da Margherita Ambrosona, residenti in una casa di loro proprietà [...] chiesa di S. Stefano Maggiore. Il D. fu incisore attivo dal 1665 al 1712 circa e realizzò oltre 125 incisioni - acqueforti e bulini - molte delle quali non datate e tutte firmate con nome e cognome; Fússli ne ricorda due; Boffito (1922, p. 56) ne ...
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BARLACCHI, Tommaso
Alfredo Petrucci
Mancano del B. esatti dati biografici. Attivo a Roma dopo il Sacco del 1527, ènoto più che come incisore come editore-calcografo e mercante di stampe. Dopo che la [...] per primo un intagliatore di eccezionale talento come Enea Vico, al quale anzi si vuole che abbia insegnato a maneggiare il bulino. Uno dei primi rami che il Vico pubblicò, come per dar prova della sua abilità, èuna copia in controparte della ...
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GHISI, Giorgio
Francesco Mozzetti
Nacque nel 1520 a Mantova, da Ludovico, mercante originario di Parma (D'Arco, 1857, p. 268).
Benché non esista alcuna notizia sulla formazione del G., è certo che avvenne [...] sembra essere stata desunta la Donna con sfera, o Vittoria.
Anche se forse ebbe una lunga gestazione, del 1561 è il bulino noto come Sogno di Raffaello, più precisamente un'Allegoria della vita umana, di certo il suo capolavoro.
L'opera riassume in ...
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bulino1
bulino1 (ant. burino) s. m. [etimo incerto]. – 1. a. Utensile per incidere a mano metalli dolci come il rame e l’argento, oppure cuoio, pelle: è un’asticciola d’acciaio, arrotata a un’estremità con un taglio obliquo che forma una punta...
bulino2
bulino2 (o bullino) s. m. [lat. scient. Bulinus (o Bullinus), prob. der. del lat. bulla «bolla»]. – Genere di molluschi della sottofamiglia bulinini, con diffusione geografica molto ampia, detto anche isidora. Bulinus truncatus è un...