Una delle quattro forme del teatro giapponese classico, sviluppatasi nel 17° e nel 18° sec. (le altre sono il kabuki, il no e il kyogen). Utilizza le marionette ma, a differenza del nostro teatro dei burattini, è caratterizzato da una notevole complessità ed è quindi rivolto a un pubblico adulto ...
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Kitano, Takeshi
Kitano, Takeshi. – Regista e attore giapponese (n. Tokyo 1947). All’alba del nuovo millennio, K. è senz’altro la punta di diamante del nuovo cinema giapponese e, al tempo stesso, uno [...] , tre storie d’amore raccontate attraverso la ripresa cinematografica di stili e linguaggi che provengono direttamente dal teatro Bunraku o dalla pittura tradizionale giapponesi. Qui K. mostra una raffinatezza di scrittura e di messa in scena che ...
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HIRATA, Oriza
Rodolfo Sacchettini
Drammaturgo, regista e saggista giapponese, nato a Tōkyō l’8 novembre 1962. È una delle figure chiave della scena del teatro contemporaneo giapponese. Ha scritto il [...] .pdf; Il teatro in Giappone oggi, a cura di G. Azzaroni, M. Cesari, «Hystrio», 2012, 1, p. 31; C. Toscano, Bunraku e Android-human theater. Un confronto tra scena tradizionale e contemporanea in Giappone, «Antropologia e teatro», 2013, 4, pp. 81-107. ...
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Ichikawa, Kon
Dario Tomasi
Regista giapponese nato a Ujiyamada il 20 novembre 1915. Appartenente alla generazione dei registi che hanno iniziato l'attività nel secondo dopoguerra, I. si è distinto da [...] realizzò il suo primo lavoro, Musume Dōjōji (La ragazza del tempio Dōjō), un film di marionette ispirato alla tradizione del teatro bunraku, che il regista considera a tutt'oggi uno dei suoi film più riusciti. Nei primi anni Cinquanta, il nome di I ...
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Narrare con la voce
Bruno Tognolini
La voce che parla nel buio all'inizio del tempo
C'è una voce che parla da molto lontano. La notte è nera, la brace è poca, là fuori ci sono orrori che non dormono. [...] vestiti di nero per significare che è come se non ci fossero. Le forme più raffinate spesso assomigliano a quelle più semplici: il bunraku è come quella bambina che muove la bambola e con la voce racconta ciò che fa. La voce che narra si serve di ciò ...
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Stato insulare dell’Estremo Oriente. Il nome in lingua locale (Nippon-koku nella forma classica; Nihon-koku nella parlata comune) deriva dalla lettura giapponese del nome cinese del G., Jih Pen Kuo («il [...] narrativo); musica del teatro nō; sōkyoku (musica per koto); musica per shamisen (teatro kabuki e teatro dei burattini bunraku); musica per shakuhachi; musica popolare. La teoria musicale e la notazione si basano su vari sistemi, basati su scale ...
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Canto
Serena Facci
Rodolfo Celletti
Il termine, equivalente del latino cantus, derivato di canere, "cantare", indica la modulazione della voce o l'espressione vocale della musica. Unità di suono e [...] , come le tecniche recitative dei cantastorie siciliani, dei cantafavole centroafricani, dei cantori del teatro di marionette bunraku, dei maestri dalang del teatro d'ombre indonesiano, e infine il parlato-ritmico riscontrabile in generi musicali ...
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(Tōkyō) Città capitale del Giappone (37.468.302 ab. nel 2017, considerando l’intera agglomerazione urbana), situata in una profonda baia della costa orientale dell’isola di Honshu, alla foce dei fiumi [...] la Biblioteca municipale centrale (1973), di D. Kobo; il Teatro nazionale (1966), di K. Iwamoto e il Teatro nazionale di Bunraku (1984), su progetto di K. Kurokawa. Rivolto alla valorizzazione della cultura storica cittadina è il museo di Edo-Tokyo ...
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Il termine orientalismi include classi molto ampie di ➔ prestiti assunti dall’italiano in varie epoche. A differenza di altre denominazioni che fanno riferimento a realtà etnogeografiche ed etnolinguistiche [...] » (1869); banzai «grido con cui i militari giapponesi si lanciavano all’attacco», propr. «centomila anni» (1898); bunraku «teatro giapponese di marionette» (1960); bushido «il complesso delle norme della casta militare giapponese» (1905); cha no ...
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Il culto dei monumenti
Claudio Varagnoli
Patrimonio e patrimoni
Poco più di un secolo fa, il grande storico dell’arte Alois Riegl tracciò l’origine e lo sviluppo del «culto dei monumenti», individuando [...] di artisti come «tesoro nazionale vivente», dall’artigiano provetto nella tintura delle stoffe al suonatore del teatro bunraku. È chiaro che una simile concezione del patrimonio sottende una particolare attenzione al saper fare da tramandare al ...
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