FATTORI, Giovanni
Dario Durbè
Nacque a Livorno il 6 sett. 1825 (non il 25 di quel mese, come l'artista ebbe una volta a dichiarare, o nel 1828, come egli stesso ripeté due volte, anche se esitante). [...] 1845. In tarda età il F. non conservava del Baldini un buon ricordo: lo giudicava uomo borioso e vano; e ciò nonostante la vita, il cuore del suo cuore: la "pittura"; quel suo "selvaggio bisogno d'espressione e di canto" - per usare le parole di ...
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GUTTUSO, Renato
Raffaele De Grada
Nacque a Bagheria, allora un grosso borgo agricolo nei dintorni di Palermo, il 26 dic. 1911, da Gioacchino agrimensore e da Giuseppina D'Amico. All'anagrafe venne dichiarato [...] velleità rivoluzionarie degli anni Venti, non vedeva di buon occhio l'uso incontrollato del colore, antitetico del tonalismo artista era colui che dipingeva e viveva nel medesimo atto (Il Selvaggio, 31 maggio 1941). Si vede nel G. una dialettica tra ...
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CUZZI, Umberto
Bruno Signorelli
Figlio di Michele ed Elisabetta Bendì, nacque a Parenzo (od. Poreč) in Istria il 6 genn. 1891; frequentò le scuole secondarie a Trieste e Gorizia, iscrivendosi in seguito [...] fasce bianche cementizie alternate allo scuro dei mattoni; di buon effetto l'aggetto centrale degli edifici, che richiama il bow Nelva, la realizzazione dell'ospizio per pellegrini al Selvaggio di Giaveno (Torino), contiguo alla oleografica chiesa di ...
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selvaggio
selvàggio (ant. salvàggio) agg. e s. m. (f. -a) [dal provenz. salvatge, che è il lat. silvatĭcus: v. selvatico] (pl. f. -ge). – 1. agg. a. Di pianta, che vive e cresce nelle selve, selvatica, non coltivata: L’olmo fronzuto, e ’l...
bravo1
bravo1 agg. [dallo spagn. bravo, di etimo discusso, prob. dal lat. barbărus nel senso di «selvaggio, indomito», forse incrociato con pravus «malvagio»]. – 1. Coraggioso, ardimentoso: questi giovinetti Che mostravan aver sì b. core (Berni);...