MAGNI, Luigi
Francesco Bolzoni
Regista cinematografico, nato a Roma il 21 marzo 1928. Affascinato dalle consuetudini e dagli umori antichi della sua città, M. ha ricavato da tale denso repertorio municipale [...] pagine impacciate di La via dei babbuini (1974), egli fosse tentato dal mito del buonselvaggio. Un colorito ritratto di s. Filippo Neri M. offrì in State buoni se potete (1983).
Bibl.: Attualità cinematografiche 1973, a cura di L. Bini, Milano 1974 ...
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Personaggio letterario, protagonista dell'omonimo romanzo (per esteso The life and strange surprising adventures of Robinson Crusoe, of York, mariner, 1719) del romanziere D. De Foe (1660 circa - 1731).
Robinson [...] del Venezuela, e con i suoi sforzi e la sua ingegnosità, assistito dal suo servo Venerdì (ingl. Friday), il buonselvaggio che egli ha salvato dai cannibali, si crea intorno condizioni d'esistenza tollerabili.
Questo prototipo dei pionieri inglesi è ...
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Generi cinematografici
Roberto Campari
Non si può affrontare la questione dei generi filmici senza partire da quella ormai secolare dei generi letterari. E come afferma N. Frye in Anatomy of criticism: [...] al contrario visti (specie dopo le suggestioni culturali della fine degli anni Sessanta del Novecento) come il 'buonselvaggio' di rousseauiana memoria, gli indiani d'America rappresentano comunque un punto nodale nella storia del genere western e ...
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Brook, Peter
Valentina Valentini
Regista teatrale e cinematografico inglese, nato a Londra il 21 marzo 1925. L'attività di B., noto soprattutto come regista teatrale, rientra in quel contesto sperimentale [...] istituzioni umane (divisione in caste, formazione di simboli e riti), svelando l'altra faccia del mito del 'buonselvaggio'.
Le concezioni teatrali di Antonin Artaud e l'insegnamento brechtiano risultarono perfettamente coniugati nella messa in scena ...
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Regista e produttore cinematografico statunitense (n. Detroit 1939). Dopo alcuni film di buon livello, come You're a big boy now (Buttati, Bernardo!, 1966) e The rain people (Non torno a casa stasera, [...] sperimentazione di nuovi linguaggi e tecnologie (One from the heart, Un sogno lungo un giorno, 1982; Rumble fish, Rusty il selvaggio, 1983) è alla base anche della sua attività di produttore. Al terzo ed ultimo capitolo della saga dei Corleone, The ...
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CHIARI (Annicchiarico), Walter Michele Armando
Nacque l'8 marzo 1924 a Verona, terzogenito (prima di lui Osvaldo e Ada, e poi il minore Benito), da genitori pugliesi emigrati al Nord da Andria. Il padre [...] quattro decenni.
Chiari era una star e un talento selvaggio, difficile da maneggiare nei ritmi serrati e nella struttura , p. 212). In definitiva nel cinema Chiari ebbe un buon successo al botteghino per tutti gli anni Cinquanta e Sessanta, ...
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Animazione, Cinema di
Gianni Rondolino
Da un punto di vista tecnico il cinema di a. si differenzia da quello fotografico, o 'dal vero', per il fatto che l'effetto del movimento è ottenuto attraverso [...] Roland Topor del lungometraggio La planète sauvage (1972; Il pianeta selvaggio).
In Gran Bretagna molto attivo fu John Halas con la produzione che dominò il mercato interno e ottenne un buon successo anche internazionale, a cominciare da Hakuja den ...
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Magnani, Anna
Francesco Costa
Attrice teatrale e cinematografica, nata a Roma il 7 marzo 1908 e morta ivi il 26 settembre 1973. Tra le poche attrici dell'intera storia del cinema (certamente la prima [...] una nomination al prestigioso riconoscimento con Wild is the wind (1957; Selvaggio è il vento) di George Cukor, che le valse anche l'Orso fosco, quello dell'avventuriera Lydia, e riscosse un buon successo di pubblico con il ruolo comico di una ...
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Fonda, Jane (propr. Fonda Seymour, Jane)
Alessandra Levantesi
Attrice cinematografica statunitense, nata a New York il 21 dicembre 1937. Figlia di Henry e sorella di Peter, dopo aver mostrato doti di [...] attrice brillante in film di buon successo degli anni Sessanta, si è affermata nel decennio successivo come diva-antidiva , Comes a horseman (1978; Arriva un cavaliere libero e selvaggio) ancora di Pakula, uno degli episodi di California suite ( ...
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Bronson, Charles
Valerio Caprara
Nome d'arte di Charles Buchinsky, attore cinematografico statunitense, nato a Ehrenfeld (Pennsylvania) il 3 novembre 1921. Divenuto, negli anni Sessanta, una star di [...] Samuel Fuller. Il 'delinquente psicopatico' o il 'selvaggio pellerossa' si trasformarono negli anni Sessanta in inconfondibili icone dozen.
Il cinema europeo lo volle protagonista in film di buon mestiere (Adieu l'ami, 1968, Due sporche carogne ‒ ...
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selvaggio
selvàggio (ant. salvàggio) agg. e s. m. (f. -a) [dal provenz. salvatge, che è il lat. silvatĭcus: v. selvatico] (pl. f. -ge). – 1. agg. a. Di pianta, che vive e cresce nelle selve, selvatica, non coltivata: L’olmo fronzuto, e ’l...
bravo1
bravo1 agg. [dallo spagn. bravo, di etimo discusso, prob. dal lat. barbărus nel senso di «selvaggio, indomito», forse incrociato con pravus «malvagio»]. – 1. Coraggioso, ardimentoso: questi giovinetti Che mostravan aver sì b. core (Berni);...