La stampa, la circolazione del libro
Marino Zorzi
L'espansione dell'editoria nella prima metà del secolo
Nel secolo XVII, irto di conflitti e di difficoltà, anche la stampa veneziana aveva attraversato [...] e dei cristiani del Fleury, nella traduzione di Selvaggio Caturani (traduttore attivissimo, il cui vero nome, come nulla vi fosse di contrario a "l'interesse de' prencipi e buoni costumi", l'altro che non vi si contenesse alcunché di contrario ...
Leggi Tutto
La Rivoluzione scientifica: luoghi e forme della conoscenza. Le accademie
Saverio Ricci
Mario Biagioli
Le accademie
Motivi e caratteri ispiratori
di Saverio Ricci
La moderna accademia scientifica [...] principe è più facile", e che "il re deve intrattenere rapporti buoni con l'aristocrazia e la piccola nobiltà per poterne conservare la lui gli Inglesi avevano una sorta di temperamento 'selvaggio', che gli ricordava quello degli antichi Romani i ...
Leggi Tutto
Virgilio Marone, Publio
Domenico Consoli
Alessandro Ronconi
Il poeta latino è il massimo auctor della cultura e della formazione letteraria di D., e uno dei maggiori protagonisti della Commedia, figura [...] parole di Caronte il vaticinio che V. pronuncia al cospetto di Stazio: coi buon convien ch'e' regni (Pg XXI 24).
La non dubbia e già vita dell'uomo nelle sue manifestazioni terrene (come il secol selvaggio di Pg XVI 135 è l'umanità di oggi coi suoi ...
Leggi Tutto
Pedagogia
Maria Corda Costa
di Maria Corda Costa
Pedagogia
sommario: 1. Introduzione. 2. Definizioni. 3. Positivismo, herbartismo e pedologia. 4. La reazione al positivismo. 5. Gli apporti della psicologia. 6. [...] il medico otologo francese che aveva avuto in cura il famoso selvaggio dell'Aveyron, e verso Séguin, un educatore che si era fino a noi circa la natura dell'uomo o della società buona deve inevitabilmente fornire la nostra norma del bene" (v. General ...
Leggi Tutto
Il cinema: ricezione, riflessione, rifiuto
Dario Edoardo Viganò
Il cinema, la modernità e la doppia pedagogia della Chiesa
L’atto solenne che sancisce il legame, complesso e mai del tutto al riparo [...] nazionale che si occupasse di revisione, per promuovere i film buoni, classificare gli altri e fornire tali giudizi ai sacerdoti e «Film», «Scrivere di cinema» e «Il ragazzo selvaggio» del Centro studi cinematografici; oppure «Edav» nuova iniziativa ...
Leggi Tutto
I testi agiografici: religione e politica nella Venezia del Mille
Giorgio Gracco
Premessa
Una testimonianza letteraria ben nota, la Translatio sancti Marci, che la critica colloca di solito oltre la [...] a sua volta era fuggito per vivere con il selvaggio eremita Marino), costituendo uno dei gruppi spirituali più importanti s. Marco -, un solo periodo vide uno scontro aperto tra il "buon" duca e i "cattivi" mercanti: quello dell'avanzato X secolo, ...
Leggi Tutto
La città del cinema
Gian Piero Brunetta
Il cinema arriva a Venezia
«Andémo, andémo alle vedute vive!»: come un gioioso grido di battaglia questa frase risuona nelle calli, rimbalza e guida la folla [...] e crescono di anno in anno come un vero e proprio mucchio selvaggio, fino a sfociare in quel 1968 in cui marciano compatti contro Il Tevere», 18 agosto 1932, p. 4.
25. Un buon lavoro di ricostruzione del clima della prima edizione della Mostra si ...
Leggi Tutto
La Rivoluzione scientifica: modelli di conoscenza. La diffusione della scienza europea
Florence C. Hsia
La diffusione della scienza europea
Verso la fine del XVI sec., il pittore fiammingo Jan van der [...] purché opportunamente separata da quelle che il buon sacerdote considerava pratiche diaboliche.
I rimedi sempre stata una delle cose che ha maggiormente sorpreso i nostri selvaggi e ha enormemente ingrandito la loro stima nei confronti dei missionari ...
Leggi Tutto
Scienza greco-romana. Pensiero medico e pratica della medicina nei trattati ippocratici
Armelle Debru
Pensiero medico e pratica della medicina nei trattati ippocratici
Nelle circostanze politiche e [...] reale nella sua vita concreta: da ciò che per lui è buono o cattivo nel suo rapporto con gli alimenti e le bevande, per esempio, quella che rappresentava il male come un animale selvaggio. Con aggressività, potenza e rapidità, il male ‘si gettava ...
Leggi Tutto
Marino e i marinisti
Giuseppe Guido Ferrerò
Intellettualistica ricerca dello stupefacente, che si affida alla singolarità di argomenti non prima trattati nella lirica d'arte e all'inconsueto modo di [...] - scudo faceano ai duo felici amanti - con torte braccia i Briarei selvaggi» (ivi, VIII, 107).
In un'aura di mito e di magia la vita umana e ad un nuovo eloquio poetico si possono cogliere in buon numero, come s'è visto, nei versi del Marino e dei ...
Leggi Tutto
selvaggio
selvàggio (ant. salvàggio) agg. e s. m. (f. -a) [dal provenz. salvatge, che è il lat. silvatĭcus: v. selvatico] (pl. f. -ge). – 1. agg. a. Di pianta, che vive e cresce nelle selve, selvatica, non coltivata: L’olmo fronzuto, e ’l...
bravo1
bravo1 agg. [dallo spagn. bravo, di etimo discusso, prob. dal lat. barbărus nel senso di «selvaggio, indomito», forse incrociato con pravus «malvagio»]. – 1. Coraggioso, ardimentoso: questi giovinetti Che mostravan aver sì b. core (Berni);...