Oltre la critica
Daniele Giglioli
Fattori della crisi
Di crisi della critica si discute in Italia da più di vent’anni. Anche se, come sempre in questi casi, è fuori luogo cercare un inizio assoluto, [...] regolatore omeostatico d’angoscia, non dissimile da quel «pensiero selvaggio» che secondo Claude Lévi-Strauss non serve solo a maestri, a dire il vero, e in ogni caso con una buona dose di esagerazione) come scritti in una sorta di neolingua per ...
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volere
Alessandro Niccoli
Le presenze di v. nell'opera dantesca assommano a 694 (Vita Nuova 60; Rime 53; Rime dubbie 13; Convivio 182; Inferno 79, Purgatorio 84, Paradiso 75; Fiore 131; Detto 17), distribuite [...] 193 A te convien tenere altro vïaggio / ... se vuo' campar d'esto loco selvaggio, e Detto 101 Or non tener sua via / se vuo' da lu' campare non vuol, non s'ammorza, v. 76).
La locuzione buon volere (o buon voler), presente in Pg XII 124, XVIII 96, Pd ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Economia (2012)
Scuola milanese
Pier Luigi Porta
Le origini
École de Milan, o Scuola milanese, è espressione che reca i segni di una collocazione storica ben precisa. Siamo attorno alla metà degli anni Sessanta del [...] 426-31). Il rimedio sta nella promozione di una buona e saggia legislazione; quando il privilegio è radicato può dagli altri suoi simili, tanto più si accosta allo stato selvaggio; all’opposto tanto più si accosta allo stato dell’industria e ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
La prassi rituale tra gesti e parole
Marcello Carastro
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Nella cultura greca la vita religiosa è profondamente [...] di vittime; e gli uccelli non mandano più voci di buon augurio: troppo sono pieni del grasso sanguinolento di un figli di Efesto, e gli aprirono la via sgomberando il terreno selvaggio. Devotamente mossero incontro al suo arrivo il popolo di Delfi e ...
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Lo sport oltre il limite
Alessandro Vocalelli
Nel 21° sec. lo sport è chiamato a interrogarsi sui limiti umani, di comunicazione, sui record da battere, sul modo di affrontare e sconfiggere la tentazione [...] è un crimine contro l’umanità per la sperimentazione selvaggia che viene praticata su persone sane (soprattutto ragazzi); del 1° maggio 2005, p. 43). Insomma, non esiste alcuna buona ragione per ritenere la medicina dello sport un campo a sé stante, ...
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La preistoria
Maria Arcà
Elisa Manacorda
Gli uomini più antichi del mondo
Com'erano fatti i nostri lontani progenitori, quelli che abitavano la Terra milioni di anni fa? Come vivevano, cosa mangiavano, [...] rotondo. Gli studiosi pensano che siano immagini di buon augurio, o figure magiche usate dagli stregoni.
Contadini animali fu l'Asia centrale. Qui erano presenti, allo stato selvaggio, molte specie che potevano essere utili per l'alimentazione: la ...
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Strutturalismo
Francesco Remotti
Struttura e strutturalismo
Una distinzione pare opportuna allorché si voglia determinare l'incidenza dello strutturalismo nelle scienze sociali: un conto è infatti stabilire [...] C., La pensée sauvage, Paris 1962 (tr. it.: Il pensiero selvaggio, Milano 1964).
Lévi-Strauss, C., Le cru et le cuit, des manières de table, Paris 1968 (tr. it.: Le origini delle buone maniere a tavola, Milano 1971).
Lévi-Strauss, C., L'homme nu, ...
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Giacomo Leopardi: Opere, Tomo I – Introduzione
Sergio Solmi
Per cercar di spiegarci le origini della poesia di Leopardi, è indispensabile prospettare i grandi termini della situazione storica in cui [...] echi classici) e l’accento di intimità nuovo e quasi selvaggio che, al nostro sentire d’uomini d’oggi, le e la qualità di quella materia che gli vien dietro, mi pare indizio buono. Verso sera, le nuvole intorno al sole, mi si dimostrano d’altra ...
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La fortuna di Croce in Italia
Floriano Martino
Dall’Estetica alle polemiche sulla «Voce»
L’apparizione dell’Estetica come scienza dell’espressione e linguistica generale nel 1902, seguita l’anno successivo [...] in cui «la filosofia si presenta immediatamente e viene assorbita come buon senso e senso comune» (Lettere dal carcere, cit., p. peccato originale” dell’uomo», in cui «sonnecchia sempre il “selvaggio” cioè la forza vitale che può essere domata ma non ...
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La questione politica della Russia contemporanea
Silvio Pons
Nel primo decennio del 21° sec., la Russia postsovietica ha superato gli aspetti più incerti della sua transizione e ha consolidato i propri [...] media, il suo improvvisato partito, Edinstvo (Unità), conseguì un buon risultato (23,3% dei voti) nelle elezioni alla Duma (dic con l’estero crebbe in modo esponenziale. Il capitalismo selvaggio degli anni Novanta divenne però solo in parte un ...
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selvaggio
selvàggio (ant. salvàggio) agg. e s. m. (f. -a) [dal provenz. salvatge, che è il lat. silvatĭcus: v. selvatico] (pl. f. -ge). – 1. agg. a. Di pianta, che vive e cresce nelle selve, selvatica, non coltivata: L’olmo fronzuto, e ’l...
bravo1
bravo1 agg. [dallo spagn. bravo, di etimo discusso, prob. dal lat. barbărus nel senso di «selvaggio, indomito», forse incrociato con pravus «malvagio»]. – 1. Coraggioso, ardimentoso: questi giovinetti Che mostravan aver sì b. core (Berni);...