TOURNIER, Michel
Paola Ricciulli
Scrittore francese, nato a Parigi il 19 dicembre 1924. Dopo aver compiuto studi umanistici e giuridici, ha conseguito il diploma di studi superiori in filosofia, senza [...] dissacratrice.
Il mito che T. rivisita è quello europeo nelle sue più classiche figure (Robinson Crusoe, l'orco, il buonselvaggio, Giovanna d'Arco e i Re Magi); i filosofi che lo aiutano nella sapiente opera di ricostruzione vanno da Aristotele a ...
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Personaggio letterario, protagonista dell'omonimo romanzo (per esteso The life and strange surprising adventures of Robinson Crusoe, of York, mariner, 1719) del romanziere D. De Foe (1660 circa - 1731).
Robinson [...] del Venezuela, e con i suoi sforzi e la sua ingegnosità, assistito dal suo servo Venerdì (ingl. Friday), il buonselvaggio che egli ha salvato dai cannibali, si crea intorno condizioni d'esistenza tollerabili.
Questo prototipo dei pionieri inglesi è ...
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BONDI, Clemente Donnino Luigi
Gennaro Barbarisi
Nacque il 27 giugno 1742 nel villaggio di Mezzano Superiore (e non Mozzano) in provincia di Parma, da Ranuccio e da Lisabetta Gennari: una modesta famiglia [...] francesi "insidiose serpi"), o quando si scaglia contro i mali del secolo, per contrapporre alla civiltà il mito del "buonselvaggio", un ritorno alla natura come rifugio unico dalla corruzione del mondo presente. Per il resto - e non esita a ...
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Lo studio dell'antichità classica nell'Ottocento – Introduzione
Piero Treves
Quando, conformemente al modulo sallustiano dei cronisti di Guglielmo il Conquistatore, Dino Compagni delineava l'animo, [...] classicismo paganeggiante superficialmente cristianizzato, né l'Illuminismo, nonostante impennate anti-storiche o gl'idoleggiamenti del buonselvaggio, si astenesse dall'assidere, sulle due rive dell'Atlantico parimenti, la propria esperienza storica ...
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BEROALDO, Filippo, iunior
Ettore Paratore
Nacque a Bologna il 1° ott. 1472, da nobile famiglia. Per la data di nascita v'è contrasto fra gli studiosi (c'è anche chi, confondendolo con Filippo Beroaldo [...] considerazione delle terre scoperte come sedi di una persistente età dell'oro, e quindi s'inaugura il mito rousseauiano del buonselvaggio riguardo agli abitatori dei nuovi continenti; si rimpiange (I, 6) la morte di Lorenzo il Magnifico e si depreca ...
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BEREGAN (Berengan, Beregani), Nicolò
Gian Franco Torcellan
Nato il 28 maggio 1713 da Antonio e da Isabella Loredan, era nipote del più noto letterato suo omonimo. Scarna ed essenziale è la vicenda biografica, [...] quelle che sono le sue idee sulla società e si fa difensore dell'ordinata convivenza civile contro i miti dei "buonselvaggio".
IV. - Appunti di lettura e scritti d'occasione. L'estrema brevità degli scritti del B., che oppongono a titoli roboanti ...
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Stato dell’Europa meridionale, corrispondente a una delle regioni naturali europee meglio individuate, data la nettezza dei confini marittimi e di quello terrestre: la catena alpina, con la quale si collega [...] un bacino di circa 70.000 km, raccogliendo le acque di buona parte del versante interno delle Alpi e di quello esterno dell’ della poesia non sono i troppo civilizzati, ma neppure i selvaggi o gli ignoranti: cioè il ‘popolo’ di cui si parla ...
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Letteratura
Achille Tartaro
Jacqueline Risset
Carla Rossi
Ines Ravasini
Luciana Stegagno Picchio
Antonella Gargano
Maria Stella
Valerio Massimo De Angelis
Giuseppe Castorina
Bruno Berni
Michele [...] - ta come ostile wilderness (letteralmente "luogo desolato e selvaggio"). Già nel 1972, in Survival: a thematic guide lingue etniche, e ha consentito loro di raggiungere il pubblico di buona parte del mondo
bibliografia
A new reader's guide to African ...
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STATI UNITI (XXXII, p. 523; App. I, p. 1019; II, 11, p. 889; III, 11, p. 821)
Pasquale Coppola
Rainer S. Masera
Enzo Tagliacozzo
Biancamaria Tedeschini Lalli
Mario Manieri Elia
Rosalba Zuccaro
L'ordinamento [...] tab. 5).
L'attività peschereccia si è da tempo stabilizzata su buoni livelli produttivi (3.101.544 t di pescato nel 1977, quota The wild boys (New York 1971; trad. it., Ragazzi selvaggi, Milano 1973) colloca così il suo alienato paesaggio lunare di ...
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ARIOSTO, Ludovico
Natalino Sapegno
Nacque a Reggio Emilia l'8 sett. 1474 da Niccolò e da Daria Malaguzzi Valeri. Il ramo degli Ariosti, da cui discendeva il padre, s'era trasferito da Bologna a Ferrara [...] e dai cari studi, in un paese selvaggio, fra unapopolazione turbolenta. La quinta, indirizzata ordire la sua "gran tela" (XIII, 81), si comporta "come fa il buono Sonator sopra il suo instrumento arguto, Che spesso muta corda e varia suono, ...
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selvaggio
selvàggio (ant. salvàggio) agg. e s. m. (f. -a) [dal provenz. salvatge, che è il lat. silvatĭcus: v. selvatico] (pl. f. -ge). – 1. agg. a. Di pianta, che vive e cresce nelle selve, selvatica, non coltivata: L’olmo fronzuto, e ’l...
bravo1
bravo1 agg. [dallo spagn. bravo, di etimo discusso, prob. dal lat. barbărus nel senso di «selvaggio, indomito», forse incrociato con pravus «malvagio»]. – 1. Coraggioso, ardimentoso: questi giovinetti Che mostravan aver sì b. core (Berni);...