Evoluzionismo
Stephen K. Sanderson
La natura dell'evoluzione sociale e le teorie a essa relative
Uno dei più importanti concetti della storia delle scienze sociali è quello di evoluzione. Nel XIX secolo [...] tra un antropologo culturale e un archeologo, rappresenta un buon esempio di studio recente basato in gran parte sul it.: La società antica: le linee del progresso umano dallo stato selvaggio alla civiltà, Milano 1970).
Nisbet, R., Social change and ...
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Abbigliamento
Nicola Squicciarino
Leopoldina Fortunati
Il termine abbigliamento, che in origine aveva il significato di "ornamento, decorazione, abbellimento (anche di cose)", indica oggi quasi esclusivamente [...] argomento, così si espresse a proposito dell'uomo che lui chiamava 'selvaggio': "Soddisfatti i bisogni della fame e della vendetta, il suo meno, e anche dal momentaneo stato d'animo, di buon umore, che farebbe preferire colori chiari e allegri, oppure ...
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Mito
JJean-Pierre Vernant
di Jean-Pierre Vernant
Mito
sommario: 1. Introduzione. 2. Μῦϑος e λόγος. a) Parola e scrittura. b) Dal mito alla storia e alla filosofia. c) Forme e livelli del mito. d) Miti [...] tra loro le cose più diverse, il pensiero selvaggio operante nel mito non soltanto è diverso dal III, L'origine des manières de table, Paris 1968 (tr. it.: Le origini delle buone maniere a tavola, Milano 1971); vol. IV, L'homme nu, Paris 1971 (tr ...
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Immagini dalle arti figurative occidentali
Madia Milano
Il repertorio di immagini presentato in questo capitolo e il testo che lo accompagna intendono costituire una traccia per orientarsi tra le innumerevoli [...] nuovi significati: per es., le iconografie di Cristo come Buon pastore, o come Orfeo, riprendono i modelli della tradizione e la figura della donna assume un aspetto aggressivo, selvaggio, predatorio. Altri artisti stilizzano il corpo, lo deformano e ...
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Strutturalismo
Francesco Remotti
Struttura e strutturalismo
Una distinzione pare opportuna allorché si voglia determinare l'incidenza dello strutturalismo nelle scienze sociali: un conto è infatti stabilire [...] C., La pensée sauvage, Paris 1962 (tr. it.: Il pensiero selvaggio, Milano 1964).
Lévi-Strauss, C., Le cru et le cuit, des manières de table, Paris 1968 (tr. it.: Le origini delle buone maniere a tavola, Milano 1971).
Lévi-Strauss, C., L'homme nu, ...
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Evoluzione culturale umana, processi della
Pietro Scarduelli
Introduzione
Nella seconda metà dell'Ottocento il paradigma evoluzionistico si afferma in diversi ambiti disciplinari, dalla biologia alla [...] successione illuministica, ripresa da Morgan, di 'stato selvaggio', 'barbarie', 'civiltà'. Analogamente a Morgan, Childe Rowlands, 1977, p. 207). La credenza secondo cui i buoni raccolti si ottengono "sacrificando agli spiriti" e propiziandosi la ...
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La scienza presso le civilta precolombiane. Il corpo umano nella cultura andina
Constance Classen
Il corpo umano nella cultura andina
Nell'era precolombiana, sulle Ande vivevano gruppi etnici diversi [...] il dominio dell'oscurità e della fluidità, dello stato selvaggio e del disordine, mentre la mascolinità era il dominio nel corpo, rendendo il defunto sensibile a un trattamento buono o cattivo.
Si tendeva a identificare l'integrità fisica con ...
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selvaggio
selvàggio (ant. salvàggio) agg. e s. m. (f. -a) [dal provenz. salvatge, che è il lat. silvatĭcus: v. selvatico] (pl. f. -ge). – 1. agg. a. Di pianta, che vive e cresce nelle selve, selvatica, non coltivata: L’olmo fronzuto, e ’l...
bravo1
bravo1 agg. [dallo spagn. bravo, di etimo discusso, prob. dal lat. barbărus nel senso di «selvaggio, indomito», forse incrociato con pravus «malvagio»]. – 1. Coraggioso, ardimentoso: questi giovinetti Che mostravan aver sì b. core (Berni);...