Evoluzionismo
Stephen K. Sanderson
La natura dell'evoluzione sociale e le teorie a essa relative
Uno dei più importanti concetti della storia delle scienze sociali è quello di evoluzione. Nel XIX secolo [...] tra un antropologo culturale e un archeologo, rappresenta un buon esempio di studio recente basato in gran parte sul it.: La società antica: le linee del progresso umano dallo stato selvaggio alla civiltà, Milano 1970).
Nisbet, R., Social change and ...
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Studi basati sull’idea che il processo di sviluppo economico sia caratterizzato da fenomeni di mutazione e selezione, simili a quelli riscontrabili nella sfera biologica. In termini generali, l’interpretazione degli eventi economici come processi evolutivi è basata sull’ipotesi che i mercati agiscano ... ...
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Biologia
E. biologica
Il processo di cambiamento adattivo per il quale tutte le specie viventi – e solo queste – mutano di generazione in generazione per adattarsi all’ambiente in continua trasformazione.
Teorie dell’evoluzione
L’idea che le specie viventi mutino nel tempo è relativamente recente. ... ...
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Evoluzione
«This preservation of favourable variations and the rejection of injurious variations, I call Natural Selection» (Charles Darwin, On the origin of species)
Evoluzionismo, creazionismo, neodarwinismo
di Vincenzo Cappelletti
12 febbraio
Manifestazioni in tutto il mondo celebrano il 200° anniversario ... ...
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Sotto il profilo filosofico la teoria delineata da Darwin nell’Origine delle specie (1859) non può essere considerata una novità assoluta. La visione anticreazionistica e antifinalistica che la sottende era già stata sostenuta soprattutto dagli atomisti, ed è presente in molti passi del De rerum natura ... ...
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Ernst Mayr
Jean-Baptiste Lamarck (1744-1829) fu il primo a sviluppare, all'inizio del XIX sec., una teoria concreta dell'evoluzione graduale, basata sull'eredità dei caratteri acquisiti e sulla tendenza naturale degli organismi ad andare verso una maggiore complessità. Il concetto di 'evoluzione' si ... ...
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Evoluzione. Plasticità del fenotipo
Massimo Pigliucci
Lo studio della proprietà di un genotipo di produrre differenti fenotipi quando esso viene esposto ad ambienti diversi (plasticità fenotipica) rappresenta un tema centrale della moderna ecologia evolutiva, o ecologia darwiniana. Tale disciplina ... ...
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Denominazione delle teorie elaborate da C. Darwin per interpretare l'evoluzione degli organismi attraverso il meccanismo della selezione naturale. Secondo il d., il campo di variabilità nel quale agisce il meccanismo di selezione può essere determinato sia da cause interne, di natura genetica, sia da ... ...
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Per e. si intende il cambiamento storico dell'insieme delle istruzioni necessarie alla formazione di un organismo (Luria, Gould, Singer 1984). In particolare, con riferimento all'e. biologica, tale definizione appare estremamente sintetica, e richiede pertanto alcune precisazioni. Essa assume i seguenti ... ...
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Antonio Fantoni
Come cambiano le generazioni dei viventi nel corso del tempo
Gli organismi viventi mutano nel corso delle generazioni e questo processo di continui cambiamenti fa sì che gli esseri che popolano la Terra siano tutti più o meno diversi fra loro. L'evoluzione consiste nei cambiamenti a ... ...
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Giorgio Morpurgo e Vincenzo Cappelletti
Il significato generale del termine evoluzione è svolgimento, sviluppo, movimento ordinato a un fine. Con l'espressione 'evoluzione biologica' si intende il processo per il quale tutte le forme viventi - e solo queste - cambiano di generazione in generazione ... ...
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darwinismo 〈darvinismo〉 [Der. del cognome del naturalista ingl. Charles Robert Darwin (1809 - 1882)] [FAF] Lo stesso che evoluzionismo. ...
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(XIV, p. 664; App. II, I, p. 893)
Secondo le teorie più recenti si definisce e. biologica "il mutamento nella diversità e l'adattamento di popolazioni di organismi". L'e. è ormai scientificamente dimostrata: prove ne sono le serie di fossili incluse in strati geologici accuratamente datati con metodi ... ...
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EErnst Mayr
Luigi L. Cavalli-Sforza
di Ernst Mayr
SOMMARIO: 1. Introduzione. □ 2. Aspetti dell'evoluzione biologica: a) diversità; b) speciazione; c) discendenza comune; d) l'origine della vita; e) mutamento evolutivo e adattamento; f) la selezione naturale e un processo a due stadi; g) il bersaglio ... ...
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Giuseppe Montalenti
Luigi L. Cavalli-Sforza
di Giuseppe Montalenti, Luigi L. Cavalli-Sforza
EVOLUZIONE
L'evoluzionismo nella cultura del XX secolo di Giuseppe Montalenti
sommario: 1. Introduzione. 2. Incertezze sui meccanismi dell'evoluzione. 3. Le teorie evoluzionistiche antidarwiniane: a) il neolamarckismo; ... ...
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È opinione abbastanza diffusa fuor degli ambienti scientifici che la biologia moderna abbia in certo modo sconfessato la teoria dell'evoluzione: o perché non avendone potuto dare una soddisfacente dimostrazione l'abbia lasciata cadere e la consideri come un'ipotesi sorpassata, o addirittura per averne ... ...
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È quella concezione filosofica che spiega la formazione del mondo fisico, delle specie viventi, della coscienza e della società umana con uno stesso processo di sviluppo naturale e si deve perciò distinguere dalle altre teorie che, pur ammettendo una formazione storica graduale, riconoscono in essa ... ...
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Abbigliamento
Nicola Squicciarino
Leopoldina Fortunati
Il termine abbigliamento, che in origine aveva il significato di "ornamento, decorazione, abbellimento (anche di cose)", indica oggi quasi esclusivamente [...] argomento, così si espresse a proposito dell'uomo che lui chiamava 'selvaggio': "Soddisfatti i bisogni della fame e della vendetta, il suo meno, e anche dal momentaneo stato d'animo, di buon umore, che farebbe preferire colori chiari e allegri, oppure ...
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Mito
JJean-Pierre Vernant
di Jean-Pierre Vernant
Mito
sommario: 1. Introduzione. 2. Μῦϑος e λόγος. a) Parola e scrittura. b) Dal mito alla storia e alla filosofia. c) Forme e livelli del mito. d) Miti [...] tra loro le cose più diverse, il pensiero selvaggio operante nel mito non soltanto è diverso dal III, L'origine des manières de table, Paris 1968 (tr. it.: Le origini delle buone maniere a tavola, Milano 1971); vol. IV, L'homme nu, Paris 1971 (tr ...
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Immagini dalle arti figurative occidentali
Madia Milano
Il repertorio di immagini presentato in questo capitolo e il testo che lo accompagna intendono costituire una traccia per orientarsi tra le innumerevoli [...] nuovi significati: per es., le iconografie di Cristo come Buon pastore, o come Orfeo, riprendono i modelli della tradizione e la figura della donna assume un aspetto aggressivo, selvaggio, predatorio. Altri artisti stilizzano il corpo, lo deformano e ...
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Strutturalismo
Francesco Remotti
Struttura e strutturalismo
Una distinzione pare opportuna allorché si voglia determinare l'incidenza dello strutturalismo nelle scienze sociali: un conto è infatti stabilire [...] C., La pensée sauvage, Paris 1962 (tr. it.: Il pensiero selvaggio, Milano 1964).
Lévi-Strauss, C., Le cru et le cuit, des manières de table, Paris 1968 (tr. it.: Le origini delle buone maniere a tavola, Milano 1971).
Lévi-Strauss, C., L'homme nu, ...
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Evoluzione culturale umana, processi della
Pietro Scarduelli
Introduzione
Nella seconda metà dell'Ottocento il paradigma evoluzionistico si afferma in diversi ambiti disciplinari, dalla biologia alla [...] successione illuministica, ripresa da Morgan, di 'stato selvaggio', 'barbarie', 'civiltà'. Analogamente a Morgan, Childe Rowlands, 1977, p. 207). La credenza secondo cui i buoni raccolti si ottengono "sacrificando agli spiriti" e propiziandosi la ...
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La scienza presso le civilta precolombiane. Il corpo umano nella cultura andina
Constance Classen
Il corpo umano nella cultura andina
Nell'era precolombiana, sulle Ande vivevano gruppi etnici diversi [...] il dominio dell'oscurità e della fluidità, dello stato selvaggio e del disordine, mentre la mascolinità era il dominio nel corpo, rendendo il defunto sensibile a un trattamento buono o cattivo.
Si tendeva a identificare l'integrità fisica con ...
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selvaggio
selvàggio (ant. salvàggio) agg. e s. m. (f. -a) [dal provenz. salvatge, che è il lat. silvatĭcus: v. selvatico] (pl. f. -ge). – 1. agg. a. Di pianta, che vive e cresce nelle selve, selvatica, non coltivata: L’olmo fronzuto, e ’l...
bravo1
bravo1 agg. [dallo spagn. bravo, di etimo discusso, prob. dal lat. barbărus nel senso di «selvaggio, indomito», forse incrociato con pravus «malvagio»]. – 1. Coraggioso, ardimentoso: questi giovinetti Che mostravan aver sì b. core (Berni);...