fare
Carlo Delcorno
. Dal latino facĕre, da cui già nel sec. VI deriva la forma contratta fare per analogia con dare. Usatissimo in D., copre pressoché tutta l'area semantica che il vocabolo domina [...] tu che 'l cielo è tutto santo, / e ciò che ci si fa vien da buon zelo?; Fiore CCXXV 3 però ched ella sì vuol ben mostrare / a ciaschedun ciò ched ella o impreviste: Vn XXIII 24 55 Che fai? non sai novella?; If XVII 66 Che fai tu in questa fossa? Si ...
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LEOPARDI, Giacomo
Achille Tartaro
Primogenito del conte Monaldo e di Adelaide dei marchesi Antici, nacque il 29 giugno 1798 a Recanati, alla periferia dello Stato pontificio. Visse gli anni della fanciullezza [...] cui il L. accennò a Giordani il 4 sett. 1820 (Novella: Senofonte e Niccolò Machiavello, Dialogo… Filosofo greco, Murco senatore Fuoco non fu raccolta, e assolutamente episodica restò la buona accoglienza ricevuta nella visita alla scuola di B. Puoti ...
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La scienza bizantina e latina prima dell'influsso della scienza araba. Scienze della vita e medicina
Berenice Cavarra
Scienze della vita e medicina
Scienze della vita e medicina nell'Europa latina
Gli [...] , ancora meglio, il povero malato. Significativamente, nella Novella LXXX (Corpus juris civilis) il legislatore distingue fra quale ha luogo la crisi (krísis). La crisi può essere buona, e in questo caso è segnata dalla cozione degli umori nocivi ...
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1913. L’Italia e il XVI centenario dell’editto di Milano
Stefania De Nardis
Nel biennio 1912-1913 in tutta Europa si danno alle stampe centinaia fra libri, opuscoli, articoli di variegatissima natura [...] dell’a. antecedente 312. […]. È così che la novella civiltà cristiana entra trionfalmente a prendere possesso del mondo corrotto, , a suo parere, rischia di mettere a repentaglio la buona riuscita delle iniziative, almeno nella sua diocesi:
Io non ...
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MASACCIO
Angelo Tartuferi
(Tommaso di ser Giovanni di Mone di Andreuccio). – Nacque il 21 dic. 1401 a Castel San Giovanni, l’odierna San Giovanni Valdarno in provincia di Arezzo, da Giovanni di Mone [...] optimo imitatore di natura di gran rilievo universale buono componitore et puro sanza ornato». Di portata critica 1981, pp. 553-559; R. Lieberman, Brunelleschi and M. in S. Maria Novella, in Memorie domenicane, n.s., XII (1981), pp. 127-139; C. ...
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Giustiniano e le riforme religiose
Philippe Blaudeau
Il ritratto di Giustiniano è più famoso di quello di Costantino, e non solo per le sculture, le monete o i mosaici, in particolare quello di S. Vitale [...] di ottenere che a regnare siano la buona organizzazione e il buon ordine (kosmia et taxis13), seguendo l
26 Io. Eph., h.e. III 27-29. Si veda anche Evagr., h.e. V 18.
27 Novell. Iust. 146 (8 febbraio 553).
28 Cyr. S., v. Sab. 70-71.
29 Io. Eph. apud ...
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scrittura (escrittura)
Antonio Lanci
Vincent Truijen
Vincent Truijen
Guy Dominique Sixdenier
Usato con una certa frequenza anche nella Commedia, ricorre soprattutto nel Convivio.
Il senso proprio [...] ); ancora: le vecchie e... le nuove cuoia (Pd XXIV 93), L'antica e la novella / proposizion (vv. 97-98), Le nove e le scritture antiche (XXV 88), il autori profani (tutto quanto fu detto di vero, di buono o semplicemente di bello [cfr. Phil. 4,8] ...
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Le vie, i luoghi, i mezzi di scambio e di contatto. Mondo islamico
Vincenzo Strika
Francesca Romana Stasolla
La rete degli scambi e dei contatti
di Vincenzo Strika
L'economia del mondo islamico antico [...] e che permette di convogliare in gruppi più generali buona parte delle tipologie realizzate all'interno delle varie edizioni svariate fonti e solo nel V sec. d.C., in una novella di Valentiniano III, è riferibile a contenitori da trasporto. Lo ...
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Discorso intorno alla nostra lingua
Paolo Trovato
Premessa
Il Discorso intorno alla nostra lingua (o anche Dialogo intorno alla nostra lingua) – uno scritto contro i teorici della «lingua comune» e [...] (p. 105, nota), la potta di san Puccio (p. 109, nota) e il buon Dio (p. 110), né da queste pagine né dall’intero suo volume risulta in che , pp. 131-45; P. Stoppelli, Machiavelli e la novella di Belfagor. Saggio di filologia attributiva, Roma 2007; P ...
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Costantino e i templi
Silvia Margutti
Negli anni successivi all’emanazione dell’editto di Milano del 313 d.C., con il quale Costantino e Licinio avevano reso il cristianesimo religio licita in tutto [...] absit a saeculo nostro […] redimiri sertis templorum impios postes».
44 Novell. Iust. 4 (11 luglio 458).
45 Dig. I 8,9 58,1. Suggestionata da questa immagine tramandata da Eusebio, buona parte della storiografia moderna a partire dal Du Cange, che ...
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novella
novèlla s. f. [lat. pop. *novella, neutro pl. sostantivato dell’agg. novellus «novello»; il sign. 3 dal lat. tardo Novellae, agg. femm. pl. (sottint. Constitutiones)]. – 1. a. ant. Novità, fatto nuovo o insolito, in quanto sia comunicato...
novellare
v. intr. [der. di novella] (io novèllo, ecc.; aus. avere), letter. – 1. Raccontare novelle (o una novella): trascorrere la sera novellando accanto al fuoco; se la morte è una pestilenza, vogliamo scordarcene, novellando? (Bufalino);...