CATALANI, Alfredo
Sergio Martinotti
Nacque a Lucca il 19 giugno 1854 da Eugenio e da Giuseppina Picconi.
Il padre, buon pianista e compositore, allievo di Giovanni Pacini, si era dedicato all'insegnamento [...] lo chiamavano i condiscepoli affettuosamente), come altri giovani abbia stimato e seguito il solitario e grandissimo CésarFranck, rinnovatore profondo della musica francese: non fosse che per l'elaborazione personalissima dell'ammirato linguaggio ...
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PERRACHIO, Luigi
Giorgio Pestelli
PERRACHIO, Luigi. – Nacque a Torino il 28 maggio 1883 da Ludovico e da Luisa Elia.
Crebbe in una famiglia della solida e colta borghesia piemontese, dove la conoscenza [...] , alcune liriche da camera e un Quartetto d’archi, rivelano già un sicuro mestiere improntato al linguaggio tardoromantico di CésarFranck e Brahms; su La Critica musicale del dicembre 1918 Guido M. Gatti tracciò un affettuoso ritratto di Perrachio ...
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PETRI, Mario
Giancarlo Landini
PETRI (Pezzetta), Mario. – Basso-baritono, nacque a Perugia il 21 gennaio 1922, da Attilio, commerciante di carbone, e da Terzilia Fucelli, abitanti in via de’ Priori.
A [...] Missa in Si minore di Bach, la Missa solemnis e la Nona di Beethoven, il Messia di Händel, le Beatitudini di CésarFranck ecc.
Herbert von Karajan lo volle alla Scala come protagonistanel Don Giovanni del 1951, ripreso nel 1953 (il successo gli valse ...
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POLO, Enrico
Renato Ricco
POLO, Enrico. – Nacque a Parma il 18 novembre 1868, da Giuseppe e da Anna Piccoli.
Di famiglia modesta, Polo iniziò giovanissimo gli studi di violino e composizione presso [...] a tre per violino, viola e violoncello con accompagnamento di pianoforte di Felice Giardini, la Sonata per violino e pianofortedi CésarFranck) e concertistiche più o meno note (accanto al Concerto per quattro violini obbligati di Leonardo Leo e al ...
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