PADULA, Maria. – Nacque a Montemurro (Potenza) il 12 gennaio 1915 da una relazione fra Giuseppina Pascarelli, contadina, e un uomo la cui identità è rimasta ignota, il quale non volle riconoscerla. Accolta [...] belle arti di Napoli, ebbe fra i suoi maestri Giovanni Brancaccio ed Emilio Notte, che le aprì gli orizzonti delle avanguardie, da Cézanne a Van Gogh e Gauguin; tuttavia con il docente di pittura, Pietro Gaudenzi, non entrò in sintonia, tanto che ...
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COSTETTI, Giovanni
Giorgio Patrizi
Nacque a Reggio Emilia il 13 luglio 1874 da Massimiliano, sarto, e da una cucitrice, Luigia Sacchi, secondogenito della famiglia, essendo già nato, nel 1871, Romeo; [...] . non si mostrò attratto dall'impressionismo: cercò soluzioni di superamento di queste esperienze e fu attratto soprattutto da Cézanne. Soffici, in un Ricordo di C., afferma che egli non comprese sostanzialmente nulla della cultura francese di quegli ...
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CHECCHI, Arturo
Antonio Pandolfelli
Nacque da Emilio ed Erminia Vannucci il 29 settembre 1886 a Fucecchio (Firenze), dove, studente delle scuole professionali, fu avviato allo studio del disegno da [...] e reattivo verso le persistenze preraffaellite come verso la stanca tradizione postmacchiaiola, attento alla lezione di Van Gogh e di Cézanne i cui originali, però, ebbe modo di conoscere solo alla Biennale veneziana del '20 (Rosi, A. C., 1962).
Nel ...
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PIRANDELLO, Fausto Calogero
Francesco Santaniello
PIRANDELLO, Fausto Calogero. – Nacque a Roma il 17 giugno 1899, terzogenito del drammaturgo premio Nobel per la letteratura Luigi e di Maria Antonietta [...] , che si rivestono oppure che sono immersi nell’acqua significò per lui riallacciarsi alla tradizione pittorica avviata da Paul Cézanne e Pierre-August Renoir, ma anche studiare i differenti atteggiamenti umani e descrivere le più diverse contorsioni ...
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LEVIER (Levi), Adolfo, noto anche come Adolfo Pakitz
Maurizio Lorber
LEVIER (Levi), Adolfo, noto anche come Adolfo Pakitz. – Figlio del commerciante Giacomo Levi e di Caterina Pakitz, nacque a Trieste [...] accademico ricevuto a Monaco. Di grande impatto sull'artista fu anche lo studio dell'arte di Paul Gauguin e Paul Cézanne cui erano state dedicate nel corso dei Salons d'Automne rispettivamente del 1906 e del 1907 due grandi retrospettive.Si data ...
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Nell’arte figurativa, dipinti che hanno come soggetto fiori, frutta, pesci, cacciagione, o vari oggetti d’uso.
La n. si configura nell’arte occidentale come genere pittorico autonomo dal 17° sec.; queste [...] ed esclusive ricerche formali, la n. ha una parte importante nella pittura del 19° sec. con H. de Fantin-Latour, Courbet, P. Cézanne, V. van Gogh; e, nel 20° sec., nell’ambito cubista, nel purismo. Alcuni pittori, come G. Morandi, ne fanno il tema ...
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Fotografia
di Carlo Bertelli
Fotografia
sommario: 1. Introduzione. 2. Accessibilità della fotografia. 3. Fotografia e realtà: memoria e imprevisto. 4. Fotografia creativa. 5. Arte e fotografia: riproduzione [...] , e più o meno apertamente, alla fotografia (e l'appoggio della fotografia è ricercato da artisti come Degas, Manet, Cézanne, Gauguin, Toulouse-Lautrec, per limitarsi solo ai maggiori nomi francesi), mentre i nuovi metodi di stampa (i cosiddetti ...
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CAPUTO, Ulisse
Mario Rotili
Nacque a Salerno il 4 nov. 1872 da Ermenegildo e da Francesca San Martino. Dopo un primo avvio alla pittura ricevuto a Cava dei Tirreni da Riccardo Alfieri, un artista modesto [...] in collezioni private, basti ricordare L'inglesina,Cuffietta bianca,La tazza di tè,La piccola bretone,Pomeriggio,Nel giardino di Cézanne ad Aix (cfr. Catal. Bolaffi). Tuttavia anche in questo secondo lungo periodo della vita, conclusasi a Parigi nel ...
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CONSAGRA, Pietro
Federica De Rosa
Nacque a Mazara del Vallo, in provincia di Trapani, il 4 ottobre 1920 da Luigi e da Maria Lentini. Il padre, di origini palermitane, proveniva da una famiglia di venditori [...] Leonardi, discutendo sullo stato dell’arte e immaginando da dove ripartire: «da Courbet o da Picasso», «Turcato diceva che Cézanne era il maestro dell’arte moderna» (p. 43). Nel settembre 1944 si inscrisse all’Accademia di belle arti di Roma ...
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Rappresentazione degli oggetti nello spazio (nel disegno, nella pittura ma anche nella scultura in bassorilievo o altorilievo), in modo da raggiungere l’effetto della terza dimensione su una superficie [...] giunge a un progressivo abbandono della costruzione geometrica: prime consapevoli deroghe dell’obiettività prospettica si hanno con P. Cézanne, dove i piani orizzontali si ribaltano verso l’osservatore. Con il cubismo il rifiuto della p. assume una ...
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innamorato
(ant. inamorato) agg. e s. m. (f. -a) [part. pass. di innamorare]. – 1. agg. a. Che nutre amore o che è preso d’amore per una persona: indica sempre un sentimento d’amore intenso, che può essere incipiente, e perciò più vivo e tormentoso...
impressionismo
s. m. [dal fr. impressionnisme]. – 1. Corrente artistica, la più vitale e rinnovatrice della pittura nel sec. 19°, che deriva il suo nome dall’epiteto spregiativo (impressionnistes, e questo dal titolo di un quadro di C. Monet,...