Uomo politico e scrittore (Napoli 1768 - Pesaro 1838), difensore a oltranza dei privilegi ecclesiastici e feudali, sostenitore della monarchia assoluta, fu nel 1799 imprigionato e condannato a morte per [...] . Nel 1806 seguì i Borboni in Sicilia, e alla restaurazione fu ministro di polizia (1816 e 1821), attuando una politica così chiederne al re l'allontanamento dal regno. Da quel momento, il C. andò ramingo per varie corti d'Italia, mal sofferto per l ...
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Generale e uomo politico (Paternò 1774 - Napoli 1853); combatté prima (1796) contro i Francesi in Lombardia, poi, a Napoli, aderì alla repubblica (1799), sicché dovette presto andare in esilio. A Napoli [...] contro il regno di Napoli in seguito ai moti del 1820, fu incaricato di coprire la via di Terracina con le sue forze, che , peraltro, si sbandarono prima di cimentarsi. Il C. riparò a Barcellona e di là in Inghilterra, dove scrisse i ...
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Figlio (Atene 1868 - Palermo 1923) di re Giorgio di Grecia e della granduchessa Olga di Russia; dopo aver conseguito un brillante successo militare contro i Turchi (1912), salì al trono nel marzo 1913 [...] padre fu assassinato. Durante la prima guerra mondiale volle tenere la Grecia neutrale, contro le pressioni dell'Intesa e l'atteggiamento interventista di Venizèlos. Nonostante le proteste italiane, l'Intesa nel 1917 chiese la destituzione di C. che ...
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Generale macedone (circa 350-298 a. C.), poi re di Macedonia; morto Alessandro Magno che C. non aveva seguito in Asia, fu in seguito all'accordo di Triparadiso (321) assegnato dal padre Antipatro, reggente [...] , alleandosi con Tolomeo. Nella guerra che ne seguì ebbe il sopravvento su Poliperconte e nella pace del 311 gli fu confermata la strategia dell'Europa. Nel 310 fece uccidere Rossane col giovane figlio Alessandro ch'egli aveva fatto relegare in ...
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Figlia (Alcalá de Henares 1485 - Kimbolton, Huntingdon, 1536) di Ferdinando il Cattolico e d'Isabella di Castiglia; vedova di Arturo principe di Galles (1502) prima che il matrimonio fosse consumato, sposò [...] l'11 giugno 1509 Enrico VIII e fu con lui incoronata regina il 24 giugno. Dei figli una sola sopravvisse, Maria Tudor (la futura che aveva deciso di ottenere il divorzio, fece allontanare dalla corte C.; poi - dopo il rifiuto di Clemente VII - fatta ...
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Maresciallo e uomo politico portoghese (Lisbona 1869 - ivi 1951); nel 1926 fu uno dei capi della "marcia su Lisbona" organizzata dal maresciallo M. de Oliveira Gomes da Costa per costituire un governo [...] direzione della dittatura militare. Rieletto quattro volte alla presidenza della Repubblica (1928, 1935, 1942, 1949), il C. affidò a O. Salazar, divenuto presidente del Consiglio, la direzione effettiva della politica portoghese; negli ultimi anni ...
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1. Antico legislatore spartano; in qualità di eforo avrebbe introdotto nel 556-55 a. C. una riforma di carattere interno. Fu unanimemente incluso dagli antichi tra i Sette sapienti. Molto si discute tra [...] i critici moderni sulla storicità e sul carattere della sua attività politica. 2. Spartano di stirpe regale (3º sec. a. C.); alla morte di Cleomene III cercò di far valere contro l'usurpatore Licurgo i suoi diritti al trono, proponendo insieme alcune ...
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1. Figlio (13 a. C. - 23 d. C.) dell'imperatore Tiberio e di Vipsania Agrippina; nel 14 d. C. domò le legioni della Pannonia insorte, nel 15 fu console, nel 18 ricevette la resa di Maroboduo. Nel 22, morto [...] Germanico, fu designato alla successione, ma un anno dopo morì, si disse, avvelenato dalla moglie Livilla per istigazione di Seiano. 2. Figlio (8-33 d. C.) di Germanico e di Agrippina maggiore. Accusato da Seiano, fu messo in prigione e vi morì di ...
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Cardinale (Capranica Prenestina 1400 - Roma 1458); creato cardinale segreto da Martino V, suo parente, nel 1423, fu riconosciuto, per intrighi politici, da Eugenio IV solo nel 1435. Durante il pontificato [...] di riforma della Chiesa. Nel conclave del 1455 parve vicino alla tiara, riuscì invece eletto Callisto III (Alonso Borgia), che il C. biasimò per il suo nepotismo, così che incorse nell'odio dei Borgia. Umanista e mecenate, fondò a Roma il Collegio ...
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Patriota e scrittore italiano (Carbonara Scrivia 1823 - Firenze 1883); notissima la sua poesia Il re Tentenna (1847), ingegnosa caricatura di Carlo Alberto, che costrinse il C. all'esilio a Firenze e poi [...] a Roma; volontario nel '48, scrisse, tra l'altro, dopo Novara il canto La carabina del bersagliere, e dopo i moti del '57 il Libro del profeta Pippo, ditirambo antimazziniano. Postuma fu pubblicata una raccolta di Poesie (1885). ...
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kung fu
⟨kuṅ fu⟩ s. cin., usato in ital. al masch. – Antica tecnica di lotta di origine cinese, di cui troviamo tracce sin dall’11° sec. a.C., durante la dinastia Zhou. Come sistema codificato di arti marziali nasce nel 527 d.C. nel monastero...