Abbiamo discusso in alcune rubriche precedenti della frequente derivazione di nomi e cognomi da toponimi ed etnici. Ci sono a questo punto due domande che legittimamente ci si può porre. La prima: perché [...] è poi così difficile né strano trovare oggi un Veronese a Verona o un Perugini a Perugia.Ma, accanto a questa nascita orale ‘re’ (dunque la regalità in un modo o nell’altro c’entra). In Italia Melchiorre ha subìto varie modificazioni, per influsso di ...
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A giudicare dai repertori lessicografici italiani solo un ristrettissimo numero di termini della matematica deriva da nomi propri: tenendo conto unicamente delle monorematiche, ad esempio, il GRADIT registra [...] matematico greco antico Talete di Mileto, morto tra il 548 e il 545 a.C.), di Pitagora e di Euclide a quello di Pappo-Pascal (o teorema di quali si sviluppano alcune ignote verità della geometria, Verona, Stabilimento tipografico di G. Civelli, 1876. ...
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(I gueffus) Si chiamano così perché quando li mettiamo a caramella nella carta, tagliuzziamo i bordi a denti piatti, come le torri dei castelli guelfiMichela Murgia L’Italia dei mille campaniliI prestiti [...] grandi e piccoli, rifioriti nel dopoguerra, dalle osterie di Verona, ad Alba capitale del tartufo bianco, alla Cesarina di dialettali del cibo, talvolta parzialmente italianizzati, e non c’è che l’imbarazzo della scelta (dalla lombarda Hosteria ...
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Corrado PestelliGianfranco ContiniIl «midollo» della linguistica, la filologia «costruttiva» e «valutativa», l’espressionismo linguistico-letterario, da Bonvesin da la Riva ad Albino PierroFirenze, Franco [...] gemme che gremiscono lo scrigno continiano tratta questa preziosa ricerca di Corrado Pestelli. Riferimenti bibliograficiPestelli C., Capuana novelliere, Verona, Gutenberg, 1991.Id., Occasioni leopardiane e altri studi sull’Otto e sul Novecento, Roma ...
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In Grecia, confidenzialmente, la chiamano Maria; in Italia, invece, la Callas. È stata definita la Divina, la Diva, la Tigre, la Pasionaria del canto, la Guernica della vocalità. Certamente un mito. Le [...] Nel 1947 arriva in Italia per esibirsi all’Arena di Verona nella Gioconda di Ponchielli diretta da Tullio Serafin (che ; in leisi era rotto il meccanismo della vita, e non c’era orologiaio capace di aggiustarlo. Troppo delicati erano gli ingranaggi, ...
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Il lessico usato nei principali telegiornali italiani influisce sulla costruzione dell’“immaginario sessista” dei cittadini? Quanto contribuisce al perdurare del “sessimo linguistico”, che è la discriminazione [...] chiave linguistica, poi in chiave sociologica). Al centro però c’è l’aspetto affrontato – con un approccio interdisciplinare tra considerazioni sulla differenza sessuale nel linguaggio, Essedue, Verona 1986 Immagine: Les demoiselles d'Avignon di ...
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veronica
verónica 〈berónika〉 s. f., spagn. [dal nome dell’icona che raffigura il volto di Cristo (v. veronica1), richiamata dalla cappa distesa]. – Figura tipica della corrida, nella quale il torero spostandosi lateralmente porta il toro a...
baglioniano agg. e s. m. (f. -a) Che è proprio del cantautore e uomo di spettacolo Claudio Baglioni; come s., chi è seguace, fan di Claudio Baglioni. ◆ Lo spettacolo deve piacere, senza rischi inutili. Fatuo e sfacciato, ricorre ad ogni astuzia,...
Nato a Verona il 16 gennaio 1760 di famiglia assai numerosa (egli era il secondo di dieci figli) e non ricca, entrò giovinetto nella congregazione di S. Filippo Neri, e quando questa fu disciolta nel 1810, continuò a esercitare con molto zelo...
MUTTONI, Lorenzo
Ilaria Mariani
– Nacque a Verona, nella parrocchia di S. Felicita, il 13 ottobre 1726 da Francesco e da Lucia Cuspati (Verona, Archivio storico della Curia diocesana, S. Felicita, Battesimi, 1723-1745).
Si formò con Giacomo...