DE GIOVANNI, Nicola
Danilo Prefumo
Nacque a Genova il 4 giugno del 1802 da Cesare e da Antonia Ginocchio; dal padre, un commerciante dilettante di violino, ricevette la prima istruzione musicale. Avviato [...] ascoltare, in quegli anni, a Perugia, Cesena, Treviso, Mantova e Verona. Il 12 dicembre 1843, nel corso di una grande accademia alla musica "Nicolò Paganini" di Genova, Genova 1975, pp. 19 s.; C. M. Rietmann, Il violino e Genova, Genova 1975, pp. 49 ...
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CRIVELLI
Maurizio Padoan
Famiglia di cantanti e compositori attivi nei secoli XVIII-XIX.
Gaetano, nato a Brescia il 20 ott. 1768, è il più importante esponente della famiglia. Ebbe la sua prima formazione [...] bella voce e la sua abilità nel fraseggio. Dopo aver cantato a Verona nel 1798 e a Palermo nel 1801, fu nel 1802 a Venezia, Pacini, Il vascello e l'Occidente diM. E. Carafa, Clotilde di C. Coccia La sposa fedele di Pacini, Il califfo e la schiava di ...
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GRAFFIGNA, Achille Giuseppe
Ennio Speranza
Nato il 2 maggio 1816 a San Martino dall'Argine, nel Mantovano, da Angelo, professore di musica, e Maria Todescati, compì i primi studi musicali con Francesco [...] carica di maestro concertatore al teatro Filarmonico di Verona, mentre l'anno seguente lo troviamo insieme con Fétis, Biogr. univ. des musiciens, IV, p. 79; Suppl., I, p. 443; C. Schmidl, Diz. univ. dei musicisti, I, p. 653; Enc. della musica Ricordi, ...
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FRANCI, Benvenuto
Paola Campi
Nacque a Pienza il 1° luglio 1891 da Carlo, impiegato comunale, cantante dilettante, e da Agata Lorenzini. Intorno ai dodici anni iniziò lo studio della musica con il maestro [...] 1935, La bisbetica domata di M. Persico (Petruccio di Verona) 3 marzo 1938, La figlia del re di A Arnese, Cronache del teatro S. Carlo (1937-1960), I, Napoli 1961, p. 98; C. Gatti, Il teatro alla Scala nella storia e nell'arte (1778-1963), II, Milano ...
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GALLI, Filippo
Paola Campi
Nacque a Roma, nel 1783, dal "chef de la Floreria pontificale" (Fétis, p. 389).
Studiò inizialmente da dilettante e come tale, in giovanissima età, si produsse in pubblico. [...] al 1808, cantò al teatro dei Fiorentini in opere di V. Fioravanti, C. Guglielmi, F. Grazioli, L. Mosca e G. Latilla. Le sue al giugno 1822. Rientrato in Italia, fu prima al Filarmonico di Verona nella cantata di Rossini Il vero omaggio (3 dic. 1822), ...
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GENTILI, Serafino
Nadia Carnevale
Nato a Venezia nel 1775, non si hanno notizie sulla sua formazione musicale, avvenuta probabilmente nella sua città. Nel 1795 lo troviamo come "virtuoso di musica" [...] e l'autunno del 1818 lo troviamo al Filarmonico di Verona, al teatro Comunale di Modena, al teatro degli Infuocati teatro Carolino e l'Ottocento musicale palermitano, Firenze 1957, p. 435; C. Gatti, Il teatro alla Scala nella storia e nell'arte, II, ...
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CARUSO, Luigi
Maria Caraci
Nato a Napoli il 25 sett. 1754, figlio di un maestro di cappella e fratello del tenore Emanuele, studiò dapprima col padre, poi con Nicola Sala al conservatorio della Pietà [...] Fondo, 1784; col titolo Le quattro nazioni, Verona, teatro dell'Accademia filarmonica, autunno 1797); Gli opere liriche pubbl. in Italia, Firenze 1969, pp. 90-93; B. Brumana, L. C. e la Capp. music. del duomo di Perugia..., in Nuova Riv. music. ital., ...
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BAUCARDÈ (Beaucardé, Bocardé, Boccardé, Boucardé, Bouccardé), Carlo
Leila Galleni Luisi
Nacque a Firenze il 22 apr. 1826 da padre francese, forse di nome Stefano il quale si trovava in quella città [...] voce che era di tenore, studiando con M. Casati, P. e C. Romani. Nel 1847 egli era già primo tenore nel Teatro della Piazza dove ottenne gran successo anche ne I Puritani), Treviso e Verona, fu poi scritturato dal Teatro Italiano di Parigi, dove ...
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GIRAUD, Fiorello
Roberto Staccioli
Nacque a Parma il 22 ott. 1870, figlio del tenore Lodovico e di Maria Givoni.
Il padre, Lodovico, nato a Parma il 2 marzo 1846, era di condizioni sociali umilissime. [...] apparizioni di cui si abbia notizia furono al teatro Ristori di Verona ne L'ebreo di G. Apolloni e nella Jone, Corriere della sera, 22 dic. 1907, 7 febbr. 1908, 3 apr. 1908; C. Gatti, Il teatro alla Scala nella storia e nell'arte, I, Milano 1964, ...
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GUICCIARDI, Francesco
Nadia Carnevale
Nacque a Modena nella seconda metà del sec. XVII. Trascorse gli anni di formazione nella sua città natale ed entrò ben presto alle dipendenze della corte ducale [...] , in apertura della stagione di Carnevale, interpretò il ruolo di Alfonso nel dramma serio di C.F. Pollarolo La forza della virtù, al teatro di Palazzo di Verona. Presso il medesimo teatro all'inizio del 1704 impersonò Gustavo ne Il Faramondo, opera ...
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veronica
verónica 〈berónika〉 s. f., spagn. [dal nome dell’icona che raffigura il volto di Cristo (v. veronica1), richiamata dalla cappa distesa]. – Figura tipica della corrida, nella quale il torero spostandosi lateralmente porta il toro a...
baglioniano agg. e s. m. (f. -a) Che è proprio del cantautore e uomo di spettacolo Claudio Baglioni; come s., chi è seguace, fan di Claudio Baglioni. ◆ Lo spettacolo deve piacere, senza rischi inutili. Fatuo e sfacciato, ricorre ad ogni astuzia,...