ROCCANOVA, Pittore di
A. Stenico
Ceramografo lucano, denominato così dalla località dalla quale proviene un gran numero dei suoi vasi, ora al museo di Taranto.
La sua arte deriva da quella àpula, soprattutto [...] nel colore originale dell'argilla e per contrasto appare quasi bianca. Fu attivo nella seconda metà del IV secolo.
Bibl.: C. Albizzati, in Dissert. Pont. Acc. Rom. di Archeol., XIV, 1920, p. 172, nota i; A. D. Trendall, Handbook to the Nicholson ...
Leggi Tutto
ATTICIANUS (᾿Αττικιανός, Atticiānus)
M. T. Amorelli
Scultore di Afrodisiade in Caria. Di lui abbiamo una statua di Musa ora agli Uffizî, firmata: opus Atticiani s Afrodisien(s)is.
Questa statua è datata [...] al IV o V sec. d. C. dalla maggior parte degli studiosi; è un prodotto caratteristico dell'ultimo stadio dell' W. Amelung, in Thieme-Becker, II, 1908, p. 219, s. v.; C. Albizzati, in Aréthuse, IV, 1928, p. 167; M. Squarciapino, La scuola di Afrodisia ...
Leggi Tutto
PERUGIA, Pittore di
P. Bocci
Ceramografo etrusco a cui si attribuiscono due vasi: un'anfora a punta di Perugia, da cui deriva il nome, ed un cratere a calice di Firenze, proveniente da Chiusi, che hanno [...] si può considerare più tardo dell'ultima decade del V sec. a. C.
Bibl.: H. Brunn, in bull. Inst., 1859, pp. 28-29; J. D. Beazley, Etruscan Vase-Painting, pp. 3; 36-37; C. Albizzati, Una fabbrica vulcente di vasi a figure rosse, in Mélanges d ...
Leggi Tutto
SYAGRAS (Συάγρας)
M. Zuffa
Scultore greco di Sparta della prima metà del VI sec. a. C. ricordato da Pausania (vi, 44), assieme a Chartas, come maestro di Eucheiros da Corinto, che fu a sua volta maestro [...] 1857, pp. 50, 53; F. Studniczka, Vermutungen zur griech. Kunstgesch., Vienna 1884, p. 44 s.; C. Robert, in Pauly-Wissowa, III, 1899, c. 2192 s., s. v. Chartas; C. Albizzati, in Enc. Ital., XIV, 1932, p. 548, s. v. Euchiro; Ch. Picard, Manuel, I, 1935 ...
Leggi Tutto
RICCARDI, Pittore di
A. Stenico
Ceramografo tardo (IV-III sec. a. C.) sulla cui classificazione non v'e accordo tra gli specialisti.
L'Albizzati classificò come etruschi alcuni pezzi. Il Beazley inserì [...] con soggetti mitici. Caratteristica di questa produzione sono i riempitivi conformati come una sorta di anello schiacciato.
Bibl.: C. Albizzati, in Mélanges d'Archéologie, XXXVII, 1918-19, p. 160 s.; J. D. Beazley, in Journ. Hell. Stud., LXIII ...
Leggi Tutto
POLYTIMOS (Polytimus)
Red.
Nome inciso (P. lib.) sul plinto di una statua del Museo Capitolino (Salone 27), rappresentante un cacciatore nudo che solleva una lepre. Il corpo del personaggio deriva da [...] I.L., VI, 29801; H. S. Jones, Catalogue of the Museo Capitolino, Oxford 1925, 292; C. Albizzati, in Journ. Hell. Stud., XXXVI, 1916, p. 338; G. Lippold, Kopien, Monaco 1923, p. 179; v. Lorentz, in Thieme-Becker, XXVII, 1933, p. 231; G. Bovini, in Mon ...
Leggi Tutto
SIMOS (Σῖμος)
M. Zuffa
3°. - Scultore greco di Olinto figlio di Harpalos del II sec. a. C., il cui nome c'è conservato in due iscrizioni: una a Rodi su base di statua di un Kallistratos, figlio di Nikostratos [...] di Aristandridas, figlio di Aristonymos, e di suo figlio Aristandridas.
Bibl.: G. Lippold, in Pauly-Wissowa, III A, 1927, c. 202, s. v., n. 7; C. Albizzati, in Enc. Ital., XXXI, 1936, p. 810, s. v. Simo; Thieme-Becker, XXXI, 1937, p. 80; S. Ferri ...
Leggi Tutto
SOSIPATROS (Σωσίπατρος)
M. Zuffa
Scultore greco, di età ellenistica, nativo di Soli in Cilicia. Firmò con il conterraneo Zenone una base di marmo dell'acropoli di Lindo (Rodi).
Bibl.: E. Loewy, I. G. [...] 5; G. Jacopi, in Clara Rhodos, II, 1932, p. 196, n. 24; M. Bieber, in Thieme-Becker, XXXI, 1937, p. 301; C. Albizzati, in Enc. Ital., XXXV, 1937, p. 922, s. v. Zenone; G. Lippold, Griechische Plastik, in Handbuch der Archaeologie, III, i, Monaco 1950 ...
Leggi Tutto
POLYPHAMOS (Πολύϕαμος)
F. Coarelli
Personaggio il cui nome appare su una hydrìa corinzia con scena di caccia al cinghiale, proveniente da Caere e conservata al Vaticano.
Bibl.: C. Albizzati, Vasi antichi [...] dipinti del Vaticano, Roma 1924, n. 124, p. 43, tav. 12; H. Payne, Necrocorinthia, Oxford 1931, n. 46, p. 166 e n. 1443, p. 327; E. Wüst, in Pauly-Wissowa, XXI, 1952, c. 1807. ...
Leggi Tutto
BOETHOS (Βόηϑος)
L. Laurenzi
6°. - Incisore di gemme del II sec. a. C. che ha firmato un cammeo di sardonica con Filottete ferito, buona opera di forte realismo.
Bibl.: A. Furtwängler, in Jahrbuch, 1888, [...] p. 216 s., tav. VIII, 21; id., Ant. Gemmen, tav. LVII, 3 b, II, p. 259, 3, III, p. 158; C. Albizzati, in Historia, VI, 1927, p. 4, p. 43 s. ...
Leggi Tutto
z, Z
(żèta) s. f. o m. – Venticinquesima e ultima lettera dell’alfabeto latino, derivata dalla zeta dell’alfabeto greco, che nella forma maiuscola ha lo stesso segno Z (svoltosi da quello originario che era simile a una I con i due tratti...