Il significato moderno della parola non è quello che essa aveva in antico e che in via secondaria continua ad avere anche oggi. Arte fu per gli antichi l'opera dell'uomo in quanto si distingua dall'operare [...] come bene da compiere è invece punto d'arrivo della corrispondente attività. Il bene si fa; e se non si fa, non c'è. La realtà c'è anche se sconosciuta, e non si potrebbe conoscere se non ci fosse. Tuttavia così il conoscere come il volere si muovono ...
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RESTAURO
Gustavo GIOVANNONI
Pietro TOESCA
Carlo ALBIZZATI
Umberto CIALDEA
Gino TESTI
. Restauro dei monumenti. - Il proposito di restaurare i monumenti, sia per consolidarli riparando alle ingiurie [...] il S. Paolo a Londra; in Grecia: i monumenti dell'Acropoli di Atene e i palazzi di Cnosso a Creta:
Bibl.: A. Didron e C. Daly, L'Archéologie aux prises avec l'Architecture, in Revue d'Arch., 1846, p. 276; E. Viollet-le-Duc, Dictionnaire raisonné de l ...
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Termine accolto dalla Crusca e oggidì usato per indicare così il mezzo rilievo come il basso rilievo e il rilievo schiacciato, caratterizzati da riduzioni dei piani plastici.
Riportiamo, per maggiore chiarezza, [...] oro di Vafiò, la capra selvatica in maiolica di Cnosso (fig. 3, b), e i vasi di steatite di Haghia Triada (fig. 3, c).
Per la serie ellenica gli esempî più antichi sono del sec. VII, a Creta: già grandiosi per la robusta impostazione delle masse. Un ...
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Neologismo non accolto dalla Crusca, ma passato nell'uso per significare il tutto rilievo o rilievo vero (Baldinucci). Esso si distingue dal gruppo sintario, perché le figure vi sono subordinate a un piano [...] per mole e grandiosità di stile: il fregio della grande ara di Pergamo, dedicata dal re Eumene II verso il 180 a. C. Ogni figura può dirsi una statua, benché faccia massa col fondo; la fantasia delle mosse e dei raggruppamenti non potrebbe essere più ...
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Del ciborio, che si sa essere stato fin dal sec. Iv sopra gli altari delle basiliche cristiane, si possono trovare moltissimi antecedenti.
Era usato in certi culti misterici pagani; p. es. le rituali ierogamie [...] il Mille (per es. a Castel S. Elia presso Nepi). c) Ciborî coperti a vòlta e aventi frontoni ad archetto fastigiati a Civate che ne ripete il tipo. In uno studio recente l'Albizzati, contro quasi tutti gli altri storici dell'arte, tenderebbe a provare ...
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ZEUSI (Ζεῦξις, Zeuxis, forse abbreviazione di Ζεύξιττος, che è il nome dato dai codici del Protagora di Platone)
Carlo Albizzati
Pittore d'Eraclea, probabilmente quella di Lucania: in tal caso uno degl'Italioti [...] immigrati colà. Era un giovane, verso il 425 a. C., venuto da poco in Atene, e sembra che fosse già morto nel 394, quando Isocrate (Antidosis, 2) lo ricordò in un suo discorso: dovrebbe dunque essere vissuto una sessantina d'anni. Lavorò pure in ...
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Artefice mitico, che rappresenta nella civiltà greca gl'inizî della tecnica e dell'arte tra gli uomini, e si può dire un doppione mortale di Efesto. Il nome, che già Pausania (IX, 3, 2) ritiene allegorico, [...] stessa radice del verbo δαιδάλλω "lavoro con arte": significa perciò "artiere", tanto che sopra un vaso italo-greco del sec. IV a. C. esso accompagna la figura di Efesto. La leggenda di D. è ateniese; egli è l'eroe eponimo nel demo dei Dedalidi, come ...
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Scultore da Magnesia sul Meandro. Nel periodo arcaico Ia sua figura appare isolata, quasi leggendaria, senza che si possa determinare in qual momento gli Spartani l'abbiano chiamato a eseguire il trono [...] ., simile all'Artemide Efesia, insieme alle Cariti, probabilmente due come si veneravano ad Amicle. A destra, ma non è detto come, c'erano Echidna e Tifone, a sinistra dei Tritoni. Sotto il sedile, davanti e dietro, due Cariti e due Ore (stagioni), e ...
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TIMOTEO
Carlo Albizzati
. Scultore greco: uno dei quattro che decorarono il mausoleo d'Alicarnasso intorno al 350 a. C. Plinio (Nal. Hist., XXXVI, 30) gli attribuisce le sculture del lato meridionale. [...] era di lui un simulacro d'Esculapio (Pausania II, 32, 4), non sappiamo di qual materia: quelli del luogo, nel sec. II d. C., lo chiamavano Ippolito, e da ciò s'argomenta che fosse imberbe. Plinio (XXXIV, 91) menziona l'artista con altri che fecero in ...
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Il nome ricorre tre volte in una stessa famiglia di scultori che fiorì a Rodi nei secoli II (fine) e I a. C. Documenti epigrafici trovati a Lindo permettono di stabilire la genealogia: il primo, figlio [...] Dionisio), e un terzo Agesandro, adottato da un Damaineto e ricordato come sacerdote di Athena Lindia nel sec. I a. C.; carica, questa, rivestita del resto anche dal fratello Atanasio. A questa famiglia si riferisce certamente la notizia di Plinio il ...
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z, Z
(żèta) s. f. o m. – Venticinquesima e ultima lettera dell’alfabeto latino, derivata dalla zeta dell’alfabeto greco, che nella forma maiuscola ha lo stesso segno Z (svoltosi da quello originario che era simile a una I con i due tratti...