Conosciamo quattro scultori greci di questo nome. Il primo, E. di Sicione e scolaro di Lisippo, fu attivo verso il 300 a. C. Tre opere in bronzo, certamente di lui, sono ricordate da scrittori antichi: [...] Del terzo abbiamo nove basi di statue onorarie con la firma, trovate a Delo: lavorò intorno al 100 a. C., e non sembra identificabile con il precedente, benché possa ritenersi suo concittadino e, con probabilità, suo consanguineo.
Il quarto fu figlio ...
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Nome di parecchi artisti greci.
1. Ateniese del demo di Alopece, scultore di bronzi: operò, all'incirca, dal 410 al 360 a. C. Famoso per i ritratti, cercava la somiglianza più che la bellezza delle forme [...] di Pellico stratego corinzio, è vivamente descritta da Luciano (l. c., 18): calvo e panciuto, con le vene sporgenti, la barba Filometore, cacciato dal fratello Evergete II nel 165 a. C., ricambiando al re le cortesie ricevute alla corte d'Alessandria ...
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ZENONE (Ζήνων, Zeno)
Carlo Albizzati
Conosciamo dalle loro firme parecchi scultori greci di questo nome. Uno del periodo ellenistico, gli altri d'epoca romana imperiale, e questi tutti d'Afrodisia di [...] . abbia ottenuto la cittadinanza romana da Vespasiano o dai figli; ad ogni modo l'epigrafe non è anteriore al 70 d. C.
3. Figlio di Attina: resta la firma sul mantello di una statua maschile drappeggiata, seduta, priva della testa, al Museo nazionale ...
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Figlio d'Artemidoro, scultore. Insieme col fratello Taurisco rappresentò in un colossale gruppo marmoreo Anfione e Zeto che legano Dirce alle corna del toro. Plinio, (Nat. Hist., XXXVI, 34), ch 'è l'unica [...] che possediamo non palesa molta originalità: è un accademismo, grandioso e sapiente, che palesa lo studio di sculture del sec. IV a. C. Per un vezzo da cicerone, che gli è abituale in casi consimili, Plinio aggiunge che l'opera era ricavata da un sol ...
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Conosciamo tre scultori greci di questo nome.
Il primo, Sicionio, è il più famoso; esso operava verso il 500 a. C. Il lavoro suo più importante fu il simulacro colossale, in bronzo, di Apollo Filesio, [...] Scavi, 1929, p. 415). Nel tempio d'Afrodite a Sicione v'era, di C., la statua della dea in oro e avorio: essa era seduta, con il pure Sicionio, scolaro di Policleto maggiore, lavorava verso il 400 a. C.; Pausania (VI, 13, 7) ricorda di lui la statua ...
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Scultore ateniese attivo verso il 470 a. C., secondo Pausania (VIII, 42, 10): la firma, sopra una base di statua trovata all'Acropoli, è appunto di quel tempo. Meno attendibile è la cronologia di Plinio [...] nome. L'uno, pure scultore, del sec. I d. C., firmò con Filateneo, suo socio e concittadino, la statua di Claudio abbastanza mediocre. L'altro fu pittore di vasi, verso il 450 a. C.: il medaglione di una tazza, con la firma, fu riprodotto dallo ...
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Possiamo identificare almeno tre artisti greci di tal nome. Il primo, scultore, figlio d'Aristodico, è ricordato da Simonide (fr. 157) per una statua d'Artemide: visse sul principio del sec. V, forse non [...] fu messa in opera non ancora finita, e tale rimase perché nel frattempo il committente cadde a Filippi (42 a. C.) e morì pure l'artista. Nella galleria d'Asinio Pollione v'erano statue di centauri che portavano ninfe: questo appellativo conviene ...
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Scultore, figlio di Nestore. Già nel Rinascimento fu nota e studiata dagli artisti una sua statua frammentaria in marmo, il cosiddetto torso di Belvedere al Vaticano (v. tav. CXLVIII), già creduto simulacro [...] data da Calcidio, traduttore e commentatore latino del Timeo di Platone (ediz. Meurs., p. 440), nel sec. IV d. C.
Bibl.: C. Robert, in Pauly-Wissowa, Real-Encycl. der class. Altertumswiss., II, i, Stoccarda 1896, col. 162; W. Amelung, in Thieme ...
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ONATA ('Ονατας, forma dorica)
Carlo Albizzati
Figlio di Micone: fu il più rinomato tra gli scultori di Egina. Si ricordano di lui opere in bronzo. Doveva essere famoso prima del 480 a. C., perché si [...] in età romana, esisteva di O. un Apollo, anch'esso colossale. A Figalia, in Arcadia, si ricordava nel sec. II d. C. la Demetra Nera, con testa equina dalla quale sorgevano serpenti e altri animali, riproduzione d'un antichissimo idolo di legno: posta ...
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Conosciamo alcuni artisti greci col nome di Εὔχειρ, e altri con la variante Εὔχειρος. Dei primi, uno è detto parente di Dedalo, e inventore della pittura in Grecia, secondo una notizia che Plinio (Nat. [...] che però altrove è detto discepolo di Dipeno o di Dedalo. L'attività di E. risulterebbe così nella seconda metà del sec. VI a. C.: egli avrebbe imparato l'arte dagli spartani Carta e Siagra. Un altro E., infine, fu vasaio attico: lavorò nel sec. VI a ...
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z, Z
(żèta) s. f. o m. – Venticinquesima e ultima lettera dell’alfabeto latino, derivata dalla zeta dell’alfabeto greco, che nella forma maiuscola ha lo stesso segno Z (svoltosi da quello originario che era simile a una I con i due tratti...