Scultore e cesellatore ateniese. Lavorò negli ultimi decennî del sec. V a. C., perché era sua opera la lampada d'oro del tempio d'Atena Poliade all'Eretteo, terminata nel 406. Il serbatoio dell'olio bastava [...] d'Alicarnasso (De Isocr., 3) ne vantò la finezza e la grazia, mettendo C. accanto a Calamide (v.). Secondo una tradizione trasmessaci da Vitruvio (IV, 1, 10), C. sarebbe l'inventore del capitello corinzio, per il quale avrebbe preso lo spunto dalle ...
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Scultore, e forse anche pittore, da Rodi. Plinio (Nat. Hist., XXXIV, 36) ricorda opere di lui esistenti allora in Roma: nel tempio di Apollo, al portico d'Ottavia, il simulacro del nume, probabilmente [...] Antifonte: l'artista si dice rodiese, indicando come padre Policarmo, e la paleografia non è più antica del sec. I a. C. La tradizione dell'arte e dei nomi nelle stesse famiglie può farci dubitare, quanto all'identità della persona, anche per l ...
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Si ricordano cinque scultori greci di questo nome.
1. Lavorò nell'Attica nella seconda metà del sec. VI a. C., e ci è noto sia da un frammento di firma sulla base d'una statua votiva, sia da un rilievo [...] il carattere arcaico e aggiungendo che era anteriore al 494 a. C.
4. Figlio di Cleoita, forse abiatico del secondo. Pausania la base dell'Atena crisoelefantina di Fidia, nel 398 a. C.; alcuni identificano questo col precedente.
Bibl.: W. Amelung, in ...
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Figlio di Micciade, scultore di Chio: visse intorno alla metà del sec. VI a. C. e appartenne a famiglia d'artisti: famosi anche furono i suoi figli (v. bupalo e atenide).
Opere di lui, secondo Plinio (Nat. [...] hist., XXXVI, 11), esistevano a Lesbo e a Delo. Una tradizione raccolta da studiosi di Pergamo nel periodo ellenistico e conservataci da un commentatore greco di Aristofane, gli attribuisce l'invenzione ...
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Si conoscono due scultori di questo nome. Il primo è di Egina: il tempo della sua attività, al principio del sec. V a. C., fu desunto dalla lettura paleografica della base di una statua con la sua firma [...] frammento della base con l'iscrizione (Loewy, Inschr. griech. Bildh., n. 33), databile per la paleografia verso la metà del sec. V a. C., e le statue di un coro di 35 fanciuli di Messina, con le figure del maestro e del suonatore di flauto, che erano ...
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Scultore ateniese, socio e probabilmente fratello di Nesiote, che firmò con lui le opere di cui resta memoria. I due sembrano essere stati soprattutto bronzisti, e dovevano essere tra i più famosi in Atene [...] per ricevere dallo stato la commissione del gruppo dei Tirannicidi, collocato sull'agorà tra il 477 e il 475 a. C. in sostituzione di quello asportato dai Persiani. L'opera è tra le creazioni più poderose dell'ultimo periodo arcaico per la ...
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Scultore, nato a Lindo nell'isola di Rodi, allievo di Lisippo. L'opera più famosa di lui fu la statua gigantesca del Sole, nume tutelare dell'isola, eretta dai Rodiesi per celebrare la liberazione della [...] Plinio (Nat. Hist., XXXIV, 41) parla dei frammenti e sembra che li abbia veduti; ricorda anche una testa, lavoro di C., dedicata sul Campidoglio dal console P. Lentulo. Null'altro sappiamo su questo artista.
Bibl.: Thieme-Becker, Künstler-Lexikon, VI ...
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Questo, e non Dedalo, come dapprima si era erroneamente letto, è il nome di uno scultore bitino, che operò all'incirca dal 250 al 200 a. C.; identificato per una notizia di Dionisio Periegeta, conservata [...] Stratios a Nicomedia: statua che pare sia riprodotta nelle monete dei re di Bitinia, cominciando da Prusia I (dal 228 al 74 a. C.; v. fig.). Plinio (Nat. Hist., XXXVI, 35) menziona pure un'Afrodite al bagno, che era in Roma nel tempio di Giunone al ...
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Scultore bronzista, figlio di Patrocle, che era forse fratello di Policleto. La più antica opera che si ricordi di lui è la statua di Eupolemo eleo, vincitore allo stadio nel 396 a. C., dedicata in Olimpia; [...] degna di nota quella di un fanciullo sul cavallo. Fece pure colà il trofeo per la vittoria degli Elei sugli Spartani (Paus., l. c., 2, 8). Plinio (Nat. Hist., 34, 76) ricorda due fanciulli che si forbiscono con la strigile; una base di statua con la ...
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Scultore greco e cittadino romano. La firma era scolpita sopra un frammento, ora perduto, di drappeggio statuario a Villa Borghese. Il prenome fa credere che l'artista avesse comune il patrono col precedente, [...] un po' scialbo delle figure è certamente da attribuire all'autore che ispirandosi alle sculture del sec. IV a. C., riesce soltanto a ottenere effetti superficiali di eleganza euritmica e di bellezza formale, senza raggiungere né intensità plastica né ...
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z, Z
(żèta) s. f. o m. – Venticinquesima e ultima lettera dell’alfabeto latino, derivata dalla zeta dell’alfabeto greco, che nella forma maiuscola ha lo stesso segno Z (svoltosi da quello originario che era simile a una I con i due tratti...