Figlio di Boeto (v.), scultore da Nicomedia. Il Ligorio ci ha tramandato la firma di lui, con quella del fratello Menodoto, scritta sotto la clava d'una statua d'Ercole, simile di tipo al noto colosso [...] , specialmente per l'etnico. Siccome il modo di collocare l'iscrizione sulla statua non si ritiene anteriore al sec. I a. C., pare che il Boeto qui ricordato, si debba ritenere figlio del maggiore (VII, p. 270 seg.): la discendenza è assai probabile ...
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Scultore di Eraclea (di quale precisamente fra le città di questo nome non sappiamo). Lavorò nell'Attica sulla fine del sec. III a. C.: in Atene si trovò la base firmata d'una statua femminile seduta (Löwy, [...] Inschrift. griech. Bildh., 61, 258), in Eleusi quella d'una figura iconica più probabilmente maschile (Löwy, op. cit., 61 a): entrambe di bronzo. Forse è il medesimo artista ricordato due volte da Plinio, ...
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Plinio (Nat. Hist., 35,152) racconta che Demarato Corinzio, riparando in Etruria verso il 660 a. C., fu accompagnato da tre modellatori d'argilla che introdussero l'arte loro in Italia: D., Euchiro ed [...] Eugrammo. Nei tre nomi sono simboleggiate le arti del disegno: la plastica corrisponde al 2° (= buona mano), la pittura al 3° (= buona linea), mentre D. (= tubo per traguardare) dovrebbe significare l'architettura. ...
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Scultore da Nasso: lavorò verso il 800 a. C. Si legge la sua firma sopra una stele funebre marmorea, trovata a Orcomeno in Beozia, ora al Museo Nazionale d'Atene. È in forma di edicola, col defunto ammantato [...] che s'appoggia al bastone, facendo giocare il cane, a cui presenta una locusta. L'iscrizione funeraria doveva essere sulla base, e s'è perduta. La scultura era in origine policromata, fine lo stile e abile ...
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Il nome di Atenione, interpretato come firma d'artista, si legge in rilievo sopra un cammeo del Museo di Napoli. V'è scolpito Giove sulla quadriga che fulmina i Giganti: è un originale del periodo ellenistico [...] re ellenistico sulla quadriga guidata da Atena. Si ritiene che questo incisore abbia lavorato a Pergamo nel sec. II a. C.
Bibl.: A. Furtwängler, Antike Gemmen, Lipsia 1900, III, p. 158; E. Pernice, in Thieme-Becker, Künstlerlex., II, Lipsia 1908, p ...
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Scultore; già Plinio (Nat. Hist., XXXIV, 72) gli attribuisce una leonessa di bronzo senza lingua che si vedeva nei Propilei d'Atene (Plut., De Garrul., 8). Secondo la tradizione, ricordata anche da altri [...] al tiranno Ippia, benché molto sapesse della congiura contro i Pisistratidi. La statua dev'essere stata posteriore al 480 a. C. (v. acropoli) e si crede oggi dai più che, avendo perduta la lingua casualmente, abbia dato così origine alla leggenda ...
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Pittore, già ricordato da Aristotele, (Poetica, 2) che contrappone alla sublimità polignotea la mediocrità umana delle sue figure. Benché ne dovessero esistere in Atene, nessuna opera sua è ricordata, [...] se fosse certa la variante Micon in un epigramma greco (Anthol., IX, 758) l'artista sarebbe fiorito verso il 450 a. C.
Bibl.: B. Sauer, in Thieme-Becker, Künstler-Lexikon, IX, Lipsia 1913; E. Pfuhl, Malerei u. Zeichnung der Griechen, Monaco 1923, II ...
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Pittore da Samo che si ritiene vissuto nel periodo arcaico, verso il 500 a. C., perché Pausania (V, 19, 1) confronta con una figura del cofano di Cipselo, opera corinzia arcaica, la personificazione della [...] Discordia (Eris), che C. aveva dipinta nella battaglia presso le navi narrata da Omero (Iliade, XII). Vi si vedeva anche a Efeso: sarebbe dunque stata salvata dall'incendio del 356 a. C.
Bibl.: Thieme-Becker, Künstler-Lex., XIX, Lipsia 1926, p. ...
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Pittore sicionio, reputato fra i maggiori dell'antichità: lavorava sul principio del sec. IV a. C. Plinio (Nat. Hist., XXXVI, 6; XXXV, 64 e 75) fa di lui l'iniziatore d'uno stile nuovo, il sicionio, e [...] lo dice contrario all'imitazione di altri artisti. L'unica opera ricordata è un "atleta vincitore che tiene la palma" probabilmente il suo capolavoro. Fu suo allievo Panfilo d'Anfipoli, maestro di Apelle.
Bibl.: ...
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Scultore, figlio di Demetrio. Tali notizie ci son date dall'iscrizione d'una base trovata ad Eleusi, che portava una sua opera databile del sec. I a. C. (Inscr. Graec., III, 417). Omonimo sembra l'autore [...] di due statue in marmo, una di Zeus e l'altra di Oceano, ricordate da Plinio (Nat. Hist., XXXVI, 33: discussa la lettura del nome), ma non è sicura la sua identificazione col precedente.
Bibl.: W. Amelung, ...
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z, Z
(żèta) s. f. o m. – Venticinquesima e ultima lettera dell’alfabeto latino, derivata dalla zeta dell’alfabeto greco, che nella forma maiuscola ha lo stesso segno Z (svoltosi da quello originario che era simile a una I con i due tratti...