MURRINI VASI (murrhĭna, myrrhina o murrina vasa)
Carlo Albizzati
Sono vasi, per lo più tazze, tagliati in una pietra semipreziosa, la murrha, che da Plinio è classificata tra le gemme, benché tale non [...] a Roma sarebbero state quelle prese da Pompeo con i tesori di Mitridate, e consacrate a Giove Capitolino nel trionfo del 61 a. C. (Plinio, loc. cit., 17). È strano però che non ne fossero pervenute ai Romani dall'eredità di Attalo III, circa 70 anni ...
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PYTHAGORAS (Pitagora Reggino)
Carlo Albizzati
Scultore greco, nativo di Samo, ma vissuto a Reggio (Rhègion), in Magna Grecia, tanto che gli antichi lo chiamarono "Reggino": sopra una base di statua, [...] trovata a Olimpia, egli indicò la sua patria d'origine. Si può credere che avesse circa trent'anni verso il 480 a. C., data dell'opera più antica che di lui si ricordi: profughi samî giunsero in Italia nel 496, accolti da Anassilao tiranno di Reggio, ...
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STRONGHILIONE (Στρογγυλίων, Strongylion)
Carlo Albizzati
Scultore greco, probabilmente ateniese. Alcune opere di bronzo sono ricordate da scrittori antichi: di originale rimane soltanto la firma sui [...] in marmo pentelico trovati all'Acropoli, e il tipo della scrittura si può datare alla seconda metà del sec. V a. C.
Un commentatore greco d'Aristofane, riportando la dedica di Cheredemo figlio d'Euangelo, da Koile, che accompagna il nome dell'artista ...
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TRASIMEDE (Θρασυμήδης, Thrasymēdes)
Carlo Albizzati
Figlio di Arignoto, da Paro, scultore e, probabilmente, anche architetto; che lavorasse nella prima metà del sec. IV a. C. si argomenta dall'epoca [...] delle monete e dal silenzio del Periegeta circa il furto. Qualche dramma d'argento, databile tra il sec. IV e il III a. C. (E. Babelon, Traité d. monnaies gr. et rom., tav. 217, 17), reca una testa di magnifico stile, che può essere ispirata dalla ...
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TAURISCO (Ταυρίσκος, Tauriscus)
Carlo Albizzati
Gli artisti greci di questo nome, che conosciamo da notizie di Plinio, sono probabilmente tre: uno scultore, un pittore, un toreuta. Il primo, fratello [...] un discobolo. L'attività di T. sarebbe databile intorno al 160 a. C., se quel Menecrate, il cui nome si legge tra le firme del di T., e il tipo della scrittura è del sec. I a. C.
Il cesellatore, come dice Plinio esplicitamente (Nat. Hist., XXXVI 33; ...
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STEFANO (Στέϕανος, Stephănus)
Carlo Albizzati
Scultore greco. Una statua marmorea di giovane atleta, trovata a Roma nel 1769 e conservata a Villa Albani, reca la firma di lui "allievo di Pasitele". Probabilmente [...] un bronzo di scuola peloponnesiaca (secondo altri, sarebbe da riferire a Pitagora di Reggio) databile verso il 470 a. C., opera famosa di cui rimangono altre repliche frammentarie e qualche variazione: l'esemplare di St. è alquanto "modernizzato"; un ...
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PIETRA FOCAIA (fr. pierre à feu; sp. piedra de chispa, pedernal; ted. Feuerstein; ingl. flint)
Carlo ALBIZZATI
Mariano BORGATTI
Nome comune alla selce piromaca (v. calcedonio), alla pirite, all'agata, [...] scintille di fuoco.
L'uso della pietra focaia per accendere il fuoco era generale presso i Romani nel sec. I d. C., ma doveva risalire ad età molto più antica: Plinio (Nat. Hist., VII, 198) ricorda Pyrodes di Cilicia come suo mitico inventore ...
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TISICRATE (Τεισικράτης, Tisicrátes)
Carlo Albizzati
Scultore, di Sicione: appartiene alla scuola di Lisippo, e imparò l'arte da Euticrate, figlio di questo. Come s'intende anche dalla cronologia dei [...] personaggi che ritrasse, lavorava nella prima metà del sec. III a. C. Plinio, solo scrittore antico che ne parli (Nat. Hist., XXXIV, 67 e 39), ricorda soltanto opere di bronzo: un vecchio tebano, certamente un ritratto, Demetrio Poliorcete, Peuceste, ...
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MENECMO (Μέναιχμος, Menaechmus)
Carlo Albizzati
Scultore di Naupatto, eseguì con Soida suo concittadino la statua crisoelefantina di Artemide cacciatrice per il tempio di Calidone, dove la dea era denominata [...] donata da Ottaviano che aveva distrutto l'altra città, e opina che gli artisti appartenessero alla prima generazione del sec. V a. C. F. Studniczka volle identificare l'opera in copie romane di marmo (v. IV, p. 668; tav. CXL: Artemide di Pompei); ma ...
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LICIO (Λύκιος, Lycius)
Carlo Albizzati
Figlio e scolaro di Mirone da Eleutere: scolpì in bronzo e, come il padre, si può credere che vivesse in Atene. Là, nel Pritaneo, era la statua del pancraziaste [...] Autolico, vincitore nei giochi pitici del 422 a. C.: unica data sicura per l'attività dell'artista (Plinio, Nat. Hist., XXXIV, 79; Paus., figlio di Clesidemo, scultore del sec. I o II d. C., fu letta la firma sopra una base marmorea scoperta a Roma.
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z, Z
(żèta) s. f. o m. – Venticinquesima e ultima lettera dell’alfabeto latino, derivata dalla zeta dell’alfabeto greco, che nella forma maiuscola ha lo stesso segno Z (svoltosi da quello originario che era simile a una I con i due tratti...