In musica, componimento per quattro esecutori. In particolare, q. vocale (in genere soprano, contralto, tenore e basso) che compare nelle composizioni polifoniche o nei concertati d’opera; q. strumentale, [...] A. Mozart e L. van Beethoven (per il quale il q. fu sempre una forma privilegiata). Il q. per archi non ebbe nel primo Tra le moltissime opere del 20° sec. si citano i q. di G. Fauré, C. Debussy, M. Ravel, A. Schönberg, A. Berg, D- Šostakovič, A. ...
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libretto d’opera Componimento drammatico, per lo più in versi, scritto appositamente (spesso riducendo e adattando altra opera letteraria – commedia, dramma ecc. – o ricavandone la materia) per offrire [...] e di forma e i cui 26 testi furono musicati più di 800 volte; R. Calzabigi (1714-1795), il cui apporto fu decisivo per la riforma di C.W. Gluck; L. Da Ponte (1749-1838) che con i suoi testi ispirò il genio operistico mozartiano; T. Solera (1815-1621 ...
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Brano strumentale in forma libera e a carattere introduttivo che precede una suite, una fuga, un atto d’opera; può essere anche una composizione a sé stante.
L’uso di un p. era frequente nelle composizioni [...] canzoni, toccate, capricci, ricercari ecc.). Nel 18° sec. il p. fu incluso nella suite per organo e cembalo, oppure nel binomio p.-fuga (o . Ne sono esempi la toccata iniziale dell’Orfeo (1607) di C. Monteverdi, ma anche i p. di grandi operisti del 19 ...
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Orazi e Curiazi. - I tre campioni romani (Orazi) e i tre albani (Curiazi), trigemini gli uni e gli altri, eroi della guerra sorta tra Alba e Roma sotto Tullo Ostilio, scelti a decidere in tenzone diretta [...] , fidanzata a un Curiazio, la uccise, e, condannato a morte, fu graziato a furor di popolo. La leggenda dovette essere elaborata nel 5 ° o nel 4° sec. a. C.; a essa erano collegati alcuni monumenti: le tombe degli Orazi e ...
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(o Pizie; gr. Πύϑια) Festa religiosa nazionale dell’antica Grecia, seconda per importanza solo alle Olimpie. Si celebrava in onore di Apollo Pizio, che l’avrebbe istituita dopo aver ucciso Pitone, il [...] sulla città di Cirra nella prima guerra sacra (590 ca. a.C.); si svolgeva nello stadio e nel teatro di Delfi, ogni quattro anni di poeti e di logografi. L’evento più significativo fu sempre il nomo pitico (νόμος πυϑικός), brano musicale che ...
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(gr. αὐλός) Strumento a fiato dell’antica Grecia costituito da un tubo di canna, legno, metallo, osso o avorio con un’imboccatura in cui si insufflava l’aria per produrre il suono grazie alle vibrazioni [...] diritta e la sinistra a forma di corno e più corta, oppure, e fu il tipo più usato in Grecia e a Roma, con entrambi i tubi diritti uguali). L’a. era conosciuto già in Egitto attorno al 1500 a.C., e in Grecia sin dall’età minoica: i Greci però lo ...
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Il canto a voce sola (eseguito sia da una, sia da più persone) con o senza accompagnamento. Secondo alcuni studiosi, dall’antichità sino al 9° sec. d.C. la musica fu essenzialmente monodica: di tale genere [...] si disse monodico anche il canto con accompagnamento strumentale più elaborato, per distinguerlo e contrapporlo a quello polifonico. Il nuovo stile fu praticato per la prima volta nel 14° sec. dai musicisti dell’Ars nova fiorentina e poi, tra la fine ...
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(pers. Tūrāndokht "fanciulla del Tūrān") Eroina di una novella iranica che appare dapprima anonima nel poema Heft Peiker di Niẓāmī (sec. 13°), e poi, attraverso la raccolta di materia narrativa orientale [...] letteratura europea con la celebre fiaba (1762) di C. Gozzi, che fu verseggiata da Schiller (1802) e più volte musicata. di Turandot si ricordano: le musiche di scena (1809) di C. M. von Weber per la traduzione schilleriana della Turandot di Gozzi ...
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poèma sinfònico Composizione musicale per orchestra derivata dalla cosiddetta musica a programma, che si prefigge di evocare vicende drammatiche o ambienti di natura o caratteristiche figure della storia [...] dell’ouverture per una più libera e copiosa pluralità tematica e per il predominio della fantasia agente sotto l’impulso di programmi poetici particolareggiati. Il genere fu praticato da molti compositori tra il 19° e 20° sec., tra cui R. Strauss ...
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Musicista (Honfleur, Normandia, 1866 - Parigi 1925). Studiò per qualche tempo al conservatorio di Parigi, proseguendo poi da autodidatta e riprendendo gli studî da adulto presso la Schola Cantorum. Per [...] da vivere suonò il pianoforte nei cabaret, dove incontrò (1891) C. Debussy, di cui divenne amico, e nel 1922 aderì al Sauguet, H. Cliquet-Pleyel, R. Desormière e M. Jacob) che fu detta scuola di Arcueil. Tra le sue composizioni più celebri le Trois ...
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kung fu
⟨kuṅ fu⟩ s. cin., usato in ital. al masch. – Antica tecnica di lotta di origine cinese, di cui troviamo tracce sin dall’11° sec. a.C., durante la dinastia Zhou. Come sistema codificato di arti marziali nasce nel 527 d.C. nel monastero...